mercoledì 14 ottobre 2015
IostoconErri: Il mondo della musica con Erri De Luca
Un gruppo nutrito di artisti e di attori si è stretto intorno allo scrittore e poeta Erri De Luca in occasione di un concertone tenuto l'8 ottobre al Monk Club di Roma.
di Adriano Bellucci
L'evento ha avuto lo scopo di testimoniare la solidarietà e il supporto allo scrittore sottoposto a processo presso la procura di Torino per le sue opinioni relative alla TAV espresse nel corso di alcune interviste.
Erri De Luca rischia una condanna a 8 mesi per alcuni concetti espressi relativi al sabotaggio dell'alta velocità in cui il procuratore ha voluto ravvisare gli estremi del reato di istigazione a delinquere.
L'evento è stato organizzato da Francesco Fiore della Med Free Orkestra, da ICompany, da Cristiana Piraino e da Gino Castaldo e ha visto l'adesione quasi immediata di decine di artisti sotto varie forme, dal sostegno, al contributo video fino alla performance dal vivo al Monk Club. Nel contesto del club capitolino si sono esibiti artisti del calibro di Nicky Nicolai, Stefano di Battista, Roy Paci, Fabrizio Bosso, Diodato, Rita Marcotulli, Maria Pia De Vito, Tetes De Bois, Francesco Forni, Ilaria Graziano, Kutso, Orchestra di Piazza Vittorio.
A questi artisti si sono aggiunti vari progetti inseriti nei generi folk, jazz, cantautori, hip hop e rock indipendente.
Ad elencarli tutti ZY Project, Mammoth, Mancusi e Gagliarini, Leo Folgori, Edoardo De Angelis, Pino Marino, Leo Pari, Sara Jane Ceccarelli, e infine Piotta insieme a Daniele Coccia e Alessandro Pieravanti del Muro del Canto. A chiudere la Med Free Orkestra che nel corso della serata è più volte salita sul palco ad accompagnare i musicisti.
IostoconErri e lo slogan "le parole non si processano, le parole si liberano" hanno rappresentato il denominatore comune di tutti gli interventi a ribadire il supporto a Erri De Luca contro un processo che sembra più incentrato su un reato di opinione che su una reale istigazione verso terzi a compiere reati.
Lo scrittore, presente alla serata, in un paio di interventi ha messo l'accento sul valore simbolico del processo intentato su reati che non si contestavano dall'epoca della fine del fascismo.
«Mi metteranno sul banco degli imputati e ci saprò stare. Vogliono censurare penalmente la libertà di parola. Processarne uno per scoraggiarne cento: questa tecnica che si applica a me vuole ammutolire. È un silenziatore e va disarmato»
mercoledì 23 settembre 2015
WAR IS OVER! L’Italia della Liberazione nelle immagini dei U.S. Signal Corps e dell’Istituto Luce
Attraverso la selezione di circa 140 immagini, anche inedite, e filmati d’epoca si svolge la narrazione della seconda guerra mondiale attraverso i suoi protagonisti, italiani e americani.
Due diverse visioni della Liberazione, in bianco e nero e a colori, due modalità parallele di rappresentazione della guerra e della pace futura si alternano e combinano in un originale confronto tra le immagini dell’Istituto Luce e le fotografie dei Signal Corps
In mostra a Roma fino al 10 gennaio 2016
Interverranno
Giovanna Marinelli, Assessore alla Cultura e allo Sport
Claudio Parisi Presicce, Sovrintendente Capitolino ai Beni Culturali
Roberto Cicutto, Presidente e Amministratore Delegato Istituto Luce-Cinecittà
Mario Panizza, Rettore Università Roma Tre
Saranno presenti
Federica Pirani, Dirigente UO Musei d’Arte Moderna e Contemporanea
Enrico Bufalini, Direttore Archivio Storico Istituto Luce-Cinecittà
I curatori Gabriele D’Autilia ed Enrico Menduni accompagneranno i giornalisti in visita alla mostra
WAR IS OVER!
L’Italia della Liberazione nelle immagini dei U.S. Signal Corps e dell’Istituto Luce, 1943-1946
Venerdì 25 settembre, ore 11.00
Museo di Roma - Palazzo Braschi
Ingresso da Piazza Navona, 2 e da Piazza San Pantaleo, 10
Per ulteriori informazioni e accrediti:
Ufficio Stampa Zètema Progetto Cultura
Chiara Sanginiti (+39) 06 82077386 – (+39) 340 4206787 c.sanginiti@zetema.it
Ufficio Stampa Istituto Luce-Cinecittà
Marlon Pellegrini (+39) 06 72286407 – (+39) 334 9500619 m.pellegrini@cinecittaluce.it
venerdì 18 settembre 2015
Storie #2/7 – Magnifiche Presenze. Reportage di Mauro Navarra
«Tanti sono stati gli stranieri che dal settecento hanno incluso come meta principale dei loro viaggi all’estero Roma “la città eterna”. E molti di questi sono rimasti qui o per l’incanto che hanno provato e che li ha spinti a non ripartire o per la disgrazia di finire la loro vita sulla terra italiana per malattie o incidenti come i due grandi poeti romantici inglesi John Keats e Percy Bysshe Shelley»
giovedì 21 maggio 2015
Hidden Identity - The Italian-Chinese community in Prato
Un evento imperdibile alla Casa dei Raccontastorie di Shoot4Change a Roma
Venerdì 22 maggio Francesco Arese Visconti (fotografo e accademico della Webster University di Ginevra) presenta i suoi ultimi lavori sulla comunità Italo-Cinese di Prato: il libro "We, Prato - Youth in transformation" e il lavoro "Hidden Identity - The Italian-Chinese community in Prato."
Il tema della seconda generazione cinese in Italia non è ancora stato approfondito e il lavoro fotografico e di ricerca di Francesco è un'occasione rara per conoscerlo.
Agli scatti si accompagna una ricerca psicosociale che si compone di interviste sul senso di appartenenza e di identità delle nuove generazioni, e di un reportage video.
Il progetto, da cui è nato anche l'omonimo libro edito dalla Edizioni Sui, è stato in mostra a Ginevra per poi rientrare nel filone di ricerca sociale della Webster University - della quale Arese Visconti è docente - che porta il nome di 'Hidden Identity Project – The Italian-Chinese community in Prato'.
We Prato - Hidden Identity Project/
Presentazione a Roma c/o Shoot4Change/
Venerdì 22 maggio dalle ore 17
via del Mandrione 105, 00181 Roma
Ingresso libero
lunedì 18 maggio 2015
Storie #1/2 - Vite in bilico a Tor Bella Monaca
giovedì 23 aprile 2015
L'Urlo Indifferente. Stefano Cioffi al Museo di Roma in Trastevere

mercoledì 15 aprile 2015
Le Fogne di Parigi al Museo di Trastevere

martedì 7 aprile 2015
FALSIMOVIMENTI – mostra collettiva a Palazzo Cenci, Roma
Domenica 12 aprile dalle ore 18.00 alle 22.00
l’associazione culturale Falsimovimenti in collaborazione con Icbie Europa Onlus
presenta:
FALSIMOVIMENTI
FOTOGRAFIA
2015
mostra collettiva di fotografia
aperitivo / musica
INGRESSO GRATUITO
Nella storica sede della Rhode Island School Of Design di Palazzetto Cenci (Piazza Cenci) potrete partecipare alla nascita di Falsimovimenti, una associazione che ha come obiettivo la diffusione delle arti visive, in particolare la fotografia e l’audiovisivo attraverso la realizzazione di mostre, workshop e progetti multimediali.
L’evento sarà costituito da una mostra nella quale saranno esposte immagini di diversi fotografi: scatti che rivelano una diversità di sguardi in un’intrinseca circolarità, attraverso echi e suggestioni che raccontano mondi lontani e vicini….
Alla mostra partecipano Federico Annicchiarico, Patrizia Belotti, Monica Bernardi, Taneisha Berg, Valerio Bispuri, Matteo Del Bò, Sylvie Dominique, Alberto Guerri, Luigi Ieluzzo, Maricetta Lombardo, Marco Palladino, Marco Pighin, Vincenzo Porfilio e Antonello Veneri.
Nel corso della serata si darà spazio alle improvvisazioni musicali del saxofonista jazz Andrea Polinelli.
EVENTO: FALSIMOVIMENTI FOTOGRAFIA 2015 - domenica 12 aprile
CONTEST! chi farà la tessera dell'associazione FALSIMOVIMENTI riceverà in omaggio una stampa fotografica.
CONTEST! chi farà la tessera dell'associazione FALSIMOVIMENTI riceverà in omaggio una stampa fotografica. Per...
sabato 31 gennaio 2015
Fotografare ai live – Workshop di fotografia by Fotobiettivo
Non c'è niente di più piacevole di portare a casa un bello scatto dal concerto del musicista che più ci piace o anche voler realizzare un intero servizio su un evento live, un concerto o uno spettacolo in teatro. Eppure gli automatismi della fotocamera non bastano per ottenere le stesse immagini realizzate dai professionisti, anche un'attrezzatura professionale non è sufficiente, occorrono molti accorgimenti e una postproduzione apposita.
Quale che sia la vostra aspirazione, anche, perché no, farne un lavoro in futuro, questo workshop è per voi. Il corso è breve e intensivo, si rivolge a principianti e fotografi esperti, infatti si viene seguiti individualmente. Affronta la scelta di ottiche idonee, la tecnica fotografica, i piccoli segreti per trovare lo scatto sotto il palco, la difficile postproduzione delle fotografie ai live.
Per garantire il massimo della qualità si accettano un numero massimo di 5 iscritti a ogni workshop di questo tipo.
IL WORKSHOP SI TIENE A ROMA
Per tutti i dettagli telefonare al 320 8937525
martedì 20 gennaio 2015
Food. Il Futuro del Cibo a Palazzo delle Esposizioni

giovedì 11 settembre 2014
Il lavoro nella Stazione di Centocelle – Mostra Fotografica
Una ricerca fotografica realizzata nel 1998 da Pasquale Aiello ed Antonio De Carolis, fotografi romani appartenenti al Gruppo Fotografico MIT (inserito nel D.L. Motorizzazione del Ministero dei Trasporti) che opera con progetti e ricerche fotografiche dal 1990, dà vita oggi a una mostra fotografica che si inaugura il 18 settembre alle ore 17.00 presso la Casa della Cultura Via Casilina 665
Come nasce questa mostra? Con cadenza regolare, e per quasi un anno, sono state fotografate le strutture della stazione ed i lavoratori operanti nell’area della stazione di Centocelle. L’idea guida dei fotografi era quella di raccontare il lavoro svolto all’interno della stazione, sia quello effettuato nelle officine che quello sui treni in manovra. Inoltre, durante le sessioni di ripresa, nel contatto diretto, nei dialoghi e nell’operatività quotidiana, Pasquale Aiello ed Antonio De Carolis hanno percepito (e ritenuto importante sottolineare) il senso di appartenenza delle maestranze a tutti i livelli.
Per il linguaggio utilizzato e l’accento posto su alcuni aspetti, la ricerca sicuramente riesce a rappresentare iconograficamente coloro i quali “stanno dietro (le linee)” il funzionamento di una linea di trasporto su ferro e che con il loro lavoro creano le condizioni per il suo esercizio quotidiano.
Ricerca fotografica, certo, su modalità lavorative da contestualizzare al 1998, tuttavia sempre occasione per un forte sostegno e valorizzazione di questo tipo di trasporto.
Il progetto, ad oggi, non è mai stato esposto pubblicamente.
INFO: http://gruppofotograficomit.weebly.com/mostra-il-lavoro-nella-stazione-di-centocelle.html
venerdì 27 settembre 2013
Le mutazioni – un progetto presso la Casa delle Letterature sui percorsi interpretativi delle arti
Viene abbastanza normale far seguire alla parola “mutazioni” l’aggettivo “genetiche e, solitamente, con questa forma si vuole indicare qualcosa che ha avuto uno profondo scostamento dalla sua origine.
La CASA DELLE LETTERATURE di Roma ha avviato un Progetto che intende scrutare i processi di mutazione, in questo caso della Capitale, fissandone l’origine e poi, con un percorso comparativo di lettura e interpretazione dell’odierno, far emergere una non superficiale riflessione sulla consistenza delle trasformazioni.
“L’esperimento” ha una procedura non asettica e si ancora su elementi non neutri che coinvolgono da subito le sensibilità umane più complesse e avvolgenti. L’origine degli elementi mutati viene fissata nella lettura e interpretazione che di questi hanno fatto i grandi autori letterari del novecento e la rilettura viene condotta con strumenti altrettanto sensibili e di forte caratterizzazione interpretativa quali la fotografia, la pittura, i video arte e i documentari visivi.
venerdì 20 settembre 2013
Un ragazzo africano tra tanti. Un venditore ambulante racconta la sua storia
Mamadou vende i classici manufatti provenienti dall’Africa, collanine, monili e quelli più sofisticati, la motocicletta intarsiata nel legno, che sfoggia sempre con orgoglio, e le percussioni, che acquisto volentieri ricordandomi da dove proviene la mia antica passione per la batteria. Mi stupisce raccontandomi del suo lavoro che, in patria, era l’artigiano. Le costruiva lui stesso queste percussioni. Ora gliele mandano per venderle.
Ha costruito una rete di assistenza, tra amici e parenti che vivono a Roma e, mi dice, si sente protetto. Ma ancora una volta è una mia domanda un po’ vuota a indurre una risposta, non sembra turbato dal fatto di essere straniero e precario in una società consumistica e individualistica. Non ha più molti legami con la sua patria, non ha più una famiglia lì, i suoi pochi parenti stretti vivono a Roma. E’ chiaro che non deve essere facile riuscire a sbarcare il lunario in questa città dove si fa fatica ad arrivare a fine mese, ma lui ce la fa, in qualche modo. Evidentemente è possibile per tutti.
Ci ho messo molto del mio in questo incontro, che ho voluto vivere senza alcuna pretesa giornalistica, un incontro che avviene al momento giusto, come una riprova che basta uscire e vestirsi solo con la voglia di vedere, ascoltare, sorridere e dimenticare ciò che crediamo ci manchi...per essere ripagati dalla semplicità dirompente di chi non ha niente ma ti riempie il cuore con un sorriso.
Il mio amico, altro protagonista silenzioso di questo episodio, è folgorato. I suoi problemi affettivi che ne avevano spento lo sguardo altrimenti sempre molto solare, spariscono di colpo, il suo rispecchiamento con un ragazzo che viene da così lontano è totale. Finisce con attribuirgli virtù quasi eroiche, di chi è libero e ha il potere di scegliere, di chi guarda avanti con fiducia, cose che lui sta imparando a difendere con orgoglio in un mondo opulento e pavido.
Vorrei dissuaderlo, dargli il mio punto di vista, che forse è sempre troppo cinico, di un cinismo esteriore in parte, acquisito nella vita. Ma non lo faccio. Non credo affatto nel “mito del buon selvaggio” riproposto sempre da una cultura occidentale troppo alla riscoperta di cose ovvie. Credo davvero che gli uomini siano tutti identici, coraggiosi o meschini a seconda delle circostanze. Ma stavolta non riesco a sentirmi nel giusto. Si salutano con un grande e spontaneo abbraccio. Io semplicemente non ci riesco.
Mamadou sells the classical artifacts from Africa, necklaces, jewelry and more sophisticated ones, the motorcycle, inlaid in the wood, that he shows off with pride, and the percussions, that I happly purchase remembering where it came from my old passion for the drums. It amazes me by telling me of his work, that at home was the craftsman indeed. He constructed himself these drums. Now they send them to him to be sold in the streets.
He built a network of support, including friends and relatives who live in Rome and, he says, he feels protected. But again my question is a bit 'empty’ and induced to a response by someone who does not seem troubled by the fact of being a foreigner and precarious man in a consumer and individualistic society. He no longer has many ties with his homeland, no longer has a family there, his few close relatives live in Rome. It 's clear that it must not be easy to be able to make it in this city where it is hard for many to live in wellfare, but he makes it, in some way. Obviously it must be possible for everyone then.
After this, he meets a friend who does the same job and there are a thousand smiles between them, real smiles, a habit, even defensive in certain circumstances, but of who always responds with a smile to a meeting, whatever that is. The suspect, once again, is that in comparison with what he has left all this must be a less threatening way of life . It 's something that we can only imagine, but basically you see also the desire to move, not to imagine own life as a cage just because fate has put you there. That 's what you say yuourself, he simply talks about his projects as of things that will happen, just will take place.
I put a lot of me at this spontaneous encounter that I live without any journalistic pretense, a meet that takes place at the right time for me, as a proof that the right thing is always to just go out and to be dressed only with the desire to see, hear, smile and forget what we believe we miss ... to be rewarded by the simplicity of those who have nothing but fill your heart with a smile.
I would like to dissuade him, to give him my point of view, which is perhaps still too cynical, it’s a cynicism of the exteriority, acquired in my life. But I do not. I do not believe in the "myth of the noble savage" always revived by a Western culture aiming to the rediscovery of the obvious. I truly believe that men are all the same, brave or meserable depending on the circumstances. But this time I can not feel right. The two greet each other with a big and spontaneous hug. I simply can not.
domenica 23 giugno 2013
FOTOGRAFIA DI MATRIMONIO – UNA SCELTA DIFFICILE
E’ periodo di matrimoni, per i futuri sposi una delle ultime cose da organizzare (purtroppo direi) è la scelta del fotografo. Quasi sempre si finisce per affidarsi più al caso e al passaparola, se non solo a quel che costa meno (avendo già speso molto per tutto il resto).
A breve aggiungerò qualche nota a questo post per aiutare nella scelta del fotografo cui affidare un evento così importante e come districarsi tra gli stili (cosa fondamentale) e le tipologie, un tutorial rivolto stavolta non ai fotoamatori ma ai clienti, inesperti di fotografia.
Lo studio Fotobiettivo NON è specializzato in fotografia matrimonialista ma a richiesta (clienti selezionati) la facciamo. Soprattutto siamo tutti fotografi veri con anni di esperienza. Il nostro stile segue due scelte stilistiche: “classico & reportage” oppure solo “reportage”.
Chi scrive è un fotografo di reportage, essendo la fotografia una passione che va aldilà del lavoro è questo lo stile che si sceglie a prescindere dal saper eseguire anche foto d’altro tipo….a me piace così.
Volete foto con pose hollywoodiane ed effetti speciali, colori assurdi e cuoricini rossi che colano sui bordi e altri effetti grafici? Avete sbagliato pagina
Ecco un esempio del nostro stile…ATTIVARE HD (BASSO/DX)
domenica 25 novembre 2012
TEATROCOMBRICCOLA – Il mistero dell’assassino misterioso – Photogallery
VISUALIZZA NELL’ARCHIVIO FOTOBIETTIVO >>>
Un castello della campagna londinese, un misterioso maggiordomo, un pendolo, l'efferato omicidio di un'anziana contessa, un investigatore e gli stravaganti sospettati: ecco gli ingredienti per un perfetto giallo, dai toni brillanti, di chiara matrice anglosassone.
Il detective Mallory ha riunito nel salone principale del castello i sospetti assassini della Contessa Worthington... E' contesa un'eredità! Un inatteso accadimento cambia le dinamiche dell'indagine e sconvolge il prosieguo della commedia scatenando gli egoismi e le meschinità degli altri attori disposti a tutto pur di prendersi un applauso in più e di farsi notare dal produttore presente in platea.
I ritmi serrati, le battute oblique, l'onnipresente umorismo di situazione e non ultima la cornice del giallo rendono la commedia elettrizzante, esilarante, divertente... Insomma: da non perdere.Ancora uno sforzo da parte della compagnia TeatroCombriccola di esaudire le aspettative del suo pubblico che da anni segue con entusiasmo le commedie dirette dal duo Oddo & Gentile...
E’ uno spettacolo accattivante, leggero e divertente che si snoda attraverso colpi di scena e situazioni esilaranti interpretate dagli attori di TeatroCombriccola, che seppur amatoriale intrattiene con grande maestria. Da non perdere!
Personaggi e Interpreti:
Mallory (Tonino Oddo)
Ashton (Francesco Gentile)
Oscar (Fabio Sabbatini)
Margareth Worthington (Flavia Li Vigni)
Greta Grüzenzmeyer (Luana Mapelli)
Suggeritrice (Elisa Sallicandro)
Harry Worthington (Mirko De Mitro)
LINK A: TEATROCOMBRICCOLA