Drop Down MenusCSS Drop Down MenuPure CSS Dropdown Menu
Visualizzazione post con etichetta mostre fotografia milano. Mostra tutti i post

sabato 5 marzo 2016

Mostra fotografica di Elvira Pavesi CROMOEMOZIONI

“Come un equilibrista sul tetto del mondo, non temo di cadere, mi concentro sul mio andare avanti e intanto mi godo la vista di un incantevole panorama”
(A. Vanligt)

Cartolina Cromoemozioni Elvira Pavesi

Viene in mente il poeta dei social network quando si pensa a Elvira Pavesi, per quel suo modo di districarsi con fare acrobatico e al contempo elegante tra i mille impegni di lavoro e famiglia e la sua passione per la fotografia, che non si limita unicamente alla produzione di immagini ma si spinge alla presidenza del Circolo Fotografico Cizanum. Ma è proprio in veste di Fotografa che esce fuori il suo animo acrobatico. Le sue foto non sono mai scontate, proprio come il percorso dell’acrobata che assaggia con la punta dei piedi il vuoto sotto la corda fissata tra i pali dell’ovvio. E allora, con passi briosi alternati a mezze capriole, cattura il fiato di chi la osserva con il naso all’insù, sorprendendo con esplosioni di colore che lei spesso ama ingabbiare in geometrie rigorose, come se stesse scrivendo la grammatica della fantasia. Quando poi credi di aver capito il suo percorso e azzardi un pronostico sulla sua prossima mossa, ecco che lei ti spiazza di nuovo, piroettando su sé stessa per interpretare a modo suo temi che per altri fotografi sono spesso una trappola colma di banalità. Fa il suo spettacolo con la capacità unica di goderselo mentre è in corso. Si gode il panorama del mondo, che osserva vedendo cose che sfuggono ai più. E quando hai la fortuna di guardarlo con i suoi occhi, trovi bellezza, colore, fantasia dove di solito non avresti neppure soffermato lo sguardo. Elvira è la differenza tra guardare e vedere. Tutti siamo capaci di vedere, ma pochi tra noi sono quelli in grado di guardare. Lei è una di queste persone; solo che non si accontenta di guardare, ma interpreta, ed ogni volta è un ohhhh di stupore. Proprio come quando resti senza fiato fissando l’acrobata al circo volteggiare a passo sicuro sulla corda tesa nel vuoto. Con l’unica differenza che Elvira lo fa con scarpe tacco 12! (Barbara Miele)


Inaugurazione:
Domenica, 6 MARZO 2016 - ore 11.15
Spazio espositivo di Villa Marazzi Via Dante, 47 - Cesano Boscone (MI)
(seguirà rinfresco)
Apertura della Mostra dal 6 al 20 marzo 2016
Venerdì: dalle 17.00 alle 19.00 - Sabato e Domenica: dalle 10.30 alle 12.30 - dalle 17.00 alle 19.00
Ingresso libero

Per informazioni cizanum@gmail.com
Tel. 3391392457 - FB ElvyColors

venerdì 4 marzo 2016

ANDY SUMMERS FOTOGRAFO IN MOSTRA ALLA LEICA GALERIE MILANO CON “MYSTERIOUS BARRICADES”

Il celebre chitarrista dei Police arriva in Italia e presenta il racconto fotografico della sua vita tra note malinconiche e sfumature dark

“Music and photography are kindred spirits in that they are nonverbal arts, but handily, may have interchangeable terms”

A. Summers

Milano, 1 marzo 2016 Martedì 22 marzo alle ore 19.00 presso la Leica Galerie Milano (Via Mengoni, 4 – angolo Piazza Duomo), Leica Camera Italia inaugura la mostra “Mysterious Barricades” di Andy Summers, celebre chitarrista del gruppo The Police e apprezzato fotografo a livello internazionale.

09 WINDOW_SHANGHAI_MAY 19 201530 EVANESCENCE_SHINJUKU_APR 198237 LANTERN_TOKYO, JAPAN_FEB 2008

Con la sua musica innovativa, Andy Summers ha rappresentato un vero riferimento per i musicisti di tutto il mondo. Già attivo nelle principali band londinesi, Summers raggiunge il successo nei primi anni ’80 come chitarrista del gruppo rock The Police. La sua carriera, come solista e compositore di colonne sonore, lo porta poi a collaborare con grandi artisti di fama mondiale. Pur non abbandonando mai la sua più grande passione, la musica, Andy Summers oggi è anche un rinomato scrittore e un abile fotografo. Ha infatti all’attivo mostre fotografiche di successo nelle principali gallerie internazionali: dalla Leica Gallery di Los Angeles e il Paris / LA Independent Photo Show alla Kunst.Licht Gallery di Shanghai, dalla  CCC Gallery di Pechino alla Photokina di Colonia con numerose esposizioni in programma anche per la prossima stagione.

Alla Leica Galerie Milano sarà presente con il progetto fotografico “Mysterious Barricades” ispirato all’omonimo successo musicale, che raccoglie 40 scatti in bianco e nero, immagini delicate che raccontano la vita dell’artista nella sua doppia veste di musicista e fotografo sempre in viaggio: dall’altopiano della Bolivia ai vicoli del Golden Gai di Tokyo, dalle strade di Napoli alle vedute di Shanghai.

La mostra ripercorre i vari stadi di ispirazione fotografica di Summers, sempre influenzati dalla musica. Le immagini descrivono situazioni in sospensione o“in progress” che trasmettono un senso di intimità, tra il surreale e l’ambiguo, talvolta con sfumature oscure e note malinconiche che ricordano le sonorità delle sue melodie.

“The photography I create is a visual counterpart to the music that never leaves my head […] The own act of photography is as tearing pages from a book and then reshuffling the results into a new visual syntax.”In queste parole è racchiuso il concetto di fotografia per Summers, imprescindibile dalla musica e complementare ad essa.

Dal 22 marzo al 3 maggio 2016 alla Leica Galerie Milano, attraverso le immagini di “Mysterious Barricades”, sarà quindi possibile respirare tutto l’estro creativo dell’artista in un coinvolgente binomio musica-fotografia.

Per l’occasione, l’artista sarà presente alla serata di inaugurazione.

Biografia Andy Summers

Andy Summers divenne famoso nei primi anni ottanta come chitarrista dei The Police, la rock band nata a Londra nel 1977 che complessivamente ha venduto circa 75 milioni di dischi. I Police erano la band più in voga dell’epoca e negli anni ottanta dominavano la scena musicale e i media con diversi brani al primo posto nelle classifiche, come Every Breath You Take, Roxanne, Don’t Stand So Close to Me, Every Little Thing She Does Is Magic, Invisible Sun, ecc. La band vinse diversi Grammy e riconoscimenti vari, troppi per menzionarli tutti.

Il modo innovativo col quale Andy Summers suonava la chitarra creò un nuovo riferimento per i chitarristi del periodo e da allora ha visto molti imitatori. Prima dei Police, Andy Summers aveva suonato con vari gruppi e protagonisti della scena londinese, compresi Soft Machine, Kevin Coyne e Kevin Ayers.

Dopo i Police, ha poi realizzato diversi dischi da solista, ha collaborato con numerosi artisti ed è stato in tour in tutto il mondo. In più, ha composto colonne sonore di film e si è espresso anche in campo fotografico con mostre e libri.

Nel 2006, la sua autobiografia One Train Later ottenne un notevole successo e venne votata come libro dell’anno in campo musicale nel Regno Unito. Il film Can’t Stand Losing You basato sul libro vide la sua trasposizione teatrale negli Stati Uniti da parte di Cinema Libre nel marzo 2015. È disponibile anche il DVD del film, insieme al più recente CD di Andy - Metal Dog.

I suoi progetti recenti comprendono l’uscita del disco “Circus Hero’ con la sua nuova band Circa Zero! dall’aprile 2014, tour in Brasile con Rodrigo Santos e la colonna Sonora del film turco “E il circo lascia la città...”

Di recente si sono tenute sue mostre fotografiche presso la Leica Gallery di Los Angeles, Paris / LA Independent Photo Show, Kunst.Licht Gallery di Shanghai, CCC Gallery di Pechino e presso la Photokina di Colonia, in Germania.

Altre mostre fotografiche programmate a seguire a San Paolo in Brasile e a Rio de Janeiro per il quotidiano Globo.

Andy Summers è presente nella Rock and Roll Hall of Fame e nella Guitar Player Hall of Fame, oltre ad aver ricevuto le chiavi di  New York City! Inoltre è stato premiato come Chevalier De L’Ordre Des Arts et Des Lettres dal Ministero della Cultura

“MYSTERIOUS BARRICADES”di Andy Summers

Leica Galerie Milano – Via Mengoni, 4

Dal 22 marzo al 3 maggio 2016

Orari: lun 14.30-19.30/ mar-sab 10.30-19.30 – domenica chiuso

Ingresso gratuito

Per ulteriori informazioni:

Close to Media – Ufficio Stampa Leica Camera Italia

Tel.: 02/70006237

Francesca Pollio – francesca.pollio@closetomedia.it

Michela Gelati – michela.gelati@closetomedia.it

LUCA ROTONDO METROPOLITAN LULLABIES, Premio Amilcare G. Ponchielli 2015

“Metropolitan Lullabies” è il progetto fotografico vincitore della dodicesima edizione del Premio Amilcare G. Ponchielli. Il Premio è organizzato e sostenuto dal 2002 dal G.R.I.N. (Gruppo Redattori Iconografici Nazionale.

LR-04LR-08LR-21

Daniela Hamaui, direttore editoriale dei periodici de La Repubblica e presidente della giuria composta da Maurizio Zanuso (Galleria Bel Vedere), Alessandro Grassani (fotografo e vincitore del Premio Amilcare G. Ponchielli 2014), Mariuccia Stiffoni Ponchielli e i tre membri del GRIN (Laura Incardona, Mariella Sandrin e Alfredo Albertone), ha premiato quest’anno Luca Rotondo.

La motivazione firmata da Alfredo Albertone: “Nel guardare il lavoro di Luca Rotondo siamo rimasti colpiti per la precisione e forza delle immagini. Metropolitan Lullabies racconta una città ben nota a tutti noi milanesi, se volete una realtà vista e forse stravista ma che mostra con umanità, discrezione e garbo gli homeless, i senza casa... “fantasmi” ignorati dai più che molto spesso non li vogliono vedere.

Queste fotografie ben calibrate da un ottimo dominio tecnico sono segnale di grande rispetto umano e dimostrano con buona potenza narrativa il cuore di una città, sempre e comunque ricca, sfavillante anche nella sua notte, vissuta poi da persone che cercano in essa un rifugio non una dimora. In questo lavoro Il centro di Milano con i suoi marmi, le sue architetture, le sue boutiques, il suo benessere diventano "culla" di marmo e cemento degli homeless. Un racconto visivo quello di Rotondo apparentemente fatto di singole foto, ma che a nostro parere diventano un insieme importante e non ripetitivo, immagini che si legano fra di loro in modo attento dove umanità e architettura divengono un tutt'uno. In questo reportage, una sorta di “ninna nanna” ben raccontata, crediamo di scorgere un segnale forte e moderno di racconto fotografico”.

Inaugurazione giovedì 31 marzo 2016, ore 18-21

Bel Vedere fotografia – Milano, via Santa Maria Valle 5
tel+fax 02.6590879 – belvederefoto.it – facebook.com/belvederefotografia

La mostra è aperta dal 1 al 23 aprile 2016
da martedì a sabato, ore 15-19, ingresso libero


Luca Rotondo (Milano 1989) dopo studi classici ed economici, comincia a dedicarsi attivamente alla fotografia nel 2010 e tre anni dopo si diploma con il lavoro di tesi e il libro Ipotesi di paesaggio, a cura di Angela Madesani, critica d'arte e storica della fotografia. La sua ricerca artistica si focalizza principalmente sull'indagine del paesaggio, specialmente quello urbano, e nell'ultimo periodo comincia una serie di lavori di approfondimento sul tema del ritratto. Collabora con agenzie di comunicazione, aziende, progettisti e architetti; lavora nel mondo dell'editoria e pubblica su Interni Magazine, Domus, Living, IO donna, D di Repubblica, Planum e Fotografi. Nel 2015 si dedica a lungo al tema EXPO, producendo diversi reportage sull'argomento e operando come fotografo ufficiale del padiglione Russia e collaborazioni esterne con Cina, USA e Regione Lombardia. Nel 2015 vince la XII edizione del Premio Amilcare G. Ponchielli indetto dal G.R.I.N. (Gruppo Redattori Iconografici Nazionale) con il progetto Metropolitan Lullabies. Sono diverse le sue partecipazioni a mostre personali e collettive e alcune sue opere fanno parte della collezione Bracco.

martedì 23 giugno 2015

Uno Sguardo su Milano allo Spazio Oberdan

Lo Spazio Oberdan ospita fino al 30 agosto la mostra fotografica “Ieri oggi Milano” Inserito nel progetto “Dal territorio alla terra. Progetto per un museo di fotografia diffuso” ideato dal Museo di Fotografia Contemporanea e finanziato dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. Il percorso espositivo raccoglie 17° fotografie e opere video realizzate dal secondo dopoguerra a oggi, firmate da quaranta autori, tra cui spiccano i nomi di Gianni Berengo Gardin, Gabriele Basilico, Giovanni Chiaromonte, Peter Fischli, David Weiss, Guido Guidi, Mimmo Jodice e Thomas Struth. Si va dalla fotografia d’architettura e paesaggio al reportage classico, al ritratto ambientato, permettendo così al visitatore di vedere Milano da angolazioni e sguardi diversi. L’insieme delle foto compone un interessante mosaico che mostra i mutamenti avvenuti a Milano dal punto di vista urbanistico, con le baracche del dopoguerra, le fabbriche e i grandi cantieri contemporanei socio-economico, con uno sguardo sui cambiamenti nelle famiglie e tra i giovani, culturale, presentando i volti di personaggi del mondo dell’arte, del design e dell’architettura. Il visitatore potrà scoprire com’era la vita tra i ballatoi delle case di ringhiera grazie agli scatti di Berengo Gardin, cogliere il volto della Milano contemporanea tramite i lavori di Luca Campigotto, ammirare la visione poetica del Duomo colta da Moreno Gentili e vedere la mondanità milanese degli anni Settanta ritratta da Carla Cerati. La mostra è curata da Roberta Valtorta. @Stefania Cappelletti

venerdì 29 maggio 2015

Mostra “Pastori dell'Alpe 100 storie, 100 volti per nutrire il Pianeta”. Conferenza con Fulvio Bortolozzo

A conclusione della mostra-sentiero “Pastori dell'Alpe 100 storie, 100 volti per nutrire il Pianeta”, che è esposta dall'8 maggio presso la seicentesca Villa Burba di Rho, si svolgerà un incontro con Fulvio Bortolozzo, fotografo, docente e curatore, nella sala convegni di Villa Burba, il pomeriggio di domenica 7 giugno, alle ore 17:00.

L'incontro, aperto a tutti, verterà su come la fotografia può raccontare un percorso, una narrazione, partendo dallo sguardo artistico, personale e innovativo di paesaggio urbano per attraversare poi le fotografie-cartolina e giungere alle fotografie di tipo documentaristico.



La mostra “Pastori dell'Alpe”, realizzata con il patrocinio del comune di Rho e della Provincia di Trento, ha sede a poche centinaia di metri dall'Esposizione Universale e ne coglie pienamente lo spirito. Si tratta infatti di immagini di uomini, montagne e animali che raccontano l'epopea dei pastori-malgari del Trentino. L'alpeggio ha rappresentato per molti un punto di partenza e per alcune nuove generazioni un ritorno a un'economia di base.

Oltre a Fulvio Bortolozzo interverranno: Carlo Corradi, che ha realizzato alcuni degli scatti in esposizione, Roberta Bonazza, la curatrice, e Paola Corradi per Rise2Up in Cascina Triulza.

Seguirà un rinfresco, con accompagnamento musicale del coro.

Info:
Conferenza con Fulvio Bortolozzo
Villa Burba, C.so Europa 291, Rho (MI)
ore 17:00
ingresso libero
pastoriexpo2015.blogspot.it
roberta.bonazza@gmail.com

mercoledì 8 aprile 2015

Milano Capitale della Fotografia con Milan Image Art Fair

 

Milano capitale della fotografia con Milan Image Art Fair, in programma dal 10 al 13 aprile nel nuovo quartiere di Porta Nuova ex Varesine. 

Una kermesse molto attesa che vede coinvolti ben 145 espositori, e fotografi di fama internazionale con incontri, eventi, letture portfolio e mostre. 

Tra le mostre previste vi segnaliamo due appuntamenti. Il primo è una riflessione sulla fotografia e sulla funzione del libro fotografico. Si chiama Uno sguardo lento – Il fotolibro d’artista in Italia, grazie alla riflessione operata dai curatori Roberto Maggiori e Danilo Montanari: un'analisi a tutto tondo, che spazia dai progetti di grandi editori specializzati per arrivare al fenomeno del dummy e del self-publishing. 

Tra i libri sotto la lente di ingrandimento vi sono quelli pubblicati tra gli anni Settanta e oggi, di autori come Olivo Barbieri, Giuseppe Chiari, Mario Cresci, Luigi Ghirri, Guido Guidi, Francesco Jodice, Nino Migliori, Maurizio Nannucci, Roberto Salbitani, George Tatge, Franco Vaccari, Paolo Ventura, Cucchi White, Italo Zannier e Paolo Gioli, protagonista del Padiglione Italia alla Biennale di Venezia 2015. Insieme a loro anche autori più giovani come Jacopo Benassi, BlisterZine, Michele Buda, Giuseppe De Mattia, Alessandra Dragoni, Marcello Galvani, Giulia Marchi, Allegra Martin, Luca Massaro, Armando Perna, Mustafa Sabbagh.


La seconda torna alle origini della fotografia e all'uso del mezzo fotografico, attraverso uno sguardo inedito sul lavoro di Giuseppe Pellizza da Volpedo, più noto come pittore (tra le sue opere una universalmente conosciuta e riprodotta c'è il Quarto Stato), ma che utilizzava la fotografia come strumento di studio per la pittura. Si chiama Il “Tempo ritrovato – Fotografie da non perdere. Il Quarto Stato e il territorio di Volpedo nelle fotografie del fondo Giuseppe Pellizza”, a cura di Daniela Giordi con opere provenienti dall’Archivio Pellizza da Volpedo. 

 @Antonietta Usardi

lunedì 23 marzo 2015

Korea. MC2 Gallery ospita Julia Fullerton - Batten



S'inaugura domani alla MC2 Gallery di Milano (Via Malaga 4) la personale di Julia Fullerton- Batten.

Il percorso proposto, Korea, propone al pubblico la sua penultima serie.

Una riflessione tra futuro e passato, tra tradizione e innovazione, non solo tecnologica ma sopratutto sociale, sono i temi che ispirano questo lavoro: donne coreane nel loro splendido kimono, il cosiddetto Hanbok, l’abito tradizionale locale oggi utilizzato come abito da cerimonia o per occasioni particolarmente formali, sullo sfondo di una Seoul contemporanea dalle architetture austere e globalizzate.

Un forte contrasto tra la tradizione culturale rappresentata dal kimono e la contemporaneità rappresentata da moderne architetture anonime, che potrebbero essere di qualunque metropoli al mondo.
Si tratta di un contrasto  illustrato con poesia per raccontare la storia di questo Paese e la vita dei suoi cittadini, con le sottese tensioni politiche tra Sud e Nord e le proprie tradizioni culturali, come la famosa cerimonia dell’Ikebana e del thè, simbolo dei rituali formali che dominano la cultura orientale in genere.

Le sue fotografie sono presenti in collezioni importanti, come la National Portrait Gallery di Londra e il Musée d'Elysee di Losanna. Le sue fotografie sono state esposte presso istituzioni internazionali, tra cui: Centre Pompidou, Parigi; Museum of Contemporary Art, Shanghai; Museo Thyssen-Bornemisza, Madrid; National Portrait Gallery di Londra; Museo Svedese di Fotografia.

@Antonietta Usardi

mercoledì 18 marzo 2015

Je Reviens. Ritorni e Migrazione alla Fabbrica del Vapore



Fino al 29 marzo la Fabbrica del Vapore ospita le immagini di Giovanni Cobianchi: un lungo racconto in bianco e nero lungo i sentieri della migrazione.

Un viaggio al contrario, un viaggio di ritorno.

Giovanni Cobianchi, veronese, lavora in una comunità che ospita centrafricani minorenni giunti da soli in Italia e sentendo le loro storie ha deciso di intraprendere a ritroso il cammino percorso dai suoi ragazzi dalla città scaligera, fino ai loro Paesi d'origine.

Tra il novembre del 2013 e l’aprile del 2014 il fotografo è passato per Lampedusa, la Tunisia, la Libia, il Niger, la Costa d’Avorio e il Mali.



Un viaggio di scoperta e ricerca per scoprire e capire le dinamiche legate ai fenomeni della migrazione.

@Antonietta Usardi

venerdì 13 marzo 2015

Weekend. Quattro Mostre da Non Perdere



La settimana volge al termine e il weekend si avvicina.

Tra il ricco programma di mostre fotografiche, vi segnaliamo:

Libya, the captain and me - Museo di Roma. Palazzo Braschi. Fino al 24 marzo.

Una doppia mostra, un parallelo tra passato e presente.
Da una parte le fotografie scattate da Manfredo Tarabini Castellani, giovane ufficiale degli alpini di stanza in Libia tra il 1933 e il 1935; dall'altra quelle del nipote Francesco Fossa, che oggi ne ripercorre i passi.




Questa è guerra! - Palazzo Monte di Pietà. Padova Fino al 31 maggio 2015

Cento anni di conflitti visti attraverso l'obiettivo fotografico.
Si riflette sull'impatto che la fotografia ha portato nella narrazione di guerra.
Non solo le foto più celebri ma un percorso che descrive il rapporto tra conflitto e documentazione fotografica.

Jim Marshall - Leica Galerie. Milano. Fino all'11 aprile 2015

La lunga carriera di Jim Marshall che ha immortalato tra gli anni Sessanta e Settanta, tutti i più grandi nomi della storia del Rock, dai Beatles ai Rolling Stones, passando per Johnny Cash, Woodstock e Jimi Hendrix.


Masayoshi Sukita - Ono Galleria Contemporanea. Bologna. Fino al 10 maggio.
David Bowie e Masatoshi Sukita. Un rapporto d'amicizia e un sodalizio professionale, cominciato nel 1972 e proseguito per quarant'anni.
In mostra gli alter ego di Bowie, colti dallo sguardo del grande fotografo giapponese.

@Antonietta Usardi

martedì 10 marzo 2015

Stardust. David Bayiley al Pac



Fino al 2 giugno al Pac di Milano (Padiglione di Arte Contemporanea) è possibile visitare la mostra Stardust, una retrospettiva dedicata a David Bailey.

Un percorso in oltre trecento scatti racconta per aree tematiche (still life, fashion, fotografia sociale e di viaggio, ritrattistica) la carriera e il lavoro di Bailey, che, attivo ancora adesso, negli ultimi cinquant’anni ha fotografato personaggi noti e meno noti, offrendo di entrambi una visione personale e intimista.

Icone del mondo del cinema, della moda e della musica come i ritratti di Johnny Deep, Kate Moss, i Beatles e i Rolling Stones, si accostano ai nudi sconosciuti del progetto Democracy 2001- 2005.

Il Pac organizza visite guidate gratuite ogni domenica alle ore 18.00 previo acquisto del biglietto d’ingresso.

@Antonietta Usardi

giovedì 26 febbraio 2015

All'urban Center di Milano Vanno in Scena Le Luci e le Ombre di Marcialis



Si inaugura oggi all'Urban Center di Milano (Piazza Duomo) la mostra Luci e Ombre, il calendario Epson.

Il percorso si compone di dodici fotografie, ispirate al tema di Expo 2015, cibo e sostenibilità, opera del fotografo Renato Marcialis. 

Nature morte e still life di caravaggesca memoria per una fotografia pittorica, ottenuta senza l'ausilio di post produzione o rielaborazioni grafiche, ma solo attraverso l'uso, o la mancanza, della luce. 

Un divertente esercizio di stile, che ci proietta nel mondo di Expo. 

 “Una mostra bella e importante - commenta il vicesindaco con delega all’Agricoltura, Ada Lucia De Cesaris – non solo per la qualità artistica degli scatti, ma anche per la capacità di riportare l’attenzione dei visitatori ai contenuti dell’Esposizione Universale, all’importanza del cibo quale elemento di nutrimento, di cultura e di sviluppo del pianeta e di tutti i suoi abitanti”.

by MilanoMagazine

lunedì 12 gennaio 2015

Conrad e il Mare. All'Acquario Civico un Viaggio alla Scoperta di un Cuore di Tenebra



L'acquario civico di Milano (viale Gadio 2) ospita fino a 29 marzo 2015 una mostra dedicata alla figura di Joseph Conrad, avventuriero, marinaio e scrittore, considerato uno dei più importanti romanzieri di lingua inglese. 

L'esposizione, attraverso le immagini, foto d'epoca, e strumenti nautici (per l'occasione in prestito dal Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia) racconta a tutto tondo la figura dello scrittore, ma anche la grande passione che sempre lo legò ai viaggi e al mare nonché vita sulle navi tra fine Ottocento e inizio Novecento. 

Sono riprodotte su grande formato anche le pagine più celebri di Conrad e messe a disposizione del pubblico, oltre al video dedicato al mare a cura di Studio Azzurro e al contributo di Matteo Pavesi della Fondazione Cineteca Italiana che ha selezionato e montato una sequenza con spezzoni di film ispirati a Conrad. 

L'esposizione, promossa e prodotta dal Comune di Milano, è a cura di Giancarlo Costa, Elisabetta Polezzo e Massimo Rizzardini. 

By MilanoMagazine

giovedì 8 gennaio 2015

Architetture In Posa. Omaggio a Vico Magistretti



 La Fondazione Vico Magistretti (via Conservatorio 20, Milano) ospita fino al 14 febbraio una mostra che celebra proprio il lavoro sul "campo" del grande architetto e designer. 

Si chiama "Architetture in posa" e rende omaggio al lavoro di Vico Magistretti, proponendo una serie di fotografie che raccontano una Milano inedita e sconosciuta ai più: la Chiesa Santa Maria Nascente al QT8 (1947-55, con Mario Tedeschi), la Torre al Parco Sempione in via Revere (1953-56, con Franco Longoni), la casa in via Leopardi (1958-61, con Guido Veneziani) la casa in piazza San Marco (1966-73) e il dipartimento di Biologia dell’Università Statale (1978-81, con Franco Soro). 

E' presente anche un'installazione video che descrive i sei edifici di Magistretti attraverso un volo sulla città e offre un nuovo e inedito punto di vista sulle architetture. 

Vico Magistretti nasce a Milano nel 1920, città nella quale si laurea in architettura nel 1945 e dove svolge la sua attività professionale occupandosi di architettura, urbanistica, industrial design. Il primo riconoscimento per il suo lavoro lo ottiene nel 1948, vincendo il Gran Premio della VIII Triennale. Dopo questo almeno quaranta altri premi e riconoscimenti per i vari settori di attività premiano il lavoro di Vico Magistretti in vari paesi. Tiene lezioni e conferenze in varie facoltà di architettura e scuole di design in Italia e all’estero, da Milano a New York, da Parigi a Londra, città alla quale è particolarmente legato e dove è “ Honorary Fellow” del Royal College of Art dal 1983.
I mobili, le lampade e gli oggetti da lui disegnati si trovano in tutto il mondo e i più importanti musei di design gli hanno dedicato mostre e accolto le sue opere nelle loro collezioni permanenti.

by MilanoMagazine

venerdì 2 gennaio 2015

Milano Last Call. Le Mostre in Chiusura a Milano



Last Call...Ecco tutte le mostre in chiusura in questo inizio d'anno.

Carlo Orsi. Galleria Ca' di Fra (Via Farini 2). Gli anni Sessanta 
Un bianco e nero rigoroso per il racconto di Carlo Orsi, a inizio carriera assistente di Ugo Mulas, che ci riporta ai ruggenti anni '60 del boom economico. Fino al 30 gennaio. 

Niccolò Biddau. DaDa East (via Varese 12). Industria 
Le eccellenze italiane nell'obbiettivo di Niccolò Biddau. Un mondo di geometrie, meccanica e ingranaggi descrivono i più importanti nomi dell'industria italiana, da Campari a Borsalino, da Alessi a Tenaris Dalmine. 
Fino al 1 febbraio.

Lucas Foglia. Micamera (via Medardo Rosso 19). Frontcountry. 
La nuova frontiera del West nell'impetuoso sguardo del newyorkese Lucas Foglia
Fino al 3 gennaio.

Forma e Desiderio. Collezione Pirelli. Palazzo Reale 
Duecento fotografie raccontano Pirelli, ma anche moda e costume.
Fino al 6 gennaio. 

Ugo Mulas. Galleria Lia Rumma (via Stilicone 19). The Sensitive Surface. 
Verifiche, still life inediti e le prove di verifica di uno dei maestri del bianco e nero.
Fino al 14 febbraio

by MilanoMagazine

venerdì 19 dicembre 2014

I Lavoratori del Cibo. L'Archivio del Lavoro in Mostra a Palazzo Moriggia



Palazzo Moriggia (via Borgonuovo 23) a Milano ospita fino al 29 marzo 2015 la mostra I lavoratori del Cibo, che espone gli scatti, finora inediti, raccolti dall'Archivio del Lavoro. 

Le fotografie, quasi tutte appartenenti al fondo del fotografo Silvestre Loconsolo, vogliono raccontare il mondo agricolo italiano, e in particolare quello lombardo, prima e dopo le grandi trasformazioni di meccanizzazione, avvenute a partire dalla seconda metà del XX secolo. 

Oltre a descrivere i mestieri della campagna, la mostra racconta la vita nelle cascine, le condizioni di lavoro dei braccianti, la motorizzazione e le grandi lotte sindacali, che coinvolsero i lavoratori agricoli al termine della seconda guerra mondiale.

 “I documenti e le fotografie esposte in mostra raccontano una storia che non è patrimonio della sola CGIL, ma dell’Italia intera” – così Debora Migliucci, Direttore dell’Archivio del Lavoro – “un’Italia che le giovani generazioni conoscono attraverso i libri di storia, ma che fino a pochissimi decenni fa costituiva lo scenario naturale dei nostri nonni, se non dei nostri genitori, vera forza motrice di una nazione ansiosa di riscatto dopo il trauma della guerra”. 

by MilanoMagazine

mercoledì 17 dicembre 2014

Infiniti Spazi e Infiniti Silenzi. Walter Bonatti in Mostra a Palazzo della Ragione



Fino all'8 marzo 2015, Palazzo della Ragione a Milano (Piazza Mercanti) ospita una mostra dedicata alla vita e al lavoro di Walter Bonatti, alpinista, giornalista e fotografo, scomparso nel 2011. 

Novantasette scatti, alcuni video e diversi documenti raccontano una vita certamente straordinaria e un mondo incontaminato, selvaggio e puro: le sterminate pianure argentine, i ghiacciai eterni, le dune dei deserti, le foreste pluviali.

Bonatti arriva alla fotografia dopo oltre vent'anni dedicati all'alpinismo (tra le sue imprese la scalata in solitario del Cervino e la spedizione sul K2 ) e lo fa attraverso le pagine di Epoca, come inviato, divenendo nell'immaginario collettivo la figura romantica dell'avventuriero ottocentesco.

Una scelta di registro e un'immagine "pubblica" ben definita dal cosiddetto autoritratto ambientato, di cui Bonatti era il protagonista assoluto e di cui egli stesso curava esposizione, composizione, tipo di pellicola e di luce. 

Grazie a un complesso uso del comando a distanza e all’aiuto dei compagni di viaggio, eccolo in cammino sulla cresta di una duna del deserto della Namibia, mentre scala montagne in Bolivia, dentro la bocca di un vulcano in Indonesia o quando si tuffa nelle acque agitate del Nilo.

Mostrare, insomma, il protagonista dentro la fotografia e far così sognare.

domenica 14 dicembre 2014

Damatrà. Virgilio Carnisio e Maurizio Galimberti raccontano Milano allo Spazio Still

Maurizio Galimberti e Virgilio Carnisio raccontano la loro Milano allo Spazio Still (via Balilla 36), diretto da Dennis Curti. con Damatrà. Fino all’11 gennaio, Milano protagonista assoluta di questo racconto metropolitano a due mani: una città radicata nella storia e, al contempo, capace di affrontare il futuro, non a caso il titolo stesso della mostra “Damatrà”, rimanda al dialetto con il significato di ascoltami, dammi retta. Una Milano in bianco e nero, persa nelle nebbie invernali quella di Virgilio Carnisio, tra campi di bocce, cortili e ballatoi. Una metropoli moderna e contemporanea invece quelle che emerge dalle Polaroid di Maurizio Galimberti, invece, catturano, il volto della trasformazione. La mostra è aperta dall’11 dicembre all’11 gennaio 2015 con i seguenti orari: lunedì-venerdì ore 14-20 by MilanoMagazine

sabato 13 dicembre 2014

Vanessa Winship in Mostra alla Fondazione Stelline

S'inaugura il 17 dicembre alla Fondazione Stelline di Milano, la personale di Vanessa Winship, artista polivalente e prima donna ad essere insignita del premio Henry Cartier Bresson per la fotografia nel 2011. Oltre 100 fotografie in bianco e nero ripercorrono attraverso un’ampia panoramica tutta l’opera dell’artista, dall’inizio della sua carriera, giovane fotografa nei Balcani, fino ai suoi ultimi lavori ad Almerìa. Le serie “Imagined States and Desires: A Balkan Journey”, “Black Sea: Between Chronicle and Fiction”, “Sweet Nothings: Schoolgirls of Eastern Anatolia” e “Georgia. SeedsCarried by the Wind, tracciano una mappa personale dei confini dell'Europa e dei loro punti di contatto con l'Asia. La fotografa vuole offrire uno spunto di riflessione su come il corso della storia riesca a modellare le forme del paesaggio e a lasciare il segno sui corpi dei suoi abitanti, ma anche sulle loro caratteristiche e sui loro gesti: un paesaggio umano in continua decadenza e divenire. Fino al 15 febbraio 2015.

giovedì 11 dicembre 2014

Frontcountry. Lucas Foglia racconta il suo West a Micamera

Una rivisitazione del mito della frontiera nella fotografia di Lucas Foglia, che fino al 3 gennaio espone a Micamera (Via Medardo Rosso 19, Milano) il suo progetto FrontCountry. Tra il 2006 e il 2013 Lucas Foglia ha viaggiato attraverso le più remote pieghe dell’ovest americano raccogliendo le storie di una trasformazione sociale che vede il costante e progressivo avanzamento dell’industria mineraria ed energetica, laddove la consuetudine letteraria e cinematografica ci hanno abituati per lo più ad immagini di immense praterie, grandi allevamenti di bovini e terre selvagge. Idaho, Montana, Nevada, New Mexico, Texas e Wyoming raccontano la stretta relazione tra il paesaggio e gli abitanti che ad esso si relazionano organizzando la propria sopravvivenza, di come oggi la consuetudine veda su opposte pagine dello stesso racconto la vita da cowboy e i devastanti effetti dell’industria mineraria.

Etty Hillesum. Da Amsterdam ad Auschwitz. Una Vita per Immagini alla Fabbrica del Vapore di Milano

Una vita per immagini scorre alla Fabbrica del Vapore (via Procaccini 4, Milano): la vita è quella di Hetty Hillesum, scrittrice ebrea olandese, morta ad Auschwitz, una tra troppi, nel 1943. In occasione del centenario della nascita (1914-2014), Milano le rende omaggio con una mostra: una cinquantina di immagini provenienti dall’archivio del Museo della Storia Ebraica di Amsterdam e una decina di leggii Le foto ritraggono Etty Hillesum, la sua famiglia, gli amanti, le amiche, dalla nascita fino alla deportazione al campo di sterminio di Auschwitz, accompagnati da numerose citazioni tratte dai diari e dall’epistolario (pubblicati da Adelphi), in un intreccio toccante di riferimenti alle esperienze e alle riflessioni della scrittrice olandese. Una donna forte, moderna, emancipata: un cuore pensante, come titola la manifestazione, che non si piega dinanzi all’orrore e alle atrocità, anzi li descrive e li comprende trasformando la sofferenza e l’odio che dominano il suo tempo in una presa di coscienza liberatoria e attualissima.