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mercoledì 27 agosto 2014

Workflow digitale. Come trattare le foto dopo lo scatto. Lightroom 5. Curve e fotoritocco avanzato.

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di Marco Palladino 

Affronto un argomento su cui in rete potete trovare tutorial di ogni sorta. Mi limiterò a dare delle indicazioni generali, spiegare perché oggi utilizzo un determinato approccio all’elaborazione delle foto (approccio che è il mio e non è detto vada bene per tutti, né per tutti i generi). Da docente di fotografia, ho sempre cercato di spiegare i principi e i metodi ai miei allievi, non le regolette, e solo dopo i dettagli tecnici necessari. Una volta capiti i principi, come applicarli diventa piuttosto intuitivo.

Innanzitutto ho abbandonato completamente Photoshop (o meglio lo utilizzo soltanto per le finalizzazioni grafiche, dépliant o cartoline, sovrascritture, ecc., non per il ritocco delle immagini). Ritengo che uno scatto, se ben eseguito, con le giuste condizioni di luce ed esposto correttamente (non entro in altri aspetti che non competono la postproduzione), non richieda elaborazioni intensive, ovvero niente che non possa essere eseguito dentro Lightroom, che attualmente utilizzo come unico software di gestione/sviluppo/pubblicazione, arrivato alla versione 5.

IMG_0607

Una piccola digressione, il concetto di integrità delle immagini, come mi è stato ben esposto da un photo editor britannico con 30 anni di esperienza alle spalle, richiede che le foto non siano sottoposte ad una lavorazione che faccia loro perdere la forza e l’interezza del momento: “the honesty of the image and the integrity of the story depends upon capturing a situation as it is (...)”. Semplicissimo, quasi banale, ma ci passa la differenza tra chi qui da noi si sente un artista e quindi stravolge le immagini per renderle a tutti i costi "uniche" e chi si sente semplicemente un testimone e interprete di storie che devono essere raccontate, per renderle "vere".  L'overprocessing o ritocco eccessivo, che se agli occhi del profano rende un po' più belle le foto banali, decisamente invece uccide le buone foto. "The result is that you're losing the integrity and power of the moment. Per distinguersi dal brusio in verità si rischia di omologarsi e si perde il valore più vero della fotografia, come una bella donna che si copre di trucco.

Bisogna distinguere ovviamente tra un fotoritocco eccessivo nel senso che è eseguito con metodi distruttivi e un fotoritocco pur fatto con metodi non distruttivi che stravolge troppo una foto, ad esempio vignettature eccessive, chiaroscuri irreali.

Esempio di un’immagine con fotoritocco eccessivo, che abbiamo poi elaborato in maniera totalmente non distruttiva tramite Lightroom 5:

IMG_0945 (2)

Ora quindi restando fedeli a questi principi e in un’ultima analisi affidandoci alla bontà delle nostre foto per quello che sono, non concordo che le immagini così come escono dalla fotocamera vadano bene. Innanzitutto perché la fotocamera esegue un fotoritocco, e piuttosto grossolano, per produrre i suoi JPEG. Lo si può pre-editare, anzi le ultime fotocamere permettono addirittura di eseguire un ritocco in-camera sui RAW dopo lo scatto.

Quale che sia il metodo, che dipende dal fattore tempo (per un servizio fotografico composto di molte immagini di non particolare valore giornalistico oppure al contrario perché devono essere immediatamente inviate all’agenzia/editore, un editing veloce sarà preferibile), le immagini digitali DEVONO sempre essere sviluppate e ottimizzate. Quantomeno per conferire loro una curva caratteristica che le renda meno piatte, tipico problema delle immagini digitali. Ne abbiamo parlato in maniera tecnicamente più approfondita in questo articolo. Mentre sull’utilizzare i RAW oppure i JPEG si può leggere quest’altro articolo.

In questo senso Lightroom è sicuramente uno strumento migliore. Permette sia editing veloci su set di fotografie sia interventi mirati di maggiore spessore, come il dodge & burn, le correzioni locali, l’impiego di curve assai potenti. Lungi da me dire che solo con Lightroom si possono operare interventi non distruttivi, ovviamente non è così. Entrambi gli strumenti di editing permetto interventi di diverso tipo ma con Lightroom, lavorando questo solo sul RAW, se non si fanno assurdità, generalmente si rischia meno di alterare la qualità delle immagini a livello di pixel. Non entro troppo nel merito ma elenco le ragioni che secondo me rendono Lightroom preferibile a Photoshop (ragioni che non è detto valgano per tutti).

* Costa molto molto meno

* Utilizza archivi virtuali e non necessita di creare pesanti file .PSD o .TIF da archiviare

* Permette di lavorare più immagini contemporaneamente in modo più veloce ed efficace

* Dialoga con tutte le piattaforme di pubblicazione. I fotografi di Fotobiettivo poi sono facilitati in quanto utilizziamo un archivio fotografico dentro la piattaforma di Photoshelter (http://fotobiettivo.photoshelter.com) che è sincronizzato con Lightroom

* Ha tutti gli strumenti di pubblicazione necessari al fotografo, dalle gallerie web ai video ai libri, per quanto la sezione per la creazione dei libri lasci un po’ a desiderare (i formati sono vincolati a quelli previsti da Blurb e non si possono cambiare)

* Infine, argomento assai soggettivo, produce immagini migliori (benché secondo Adobe gli algoritmi di decodifica dei RAW siano identici).

Come procedo?

Prima ancora di arrivare al PC cancello diverse fotografie direttamente dalla fotocamera, sul campo. Questo procedimento che NON consiglio, soprattutto ai principianti, è per me il primo (e in ogni caso, se non è necessario, scatto molto poco, mi regolo come se utilizzassi ancora le pellicole).

Quando scarichiamo i nostri RAW nel PC avremo una cartella già con una prima selezione (ripeto, io butto “allegramente” le foto di cui non sono convinto, non perché carenti per la tecnica ma perché non confacenti alla visione che avevo in mente), avremo poi la possibilità dentro Lightroom di creare un’ulteriore cartella virtuale che conterrà la selezione finale per un determinato impiego. La forza di questo strumento è che ne possiamo creare quante ne vogliamo e non saranno fisicamente nel nostro disco. Possiamo creare copie virtuali e cartelle virtuali (chiamate ‘raccolte’) ad esempio in B&N e a colori, oppure per usi differenti, per la stampa o il web, per contenitori diversi (le foto editoriali ad esempio richiedono un approccio più conservativo).

Una volta creata la raccolta, aggiunte le parole chiave ed editati i metadati IPTC, sincronizzando tutte le foto scelte, si può procedere allo sviluppo vero e proprio.

Come mi regolo?

Semplice, ho creato degli interventi personalizzati (potete scaricare i plug-ins, ce ne sono a migliaia anche gratuiti, ma non saprete esattamente come agiscono, su quali parametri, se non a posteriori) utilizzando un criterio mentale per me funzionale, ovvero:

1) interventi di ottimizzazione generali che vanno bene su tutte le foto oppure su tutte le foto di un determinato genere. In linea di massima questi vanno a ottimizzare l’istogramma dell’immagine, comprimendo il più possibile la parte a destra (bianchi e colori chiari, alte luci) ed espandendo quanto basta la parte a sinistra (neri e toni scuri) per ampliare la gamma dinamica di questi. Perché sia necessario farlo si spiega con le caratteristiche specifiche di resa che ha il digitale che acquisisce la luce in modo molto diverso dalla pellicola (leggi articolo >>). Diamo un esempio che ripeto va bene per questa foto in particolare ma non per tutte.

lightroom5

2) Interventi di ottimizzazione avanzati, che riguardano in buona sostanza l’utilizzo della scheda “CURVE”. Questa ha due modalità, quella parametrica (che consiglio per ulteriori interventi di ottimizzazione generale laddove il file non sia perfettamente esposto, questa è preferibile invece di esagerare con i valori della scheda di base) e quella per PUNTI, che è la più importante per donare il contrasto giusto per ogni singola foto. Io tengo il valore contrasto della scheda di base addirittura a –100, preferisco usare le curve per tutto.

3) Interventi estetici mirati, ovvero dei predefiniti che aggiustano ad esempio la vignettatura, la divisione dei toni e altre cose che servono ad “abbellire” una foto ma non vanno applicati sempre e comunque.

IMG_0945 (2)

Fermarsi solo al punto 1) e velocemente il 2) può essere un buon modo per elaborare velocemente foto che dobbiamo consegnare presto, senza rinunciare ai vantaggi offerti dal RAW. Tuttavia se abbiamo pochissimo tempo è chiaro che i JPEG così come escono dalla fotocamera adeguatamente impostata o addirittura tramite i software specifici del brand (come ad esempio Canon Digital Photo Professional) sono da preferirsi.

©2014 www.fotobiettivo.it – marco palladino

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CORSI DI FOTORITOCCO BY FOTOBIETIVO

giovedì 2 gennaio 2014

Sigma AF 35mm f/1.4 HSM DG | Art – Quale 35 millimetri per Canon ci serve?

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Sigma si sta affermando come leader nella costruzione di ottiche di altissima qualità ma che a differenza delle blasonate Zeiss e Leica mantiene tutte le caratteristiche di usabilità come l’autofocus veloce che gli utilizzatori di dSLR richiedono. Tra l’altro in competizione con un brand, la Canon, che criticata per aver perso la leadership dei sensori è a mio modesto parere nella direzione giusta, lasciando agli altri di gareggiare sull’innovazione tecnologica si concentra soprattutto nell’aggiornamento del già enorme parco di ottiche. Come fotografo e non appassionato di tecnologia è ciò che ritengo più utile per il mio lavoro.

martedì 1 gennaio 2013

Obiettivi Canon – Glossario esplicativo di sigle ed acronimi, ottiche commerciali e professionali

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Vi siete mai chiesti che cosa significano tutti quegli acronimi che accompagnano il nome di un obiettivo Canon? Sicuramente avrete notato che Sigma e Tamron eccedono nelle diciture, a ogni generazione di obiettivi ne aggiungono di nuove. Alla Canon e in misura minore Nikon fortunatamente le indicazioni essenziali sono sempre le stesse, eccone un elenco:

lunedì 10 dicembre 2012

Canon EF 17-40 f4 L Test sul campo, con EF 35mm 1.4 L e EF 20mm 2.8, Tokina 16-35, Sigma 12-24 – Quale super grandangolare scegliere per una fotocamera full frame?

di Marco Palladino
17-40In rete si trovano moltissimi test anche autorevoli, come quelli condotti ad esempio da Photozone. Chi si accinge a un acquisto molto spesso non ha provato gli obiettivi che desidera, altrimenti non cercherebbe informazioni in giro, inoltre il valore aggiunto che cerchiamo di dare qui è proprio un’analisi dell’attrezzatura che sia sempre mirata e guidata, innanzitutto dall’esperienza come è ovvio ma soprattutto limitando le troppe variabili che incorrono nella scelta dell’ “ottica perfetta”.

venerdì 7 dicembre 2012

Confronto EOS 5D MARK2 contro EOS 7D ed EOS 30D ad alti ISO

di Marco Palladino

compared_eos_50Dvs60Dvs7D
 
Come sempre eseguo dei test non scientifici ma mirati a mettere in luce alcuni aspetti che ritengo importanti per determinare la scelta di una fotocamera o un obiettivo, in base alla mie esigenze personali. Devo decidere se affiancare come secondo corpo macchina alla mia Eos 5d mark 2 una Eos 7d oppure tenere l’attuale Eos 30D. Non ho mai utilizzato direttamente una Eos 7D, anzi direi che è l’unica fotocamera Canon in ambito semi-pro e pro che non mi è mai capitata tra le mani.

lunedì 23 luglio 2012

Canon entra nel mercato delle Mirrorless con la nuova EOS M

Canon EOS M è la nuova mirrorless di casa Canon dotata di un sensore APS-C da 18-megapixel CMOS e un sistema a baionetta EOS M  e uno schermo LCD multi-touch da 1.040.000 pixel, per 3.0 pollici, con un rivestimento resistente e la possibilità di effettuare la messa a fuoco tramite un tocco sullo schermo.

Le caratteristiche principali includono una modalità video Full HD, con la funzione Movie Servo AF per la messa a fuoco continua su soggetti in movimento, una gamma di sensibilità ISO per la registrazione video da 100 a 6400 (espandibile fino a ISO 12800) e da 100 a 12800 ISO (espandibile fino a ISO 25600) per la fotografia.

La Canon EOS M sarà disponibile ad ottobre venduta in abbinamento all'obiettivo EF-M 22mm f/2 STM a un prezzo di circa 1000 euro.

La Canon EOS M viene venduta anche in abbinamento con il 18-55mm f/3.5-5.6 IS STM a 909,99 euro o con due lenti kit (Canon EOS M + EF-M 18-55mm f/3.5-5.6 IS STM + EF-M 22mm f/2 STM) a 1,129.99 euro

Caratteristiche:

 CMOS da 18 megapixel 

Sensore CMOS APS-C da 18 Mp

Splendidi scatti anche in condizioni di scarsa illuminazione 

Sensibilità ISO 100-12.800, espandibile fino a 25.600 ISO

Filmati con messa a fuoco automatica continua 

Sistema di messa a fuoco automatica continua

Touch screen ampio e luminoso per una chiara visualizzazione delle immagini 

Display touch screen da 7,7cm e 1,04 milioni di punti

Potente elaborazione DIGIC 

Processore DIGIC 5 a 14 bit

incredibili video da 1080p 

Video Full-HD con modalità Video Snapshot e audio stereo

Analizza automaticamente la scena e seleziona l'impostazione più adatta

Analizza automaticamente la scena e seleziona l'impostazione più adatta

Guida interna alla fotocamera per aiutarti ad acquisire nuove competenze

Guida interna alla fotocamera per aiutarti ad acquisire nuove competenze

Applica effetti creativi alle immagini

Effetti creativi da applicare alle immagini

 

Dal sito della Canon:

Design compatto. Qualità eccezionale

Acquisisce immagini nitidissime e dai colori ricchi che possono essere stampate fino al formato A2 con dettagli straordinari. Il sensore CMOS APS-C da 18 megapixel ha le stesse dimensioni di quelli utilizzati nelle reflex digitali EOS e offre la stessa eccezionale qualità delle immagini. Il processore DIGIC 5 a 14 bit garantisce gradazioni cromatiche precise e un'elevata profondità di colore.

Le giuste impostazioni, sempre

Mentre componi una fotografia con EOS M, la tecnologia Scena Smart Auto della fotocamera analizza anche il soggetto, valutandone il colore, la luminosità e il movimento e persino rilevando la presenza di persone. Queste informazioni vengono utilizzate per scegliere le impostazioni più adatte, offrendo i migliori risultati possibili.

Massima libertà di espressione

Una fotocamera EOS che offre la stessa qualità di una reflex digitale, con dimensioni compatte per poterla portare ovunque. Cambiando l'obiettivo EF-M puoi cambiare il punto di vista EF e sfruttare la gamma di obiettivi EF-S e EF con un adattatore EF-EOS M opzionale.

La creatività diventa più facile

Potrai creare splendide immagini con sfondi sfocati in modo omogeneo per un effetto più professionale. Otterrai effetti creativi avanzati in modo rapido grazie ai comandi di facile utilizzo.

Semplicità di utilizzo, risultati fantastici

I comandi sono rapidi e semplici da utilizzare, così sarai sempre pronto ad esprimerti al meglio. Uno schermo LCD touch-screen da 7,7 cm (3”) Clear View II offre un controllo intuitivo delle funzioni del menu e la possibilità di mettere a fuoco e scattare con un singolo tocco.

Elevata sensibilità in condizioni di scarsa illuminazione

L'EOS M garantisce sempre le massime prestazioni, anche in presenza di scarsa illuminazione. La messa a fuoco automatica ibrida genera fotografie nitidissime, mentre la misurazione valutativa dell'esposizione sceglie la velocità e l'apertura dell'otturatore più adatte. Potrai scattare a mano libera in condizioni di scarsa illuminazione senza utilizzare un flash o un treppiede grazie alla sensibilità massima di 12.800 ISO (espandibile fino a 25.600).

Riprese video Full HD

Potrai riprendere video Full HD con la stessa fotocamera che usi per le fotografie. Straordinaria qualità delle immagini, anche in condizioni di scarsa illuminazione, per esplorare nuovi approcci creativi, come la messa a fuoco con profondità di campo ridotta. Migliora i tuoi filmati con Video Snapshot: potrai riprendere una serie di brevi clip della durata di 2, 4 o 8 secondi, montarli e quindi riprodurli come presentazione video in un unico file video. Il tutto con la qualità dell'audio stereo.

 

 

 

martedì 10 luglio 2012

Canon EF 35mm f1.4 USM L vs./contro Canon EF 50mm f1.4 USM test comparativo alle massime aperture di diaframma per nitidezza

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di Marco Palladino

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Per diverse ragioni che spiegherò meglio in un altro post, da un po’ di tempo sono tornato ad utilizzare quasi esclusivamente ottiche fisse, come agli inizi della mia avventura di fotografo con la pellicola 35mm.
Tranne le molte situazioni professionali laddove uno zoom sufficientemente luminoso permette una maggiore flessibilità, sacrificando un po’ di qualità d’immagine, utilizzo ormai quasi esclusivamente ottiche fisse nel range di focale normale, mantenendo gli zoom per le focali in ambito tele medio e spinto e super-grandangolare.

venerdì 29 giugno 2012

Aggiornamento Firmware - Nuove funzionalità per la Canon EOS 7D – Dal sito della Canon

28 Giugno 2012 – L’introduzione del firmware v2 per il modello EOS 7D che implementa nuove caratteristiche, aggiorna questa reflex valorizzandone l’ottimo progetto iniziale Basato sull’alta velocità della fotocamera, sulla gestione avanzata delle sue caratteristiche e sulla versatilità creativa, il nuovo firmware offre ai fotografi una serie di vantaggi tra cui una maggiore velocità di raffica RAW, funzioni di editing in-camera, Auto ISO definibile dall'utente e supporto per il più recente dispositivo GPS Canon, il modello GP-E2.

EOS 7D

Lanciata nel 2009, la EOS 7D è stata sviluppata tenendo conto dei riscontri di migliaia di fotografi di tutto il mondo. Offrendo una perfetta combinazione tra un’eccezionale qualità d'immagine e una straordinaria versatilità in un ampio ventaglio di circostanze, è ancora oggi considerata una delle migliori reflex APS-C sul mercato. Nello sviluppo del nuovo firmware, Canon ha seguito un approccio simile, implementando i feedback degli utenti per aggiornare EOS 7D, e dotarla di migliori prestazioni e di una più ampia gamma di funzionalità di ripresa.

Prestazioni RAW migliorate
Con un sensore CMOS APS-C da 18 Megapixel, doppio processore DIGIC 4 e una gamma ISO espandibile fino 12.800, EOS 7D offre rapidità di scatto e alta qualità a una velocità massima di ben 8 fotogrammi al secondo. Grazie al nuovo firmware che aggiunge potenti algoritmi di gestione della memoria (derivati dalla serie ammiraglia Canon EOS-1), è ora possibile ottenere una maggiore durata di scatto continuo: fino a 25 file RAW o 130 JPEG. Unendo l’elevata risoluzione di 18 Megapixel con l’elaborazione delle immagini a 14 bit, permetterà ai fotografi di catturare il momento decisivo con immagini ricche di dettagli.

Valutazione ed elaborazione in-camera
Una gamma di nuove funzioni di editing dà ai fotografi più controllo sulle immagini, consentendo di iniziare la post-produzione già in-camera. I fotografi possono ora elaborare i file RAW e correggere vignettatura, distorsione e aberrazione cromatica direttamente dalla fotocamera. Inoltre, è possibile regolare il bilanciamento del bianco, la nitidezza e scegliere i Picture Style più adeguati, oltre ad una serie di altri parametri modificabili subito dopo la ripresa, i cui risultati potranno essere salvati come nuovi file JPEG. I file JPEG possono anche essere immediatamente ridimensionati, senza la necessità di un PC o un Mac.

I fotografi possono ora facilmente filtrare grandi volumi di immagini sulla via del ritorno da una sessione fotografica, utilizzando la funzione di assegnazione del punteggio alle immagini. I dati vengono memorizzati nei metadati di ogni file, e possono essere letti da una vasta gamma di applicazioni di editing, tra cui Canon Digital Photo Professional e altri software standard, come Apple Aperture, Adobe Lightroom e Bridge.

Controlli extra in foto e filmati
Il nuovo firmware di EOS 7D offre una versatilità estesa su foto e video. Il nuovo controllo su Auto ISO consente ai fotografi di limitare il valore massimo ISO in qualsiasi punto all'interno della gamma nativa 400-6.400. Offrendo un maggiore controllo sull'esposizione, questo permetterà ai fotografi di personalizzare la sensibilità massima ISO automatica in base alle proprie preferenze personali, o di regolare i parametri in differenti situazioni per soddisfare specifici obbiettivi creativi.
Una migliore funzionalità audio nelle riprese video fornisce agli aspiranti videomaker un maggiore controllo durante la ripresa. Gli utenti possono integrare i filmati video Full HD (1920x1080p) con audio stereo digitale a 16 bit, con campionamento a 48 kHz di qualità broadcast, inoltre il nuovo controllo manuale dei livelli audio dispone di 64 posizioni. Un filtro digitale antivento riduce il rumore generato dal movimento dell'aria intorno al microfono, assicurando un suono chiaro e libero da interferenze periferiche.

Tieni traccia dei tuoi viaggi con la compatibilità GPS
Il firmware v2 fornisce anche la possibilità di tenere traccia del luogo in cui sono state scattate le immagini grazie al nuovo supporto per il ricevitore GPS GP-E2, l’ultima unità GPS Canon ad alte prestazioni. GP-E2 viene fissato saldamente alla slitta porta-flash della fotocamera, e collegato ad essa tramite un cavo, rendendo facile “taggare” le foto con i dati di longitudine, latitudine e altitudine e direzione in cui è stata scattata la foto, e aggiungere queste informazioni nel file EXIF dell'immagine(1). Un Logger GPS tiene traccia dei movimenti di percorso scaricando i dati GPS a intervalli regolari, e la compatibilità con Google Maps consente agli utenti di visualizzare facilmente il loro itinerario nel software gratuito Canon Map Utility.

(1) Le informazioni GPS possono essere aggiunte solo alle foto.

Firmware v2 sarà disponibile a partire da agosto 2012.

Canon EOS 7D firmware v2 - Nuove funzionalità:

  • Miglioramento del numero di scatti massimi della raffica in RAW (fino a 25) e JPEG (fino a 130)

  • Editing delle immagini RAW in-camera

  • Valutazione delle immagini in-camera

  • Ridimensionamento JPEG in-camera

  • Impostazione del valore massimo di Auto ISO (ISO 400-6400)

  • Regolazione manuale del livello audio nelle riprese video

  • Funzionalità GPS Personalizzazione nome del file

  • Impostazione fuso orario

  • Scorrimento più veloce delle immagini ingrandite

  • Schermo di controllo rapido durante la riproduzione

Canon EOS 7D - Caratteristiche principali:

  • Sensore CMOS APS-C da 18MP

  • Fino a 8 fps Gamma ISO portata fino a 12.800

  • Mirino con visione 100% ca.

  • AF con 19 punti a croce

  • Sistema di misurazione iFCL

  • Elaborazione con doppio DIGIC 4

  • Registrazione di filmati Full HD

  • Trasmettitore Speedlite integrato

  • LCD Clear View II da 3”

  • Corpo in lega di magnesio con protezioni contro gli agenti atmosferici

sabato 9 giugno 2012

Nuovi obiettivi Canon EF-S 18-135 mm IS STM e EF 40 mm f/2,8 STM PANCAKE!

8 giugno 2012 – I due nuovi obiettivi compatti e leggeri, uno zoom universale e una focale fissa tuttofare, offrono una serie di nuove funzionalità, tra cui l’autofocus continuo in modalità Movie, una qualità d'immagine superiore e una migliore flessibilità per catturare al meglio qualsiasi soggetto

Image_EF-S 18-135mm f/3.5-5.6 IS STMImage_EF 40mm f/2.8 STM

Un autofocus rapido accurato per registi e fotografi
Oltre a offrire una messa a fuoco manuale continua prioritaria su quella automatica in modalità foto, i due nuovi obiettivi EF-S 18-135mm f/3.5-5.6 IS STM e EF 40mm f/2.8 STM sono ideali anche per registrare video, consentendo una messa a fuoco continua e accurata durante le riprese. Complementi perfetti della nuova reflex Canon EOS 650D, entrambi gli obiettivi sono dotati di un motore passo-passo di nuova tecnologia (STM – stepper motor), che permette una veloce messa a fuoco continua durante la ripresa di soggetti in movimento, assicurando così video più fluidi e brillanti che mai..
Vantando prestazioni autofocus di alta precisione ed elevata velocità, le due nuove ottiche rendono più semplice catturare immagini spontanee, con eccezionale dettaglio e nitidezza. Ciò è particolarmente utile per la fotografia di cronaca, d’azione o di viaggio. Con una distanza minima di messa a fuoco di solo 0,39 m e 0,3 m rispettivamente, EF-S 18-135 mm f/3,5-5,6 IS STM ed EF 40 mm f/2,8 STM consentono di avvicinarsi ancora di più all’azione, mantenendo il soggetto perfettamente a fuoco.
EF-S 18-135mm f/3.5-5.6 IS STM – zoom versatile ad alte prestazioni
Con un’escursione focale di 18-135 mm, lo zoom EF-S 18-135 mm IS STM è stato creato per offrire ai fotografi un versatile obiettivo zoom compatto da utilizzare per catturare una gran varietà di soggetti, dai ritratti ai paesaggi alla foto d’azione. Per garantire fotografie di alta qualità anche con tempi di posa lenti, l’obiettivo è dotato di uno stabilizzatore ottico d'immagine “intelligente” che offre un vantaggio fino a 4 stop rispetto ai modelli privi di stabilizzatore. L'obiettivo è in anche in grado di “capire” se il fotografo sta effettuando una ripresa normale o un panning, selezionando la modalità di stabilizzazione più appropriata per catturare la migliore immagine possibile. Quando si riprendono video, la modalità Dynamic IS viene attivata automaticamente, compensando qualsiasi vibrazione causata dal movimento dell’operatore per ottenere filmati stabili e fluidi.
Per una piacevole sfocatura dello sfondo sfruttando una ridotta profondità di campo nelle foto e nei filmati, lo zoom EF-S 18-135mm IS STM ha un diaframma circolare con un sistema elettromagnetico (EMD) che consente un controllo molto accurato sulle impostazioni dei valori di apertura. L’alta qualità delle immagini è inoltre assicurata su tutta la gamma zoom grazie a quattro gruppi di lenti tra cui un elemento Ultra-low Dispersion (UD) e una lente PMO (ottenuta con stampaggio di alta precisione) per contrastare l’aberrazione cromatica. I rivestimenti Canon Super Spectra ottimizzati su ogni elemento dell’obiettivo riducono le immagini fantasma e i bagliori, garantendo immagini che in pratica non richiedono post-elaborazione.

EF 40 mm f/2,8 STM: ultra-sottile con alta qualità d'immagine
EF 40 mm f/2,8 STM è il primo obiettivo Canon EF con design ultrapiatto “pancake”, con una lunghezza focale fissa di 40 mm e un’ampia apertura f/2,8, il che lo rende ideale per i fotografi che desiderano un prodotto versatile, compatto e leggero per foto di ritratto, reportage, viaggio o paesaggio. Il controllo di precisione sull’apertura del diaframma circolare a sette lamelle, per produrre un attraente effetto bokeh (sfocatura dello sfondo), è reso possibile dal motore EMD (Electro Magnetic Diaphragm), mentre una lente asferica con rivestimento Super Spectra garantisce una qualità d'immagine ottimale dal centro alla periferia per scatti mozzafiato a qualsiasi soggetto.
Caratteristiche principali EF-S 18-135 f/3,5-5,6 mm IS STM

  • Versatile zoom 18-135 mm, perfetto per i viaggi

  • Messa a fuoco STM fluida e silenziosa quando si riprendono video con fotocamere compatibili

  • Stabilizzatore Dynamic IS per riprese video stabili

  • Autofocus veloce con controllo manuale sempre disponibile

  • Distanza minima di messa a fuoco 0,39 m

Caratteristiche principali EF 40 mm f/2,8 STM

  • Design “pancake”

  • Messa a fuoco STM fluida e silenziosa quando si riprendono video con fotocamere compatibili

  • Ampia massima apertura focale f/2,8 per scattare con illuminazione scarsa

  • Messa a fuoco minima 0,3 m

  • Autofocus veloce e silenzioso per risultati nitidissimi

  • Grande qualità d’immagine su tutta l’inquadratura

venerdì 8 giugno 2012

Canon annuncia la nuova EOS 650D – comunicato ufficiale

8 Giugno 2012 – EOS 650D è la nuova reflex digitale facile da usare che offre immagini di alta qualità e un display touch-screen intuitivo per permettere a chiunque di catturare splendide immagini e filmati Full HD. Ideale per gli aspiranti fotografi, EOS 650D combina diverse modalità di esposizione automatica intelligente con una gamma di funzioni avanzate che la rendono immediatamente facile da usare. Inoltre, una serie completa di modalità manuali da esplorare e sperimentare consentono di ampliare la propria esperienza fotografica.

Picture_CIG_2012.06.08_EOS 650D

EOS 650D è la prima EOS dotata di un nuovo sistema AF, che garantisce dettagli eccezionali in modalità foto e un inseguimento autofocus continuo durante la ripresa video. Il cuore della fotocamera è costituito da un sensore CMOS Hybrid da 18 megapixel e da un potente processore d’immagine DIGIC 5 che consente la cattura di immagini nitide alla massima risoluzione fino a 5 fotogrammi al secondo (fps). Lo schermo orientabile touch-screen rende il funzionamento della fotocamera semplice e veloce, fornendo un accesso immediato a una serie di impostazioni e modalità con il semplice sfioramento del dito.
Eccezionale qualità in tutte le condizioni
EOS 650D offre qualità d'immagine e prestazioni straordinarie. Il sensore CMOS Hybrid APS-C da 18 MP di nuova concezione offre una risoluzione elevatissima per la cattura di immagini formato poster ricche di colore e dettagli. Ideale per riprese in condizioni di scarsa illuminazione senza flash, la fotocamera vanta una gamma ISO nativa che va da 100 a 12.800 per l’acquisizione di immagini dall'aspetto naturale con il minimo rumore, mentre l’estensione della sensibilità ISO a 25.600 consente di scattare nelle condizioni di luce più difficili.

EOS 650D è la prima EOS entry-level a essere equipaggiata con un processore d’immagine Canon DIGIC 5 per assicurare una maggiore velocità e reattività oltre a una resa del colore più avanzata. Il processore d’immagine DIGIC 5 con elaborazione delle immagini a 14 bit consente transizioni fluide e morbide anche tra le tonalità di colore più tenui, come quelle di un cielo serale, e la sua velocità di calcolo, notevolmente più elevata, rende la nuova reflex ideale per fotografare azioni in rapido movimento, come il calcio o altri sport.
Il nuovo sistema di messa a fuoco automatica agevola la cattura di immagini nitidissime di tutti i soggetti, in modalità sia foto che video. Il sistema AF avanzato a 9 punti tutti a croce offre prestazioni eccezionali nelle riprese fotografiche, assicurando estrema precisione nella fotografia di sport, d’azione e della fauna selvatica. Inoltre, il nuovo Hybrid AF System offre una messa a fuoco continua usando i pixel centrali durante la ripresa video e quando si scatta in modalità Live View (1). Il nuovo sistema AF dispone di quattro diverse modalità d’azione e sfrutta fino a 31 zone di messa a fuoco.

Display Touch control ad angolazione variabile
Ottenere lo scatto perfetto non è mai stato così facile grazie al nuovo schermo LCD “touch” da 7,7 centimetri (3,0”) ad angolazione variabile Clear View II. Grazie alla tecnologia capacitiva, lo schermo è molto reattivo e supporta una vasta gamma di gestualità multi-touch, che rende facile accedere alle modalità di scatto e alle impostazioni, e consente anche lo scatto della foto utilizzando solo lo schermo.
Il controllo Touch aggiunge inoltre una dimensione inconsueta allo scatto in modalità Live View. È possibile selezionare i punti AF, tenere traccia di volti e oggetti e ottimizzare le impostazioni delle immagini mediante lo schermo di controllo rapido della fotocamera (Quick Control). La navigazione dello schermo è immediata e intuitiva, mentre in riproduzione, lo zoom selezionato tramite lo scorrimento di indice e pollice fornisce un ottimo sistema per verificare i dettagli più fini di un’immagine. Il monitor può essere orientato e inclinato per soddisfare praticamente qualsiasi esigenza, mentre l’elevatissima risoluzione di 1.040.000 punti assicura la perfetta visibilità di ogni dettaglio.

EOS Movie: migliorato con l’AF continuo
EOS 650D rende agevole registrare video Full HD (1920x1080p) senza alcuno sforzo. Grazie al sistema autofocus Hybrid AF, gli utenti possono concentrarsi esclusivamente sulla storia da raccontare, mentre la fotocamera mette a fuoco continuamente il soggetto. I nuovi obbiettivi EF-S 18-135mm f/3.5-5.6 IS STM e EF 40mm f/2.8 STM , ideali anche per le riprese video, utilizzano un motore passo-passo (STM - stepper motor) molto silenzioso per garantire filmati più fluidi e nitidi che mai.
Altra novità di EOS 650D è la presenza di un microfono audio stero incluso, oltre alla presenza di un ingresso per un microfono esterno.
Con la modalità Video Snapshot, chiunque può creare video divertenti e accelerati con un tocco professionale. I filmati possono essere registrati in videoclip di due, quattro o otto secondi e quindi essere combinati o riordinati nella fotocamera prima della riproduzione. Una porta integrata mini-HDMI permette inoltre di condividere facilmente i risultati su qualsiasi TV HD.
Esplorare con EOS
Due nuovissime modalità di ripresa presenti sulla ghiera di selezione consentono ai fotografi di scattare in condizioni di illuminazione difficili. La modalità “Controllo Retroilluminazione HDR” affronta scene critiche in controluce catturando tre diverse esposizioni – sottoesposta, corretta e sovresposta – combinandole poi in un'unica immagine HDR per la perfetta visualizzazione dei dettagli in luce e in ombra. La modalità “Scatto Notturno Manuale” rende più semplice catturare splendide immagini serali con scarsa illuminazione e senza treppiede, scattando in rapida sequenza quattro foto diverse, unendole poi in un’unica immagine dettagliata e senza effetto mosso.
La scelta di modalità di scatto della fotocamera consente inoltre di esplorare i confini della propria creatività. Basic+ permette di andare oltre le semplici impostazioni automatiche con un ampio numero di preselezioni che è possibile utilizzare per alterare drasticamente e immediatamente l’atmosfera di uno scatto. La divertente serie di filtri creativi Canon, arricchita con i nuovi effetti “Art Marcato” e “Acquarello”, può essere applicata alle immagini usando lo schermo touch-screen. Se si vuole semplicemente inquadrare e scattare, la modalità “Scene Intelligent Auto” analizza la scena e seleziona automaticamente le impostazioni migliori, per cominciare a scattare foto perfette appena estratta la reflex dalla confezione.

Il sistema EOS: libertà di scegliere
Come parte del sistema EOS di Canon, anche EOS 650D è compatibile con la selezione più completa al mondo di obiettivi e accessori. Gli oltre 60 obiettivi EF che spaziano dal grandangolo al macro al teleobiettivo più estremo, e gli innumerevoli accessori rappresentano gli strumenti per soddisfare praticamente qualsiasi sfida creativa.

Caratteristiche principali

  • Sensore CMOS APS-C Hybrid da 18 MP

  • Processore DIGIC 5 a 14 bit

  • Video Full-HD con controlli manuali, AF continuo e audio stereo.

  • Scatto continuo a 5 fotogrammi al secondo

  • Schermo LCD touch screen Vari-angle Clear View II

  • Sensibilità ISO 100-12.800, estendibile fino a 25.600 ISO

  • Autofocus ad area estesa a 9 punti a croce

  • Trasmettitore flash wireless integrato


¹L’autofocus in Live View e in modalità EOS Movie è soggetto all’uso con obiettivi Canon dotati di motore passo-passo (STM)

sabato 17 marzo 2012

Canon EF 70-300 f4-5.6 IS vs/contro Canon EF 70-200 f4 IS L – test sul campo per nitidezza, distorsione, vignettatura, velocità e affidabilità dell’autofocus, con Canon Eos 1ds Mark2

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di Marco Palladino

a-confronto,-chiusiNon sono particolarmente interessato a fare test sull’attrezzatura fotografica a meno che questi non evidenzino delle reali differenze sul campo che permettano al fotografo di lavorare meglio in situazioni fotografiche reali. Quasi sempre i test di laboratorio si soffermano in particolare sulla nitidezza di un’ottica, testata in condizioni che mai si ripeteranno nella realtà. Se un obiettivo perde nitidezza ai bordi, nella gran parte delle situazioni reali è del tutto irrilevante, mentre una maggiore precisione e velocità dell’autofocus potrebbe fare la differenza tra una foto da tenere e una da buttare.

giovedì 20 ottobre 2011

Canon Eos-1D X - Annunciata con largo anticipo la nuova fotocamera ammiraglia, disponibile sul mercato a partire da marzo 2012

EOS-1D_X_3La EOS-1D X, la nuova fotocamera top della gamma reflex digitale Canon, combina il meglio delle fotocamere EOS-1D e EOS-1Ds in un'unica macchina in grado di garantire alta risoluzione e funzioni di scatto ad alta velocità. Basata sulla EOS-1D Mark IV, ma con una serie di innovazioni radicali per quanto concerne struttura e design, la EOS-1D X offre alta risoluzione, velocità di elaborazione fotogrammi elevata, riprese a ISO elevati, sensore CMOS a pieno formato e ripresa di filmati HD.

L’annuncio della nuova ammiraglia ha spiazzato un po’ tutti, direi in positivo. Sembra infatti che Canon abbia ascoltato tutte le critiche degli utenti, presentando una fotocamera che è impressionante sotto tutti i punti di vista e con un chiaro indirizzo di tendenza verso la qualità e la funzionalità per tutti gli ambiti professionali. Addirittura riduce a 18 i megapixel mentre l’ammiraglia full-frame attuale, la Eos 1ds mark3, nonché la Eos 5d Mark 2, hanno 21MP. E’ finalmente finita la corsa ai megapixel?

La Eos 1D X, annunciata con largo anticipo, sarà sul mercato solo a partire da marzo 2012, a un prezzo al pubblico approssimativamente di 6000 dollari. Vediamone nel dettaglio le specifiche.

Specifiche tecniche in sintesi
  • Sensore CMOS a pieno formato da 18,1 megapixel
  • Sistema AF a 61 punti e fino a 41 punti AF a croce
  • Modalità a zona, spot e messa a fuoco espansione AF
  • Processore DOPPIO “DIGIC 5+”
  • Velocità di scatto pari a 12 fps con 14 fps per scatto continuo in modalità super veloce
  • ISO da 100 a 51.200 standard, ISO da 50 a 204.800 con espansione
  • Sensore AE RGB da 100.000 pixel
  • Processore DIGIC 4 dedicato alle funzioni AE
  • Compensazione esposizione +/- 5 stop
  • Registrazione di filmati in Full HD con compressione ALL-I o IPB
  • Durata dei filmati in Full HD di 29 min 59 sec
  • Ritardo dell'otturatore di 55 ms, riducibile a 36 ms mediante la funzione personalizzata "Shortened Release Lag"
  • Impostazione del timecode per la registrazione dei filmati HD
  • Mirino LCD trasparente con nuovo schermo di messa a fuoco
  • Schermo LCD Clear View II da 3,2" (8,11 cm) ad alta risoluzione con 1.040.000 punti
  • Sistema integrato di pulizia EOS (EICS) migliorato
  • Slot per scheda di memoria doppia
  • Area a sfioramento con Silent Control
Più estesamente, queste sono le novità della nuova ammiraglia Canon, che propone un miglioramento tecnologico in praticamente ogni comparto. Vediamo gli aspetti sottolineati nelle specifiche fornite dalla Canon e cosa comportano in pratica:
Sensore CMOS a pieno formato

Canon vanta una lunga tradizione nella progettazione e realizzazione dei propri sensori CMOS: il sensore a pieno formato della fotocamera EOS-1D X costituisce un'evoluzione del sensore integrato nel modello EOS-1D Mark IV e incorpora i più recenti progressi delle tecnologie della struttura dei fotodiodi. La Canon costruisce i propri sensori ed è all’avanguardia in questo settore, la sua scelta di ridurre la densità di fotodiodi ovviamente risponde a un miglioramento di sensibilità iso e gamma dinamica

Il sensore CMOS della EOS-1D X offre una sensibilità migliorata alla luce, riduce i disturbi dell'immagine a velocità ISO superiori e garantisce una gamma dinamica più ampia e lettura a 16 canali per semplificare lo scatto continuo in modalità super veloce fino a 14 fps. Per la prima volta, la tecnologia del micro-obiettivo "gapless" di Canon, in grado di massimizzare la quantità di luce raccolta dall'obiettivo, viene utilizzata in un sensore a pieno formato.

Fondamentalmente questo nuovo sensore apre nuovi mondi alla fotografia professionale, in quanto si potrà lavorare ad ISO molto elevati senza perdite significative di qualità. In questo la nuova ammiraglia va nella stessa direzione del top di gamma Nikon, D3X 

A differenza dei precedenti sensori CMOS disponibili nelle altre reflex digitali EOS, il sensore della EOS-1D X è stato sviluppato per eccellere non solo nelle riprese di immagini, ma anche nella registrazione di filmati in Full HD (1080p). Rispetto al sensore integrato nella EOS 5D Mark II, il sensore della EOS-1D X e il sistema di elaborazione dell'immagine associato sono stati sviluppati per ridurre l'effetto moiré e i falsi colori al fine di offrire dettagli ancora più fedeli e una qualità dell'immagine migliore.

Il sensore a pieno formato da 18 megapixel che consente di scattare fino a 14 fotogrammi al secondo produce uno stream ampio del segnale che deve essere rimosso rapidamente dal sensore. A tale scopo, la EOS-1D X utilizza una modalità output ad alta velocità e a 16 canali con due letture simultanee dei pixel verticali. Questo sistema è circa 1,4 volte più rapido del sistema di lettura integrato nella EOS-1D Mark IV e consente una velocità di scatto pari a 14 fotogrammi al secondo, una novità assoluta per una fotocamera con sensore digitale a pieno formato da 35 mm. Inoltre, a ISO 32.000 o superiori, la velocità di elaborazione dei fotogrammi viene ridotta a 10 fps (ovvero, la velocità massima di scatto della EOS-1D Mark IV).

Sistema motorizzato

Novità assoluta per una fotocamera con sensore a pieno formato da 35 mm, la EOS-1D X offre una velocità di scatto standard pari a 12 fps, con l'opzione di scatto continuo a velocità elevata pari a 14 fps in modalità di scatto con messa a fuoco automatica e blocco dello specchio.

EOS-1D_X_1

Per garantire velocità di elaborazione dei fotogrammi tanto elevate, la EOS-1D X integra più tecnologie chiave che consentono il rapido movimento dell'otturatore e dello specchio senza comportare ulteriori vibrazioni del corpo della fotocamera. La fotocamera utilizza un sistema a due motori dedicati alla gestione dello specchio e dell'otturatore a velocità elevate.

La EOS-1D X utilizza ben due processori DIGIC 5+ per offrire una vasta gamma di vantaggi quali elaborazione rapida dell'immagine per consentire l'acquisizione di immagini da 18,1 megapixel fino a 12 fps in modalità standard, e fino a 14 fps con scatto continuo in modalità super veloce.

A questo si affianca un processore DIGIC 4+ per la gestione dell’autofocus. Un impressionante numero di 3 sensori accompagnano questa fotocamera, di cui due di nuovissima generazione.

Incremento della potenza di elaborazione dell'immagine

Dotata di doppio processore “DIGIC 5+”, la EOS-1D X presenta numerosi miglioramenti nella qualità dell'immagine grazie alla maggiore potenza di elaborazione disponibile. In pratica, se paragonato a un tradizionale processore DIGIC 5, il processore DIGIC 5+ garantisce prestazioni tre volte più rapide per l'elaborazione delle immagini. La combinazione di due processori DIGIC 5+ che lavorano simultaneamente consente di elaborare un volume di dati molto elevato in un periodo di tempo molto breve.

Inoltre, lo sviluppo del processore DIGIC 5+ ha consentito l'introduzione di nuove funzioni che costituiscono una novità assoluta per la gamma EOS, oltre alla possibilità di aggiungere funzioni già presenti in alcuni modelli nella serie EOS-1. La maggiore potenza di elaborazione, unita ai miglioramenti nella progettazione del sensore, ha portato a un incremento nelle prestazioni alle alte sensibilità ISO consentendo un guadagno di due stop sulla EOS-1D Mark IV nella gamma normale (da ISO 51.200) prima di impostare l'espansione ISO. Inoltre, grazie alla potenza di elaborazione superiore, e a differenza della EOS-1D Mark IV, impostare la riduzione del rumore per sensibilità ISO elevata su ‘˜Strong' non comporta una riduzione del numero di scatti continui che possono essere acquisiti durante una raffica.

Grazie all'utilizzo dei processori DIGIC 5+ è ora possibile scattare con più esposizioni differenti una situazione in cui più immagini vengono in pratica "accatastate" una sull'altra. I processori DIGIC 5+ consentono di raccogliere un numero di immagini compreso tra due e nove per creare una sola immagine finale. Questa funzione è disponibile per immagini RAW e JPEG; con impostazioni M-RAW o S-RAW, la qualità di registrazione viene automaticamente impostata su RAW.

Questa capacità di estendere la gamma dinamica se avviene direttamente sul RAW è davvero molto interessante e resta da vedere alla prova sul campo ma potrebbe aprire potenzialità enormi, ad esempio in ambito di paesaggistica. Sono stati implemetate quindi diverse impostazioni dal nome di Additive (Additiva), Average (Media), (Comparative) Bright (Luminosa - Comparativa) e (Comparative) Dark (Scura - Comparativa), che permettono di intervenire

L'elaborazione avanzata dei processori DIGIC 5+ ha inoltre reso possibili progressi nella correzione delle immagini all'interno della fotocamera. I recenti modelli EOS integrano funzionalità per la correzione dell'illuminazione periferica che consentono alla fotocamera di correggere le eventuali ombre presenti negli angoli al momento dell'acquisizione dell'immagine. La nuova funzionalità per la correzione delle aberrazioni cromatiche funziona nello stesso modo, ma rimuove aberrazioni e aloni da bordi a contrasto elevato al fine di migliorare la qualità complessiva dell'immagine e massimizzare le prestazioni degli obiettivi Canon. Questa correzione esiste ormai da tempo sulle fotocamere Nikon e si spera verrà messa anche sulle prossime fotocamere Canon di fascia più economiche. La correzione delle aberrazioni cromatiche è attualmente ottenibile in fase di sviluppo del RAW o con software come Photshop, ma non è così immediata. Inoltre non se demandate alla post-produzione non sono possibili nella modalità video

È possibile accedere ai due slot per scheda CF a destra sul retro della EOS-1D X attivando il controllo CARD posizionato sotto il controllo ON/LOCK/OFF.

Il processore DIGIC 5+ consente inoltre di utilizzare le schede di memoria UDMA 7 che offrono velocità di scrittura elevate per le immagini, con dati prodotti in raffiche di scatti, e video HD, mediante l'invio di un flusso continuo di dati. Ciò consente di utilizzare al massimo schede di memoria con velocità di scrittura fino a 167 MB/sec e garantendone la compatibilità con schede di memoria ancora più veloci di quelle attualmente disponibili sul mercato. Grazie all'aggiunta del doppio slot per schede CF, è possibile utilizzare il formato più comune per schede di memoria progettato per un utilizzo professionale.

Unitamente alla funzione di rilevamento dei volti all'interno della scena, la fotocamera è in grado di rilevare il tipo di scena e regolare in modo ottimale parametri quali bilanciamento del bianco, Picture Style, messa a fuoco automatica, esposizione e Auto Lighting Optimiser, già presente nelle attuali fotocamere 

Le impostazioni ISO espandibili della fotocamera incrementano la gamma da ISO 50 fino a 204.800.

Oltre alle normali impostazioni Picture Style (Standard, Verticale, Orizzontale, Neutro e Monocromatico), è disponibile la nuova impostazione automatica. In base alle informazioni sulla scena raccolte dal sistema EOS iSA, Auto Picture Style consente alla fotocamera di personalizzare contrasto, tonalità, nitidezza e saturazione per ottenere risultati ottimali. Si tratta di un'impostazione ideale per qualsiasi tipo di scatto, ma particolarmente efficace per immagini naturalistiche e di paesaggi oltre che per gli scatti realizzati al tramonto.

EOS-1D_X_5

Analogamente, Auto Lighting Optimiser (ALO), una funzione integrata in EOS-1D Mark IV, è stata migliorata per offrire risultati ottimali per le riprese al tramonto, gli scatti di scene a saturazione elevata o le scene con zone luminose che potrebbero essere semplicemente sovraesposte. Questa funzione è particolarmente efficace in presenza di soggetti retroilluminati dove l'esposizione automatica potrebbe avere come conseguenza la sottoesposizione del soggetto. Utilizzando l'impostazione ALO, è possibile ottenere un bilanciamento dell'esposizione ottimale all'interno dell'intero fotogramma anche, ad esempio, per i ritratti retroilluminati.

Il sistema EOS iSA viene inoltre utilizzato per migliorare la precisione delle impostazioni di bilanciamento del bianco. Queste modifiche sono più evidenti nei ritratti e nelle foto scattate al tramonto, in quanto le tonalità della pelle vengono registrate più fedelmente e i colori del tramonto risultano più vividi. Sono inoltre evidenti quando le immagini presentano sorgenti luminose caratterizzate da temperatura colore bassa come nel caso di luci al tungsteno. In precedenza, queste scene solitamente avevano come risultato immagini dalle intense sfumature gialle o arancioni. Questo effetto risulta decisamente ridotto con la EOS-1D X che consente di ottenere immagini molto più naturali.

Funzionalità ISO

Gli utenti di fotocamere digitali richiedono prestazioni ISO migliorate e la possibilità di scattare immagini pulite anche a sensibilità ISO elevate. La EOS-1D X consente di ottenere entrambi questi risultati offrendo un'impostazione ISO massima pari a 51.200. Grazie alle impostazioni di espansione, accessibili mediante le funzioni personalizzate, la sensibilità ISO raggiunge quota 204.800. Al tempo stesso, l'impostazione minima, pari a ISO 50, consente di ottenere velocità dell'otturatore più lunghe per soddisfare qualsiasi esigenza creativa.

Sistema AF

La EOS-1D X integra un sistema di messa a fuoco completamente nuovo e progettato per garantire prestazioni sempre eccellenti indipendentemente dal soggetto o dalle condizioni di illuminazione della scena. In generale, i sistemi di messa a fuoco hanno raggiunto una fase di stallo per quanto concerne le prestazioni. Dato che questi sistemi sono di tipo predittivo, devono supporre i movimenti del soggetto per stabilire il punto di messa a fuoco. Purtroppo, ciò non è possibile con soggetti che si muovono in modo imprevedibile ed è occasionalmente causa di perdita di fotogrammi.

Regolare le impostazioni di messa a fuoco della fotocamera, come richiesto dalle fotocamere EOS-1D Mark III e EOS-1D Mark IV per ottenere prestazioni ottimali, è un modo per ottenere risultati eccellenti. Tuttavia, ciò richiede competenze ed esperienza sulle modalità di funzionamento del sistema di messa a fuoco.

Per ottenere risultati di messa a fuoco sempre ottimali in situazioni e condizioni di illuminazione diverse, la EOS-1D X utilizza più di un semplice sensore di messa a fuoco automatica. Adesso, i dati vengono raccolti dal sensore AF a 61 punti, dai sensori di esposizione automatica, da un sensore di rilevamento delle sorgenti luminose per la correzione della messa a fuoco e, con determinati obiettivi, da un sensore giroscopico di rilevazione del panning. Mentre questi sensori sono ideali per uno scatto con messa a fuoco automatica, i vantaggi maggiori sono riservati alla modalità AI Servo, dove è possibile identificare il soggetto non solo in base al contrasto, ma anche al colore.

L'unità AF della EOS-1D X. La fotocamera integra un sistema di messa a fuoco automatica ad alta precisione e di nuova generazione con 61 punti AF selezionabili dall'utente, 41 dei quali sono di tipo a croce e cinque a croce doppia per una precisione ancora maggiore.

AF a 61 punti

Il nuovo sensore AF della EOS-1D X vede un incremento dei punti di messa a fuoco automatica dai 45 della EOS-1D Mark IV a 61. Di questi 61 punti, 41 funzionano come sensori a croce in grado di rilevare il contrasto in orizzontale e in verticale. Il numero esatto di sensori a croce varia in base all'obiettivo in uso. Il posizionamento dei punti AF è simile a quello della EOS-1D Mark IV; tuttavia, il maggior numero di punti AF garantisce un incremento della precisione, specialmente quando è necessario seguire soggetti in movimento.

Per migliorare la precisione della messa a fuoco, tutti i 61 punti AF sono disposti a zigzag su linea doppia, come su tre punti AF della EOS 7D. Questo posizionamento offre un incremento del pixel pitch per garantire una maggiore precisione e un incremento della velocità di tracking della messa a fuoco automatica con punti dati aggiuntivi, senza presentare gli svantaggi tipici di queste soluzioni utilizzate singolarmente e consentendo una messa a fuoco automatica rapida e precisa.

Cinque dei punti AF centrali, posizionati in verticale lungo la linea centrale del fotogramma, funzionano come punti AF a croce doppia con gli obiettivi che offrono un'apertura massima pari a f/2,8 o più veloce (come sul punto AF centrale della EOS 7D). Ciò significa che sono inoltre posizionati con un punto AF orientato diagonalmente a formare una ‘X', e un punto AF orientato in orizzontale e verticale, a formare il simbolo ‘+' per garantire una messa a fuoco ancora più precisa.

Con gli obiettivi che dispongono di un'apertura massima pari a f/5,6 o più veloce, il gruppo centrale di 21 punti AF funzionerà come sensori AF a croce e i gruppi a sinistra e a destra, composti da 20 punti AF ciascuno, funzioneranno come sensori a croce per le aperture pari a f/4 e f/5,6.

Un vantaggio della maggiore sensibilità di messa a fuoco consiste nella capacità di rilevare gli errori e correggerli. Utilizzando l'intero sensore AF, dove ogni punto è sensibile in linea verticale a f/5,6 o più, è possibile reimpostare l'obiettivo molto più rapidamente che in passato. Grazie al nuovo livello di sensibilità, la EOS-1D X è in grado di raggiungere la messa a fuoco anche in condizioni di illuminazione inferiori a quelli della EOS-1D Mark IV. Utilizzando un singolo punto AF centrale con un obiettivo f/2,8, la EOS-1D Mark IV è in grado di offrire una messa a fuoco con livelli di illuminazione EV -1. Tuttavia, la EOS-1D X è in grado di ottenere una messa a fuoco EV -2, equivalente a scattare con la sola luce della luna piena.

Anche l'algoritmo di messa a fuoco automatica è stato modificato rispetto a quello della EOS-1D Mark IV. La nuova impostazione AI Servo AF III è stata progettata utilizzando i commenti dei fotografi professionisti che utilizzano la EOS-1D Mark IV; lo scopo è garantire una precisione di messa a fuoco superiore e un tracking AF più stabile. Queste modifiche sono state incorporate in quattro modi diversi.

Con un sistema di messa a fuoco automatica predittivo, la fotocamera registra costantemente la posizione del soggetto prevedendo dove questo si troverà nel fotogramma successivo in base al movimento registrato in precedenza. Se la fotocamera non riesce a rilevare la posizione del soggetto in un periodo di registrazione, il risultato negativo viene adesso ignorato e il punto di messa a fuoco successivo viene basato sui risultati precisi acquisiti in precedenza. Analogamente, se si sta seguendo un soggetto in movimento e un oggetto si frappone tra la posizione del fotografo e il soggetto, la fotocamera può confondersi e passare a una nuova distanza di messa a fuoco.

L'incremento della sensibilità del sistema di messa a fuoco consente inoltre misurazioni predittive più rapide della messa a fuoco. Nei modelli di fotocamere EOS precedenti, la fotocamera doveva riscaldarsi all'inizio del tracking. Questo periodo è adesso ridotto in modo che la EOS-1D X possa avviare il tracking predittivo non appena il soggetto inizia a muoversi.

La struttura della EOS-1D X è realizzata in lega di magnesio per garantire la massima resistenza per un uso professionale e intensivo.

Rilevamento della sorgente luminosa

Come già accadeva nella EOS 7D, la EOS-1D X integra un sistema di rilevamento della sorgente luminosa per migliorare la precisione della messa a fuoco anche in condizioni di luce artificiale. A causa della risoluzione superiore dei sensori AF, l'aberrazione cromatica delle ottiche può causare errori di messa a fuoco in quanto i diversi colori delle onde luminose vengono messi a fuoco a distanze leggermente diverse. Tuttavia, dato che la fotocamera è in grado di determinare la quantità di luce rossa/verde o blu/verde presente in ogni scena, il sistema di messa a fuoco automatica può correggere le potenziali aberrazioni cromatiche che possono verificarsi all'interno del sistema AF. Questa è una funzione utile in qualsiasi condizione di scatto, ma i maggiori vantaggi vengono registrati durante le riprese in condizioni di illuminazione artificiale.

Messa a fuoco durante il panning

La EOS-1D X integra un sensore giroscopico su 2 assi in grado di rilevare i movimenti orizzontali e verticali della fotocamera. Se viene rilevato un movimento di panning, il punto AF viene bloccato per impedirne il passaggio a un nuovo soggetto che potrebbe inserirsi nell'inquadratura durante lo scatto. Quando si utilizzano i super teleobiettivi Mark II, ad esempio EF300 mm f/2,8L IS II USM o EF400 mm f/2,8L IS II USM, la fotocamera utilizzerà il sensore giroscopico IS situato nell'obiettivo anziché quello della fotocamera.

Tracking intelligente e riconoscimento AF EOS (EOS iTR AF)

Oltre a tutti i dati forniti dal sistema AF, la fotocamera utilizzerà anche i dati forniti dal nuovo sensore AE e dal processore DIGIC 4 per migliorare il tracking della messa a fuoco in modalità AI Servo.

Utilizzando il colore del soggetto inizialmente messo a fuoco, il sistema AF può tracciare il movimento del soggetto, sia in base al contrasto che al colore nel fotogramma, e selezionare automaticamente il punto di messa a fuoco più appropriato in base alla posizione del soggetto all'interno dell'inquadratura. Questa funzione consente di concentrarsi sulla composizione dell'inquadratura invece che sulla selezione del miglior punto AF per la messa a fuoco.

Il sistema funziona non solo con il colore dei soggetti, ma anche con i volti. Dato che il sistema AE è in grado di rilevare la presenza di un volto all'interno dell'inquadratura, è possibile seguire il soggetto in modo rapido e preciso senza dover continuamente cambiare il punto di messa a fuoco. Se all'interno dell'inquadratura sono presenti più volti, è possibile selezionare manualmente un punto AF per garantire la messa a fuoco del volto corretto di cui viene eseguito il tracking nei fotogrammi successivi.

Modalità AF

La reflex digitale EOS 7D Canon integrava una gamma completa di metodi di selezione dei punti di messa a fuoco. Questa era una delle caratteristiche più apprezzate dagli utenti che ne hanno richiesto l'inserimento anche su altri modelli. Di conseguenza, la EOS-1D X integra sei diverse modalità di selezione dei punti di messa a fuoco automatica, tra cui AF spot per tutti i tipi di obiettivo, e non solo per i modelli di super teleobiettivo come sulla EOS-1D Mark IV.

In modalità punto AF singolo, un singolo punto AF, dei 61 disponibili, viene selezionato manualmente e utilizzato dalla fotocamera per la messa a fuoco. Nella modalità di selezione automatica, la fotocamera seleziona uno dei 61 punti AF disponibili per mettere a fuoco il soggetto. AF spot con punto singolo è simile a punto AF singolo, ma nella messa a fuoco del punto, la fotocamera utilizza una sezione ridotta del sensore AF per consentire un posizionamento più preciso del punto AF sul soggetto selezionato. Ciò è utile quando nell'inquadratura sono presenti ostacoli, come nel caso di un leone sdraiato nell'erba alta. Tuttavia, AF spot non è consigliata per soggetti in rapido movimento o in condizioni di illuminazione molto scarsa. Quando si utilizza una di queste due opzioni, i punti AF non a croce lampeggiano durante la selezione del punto AF per segnalare se il punto AF che si desidera utilizzare è a croce o meno.

Per un controllo ancora maggiore sul tracking di soggetti in movimento, sono disponibili due impostazioni di espansione del punto AF. Nell'espansione del punto AF, un singolo punto AF viene selezionato manualmente e la fotocamera utilizzerà alcuni punti adiacenti per semplificare il tracking del soggetto. Le opzioni sono di posizionamento a croce, con i punti nell'area immediatamente superiore, inferiore, a sinistra o a destra, o negli otto punti adiacenti al punto selezionato manualmente.

L'ultima selezione è denominata AF a zona. Analogamente alla funzione disponibile nella EOS 7D, questa impostazione consente di selezionare una zona tra le nove disponibili. All'interno della zona selezionata, i punti AF verranno scelti dalla fotocamera come avviene per la selezione automatica del punto AF, ma i punti tra cui scegliere saranno limitati alla zona definita.

Microregolazione AF

Introdotta con la reflex digitale EOS-1D Mark III, la microregolazione AF consente di spostare il punto esatto di messa a fuoco leggermente in avanti o indietro per garantire il perfetto allineamento tra fotocamera e obiettivo. Visto l'incremento di risoluzione dei sensori della fotocamera, qualsiasi piccolo difetto di allineamento è più che mai visibile nelle immagini. Anche se fotocamere e obiettivi sono realizzati con tolleranze estremamente elevate, esiste una gamma di tolleranza e, in alcuni casi, la fotocamera potrebbe trovarsi a un'estremità della gamma e l'obiettivo a quella opposta. In questo caso, è possibile notare che il punto di messa a fuoco si trova davanti o dietro rispetto a dove dovrebbe essere. Utilizzando la microregolazione AF, è possibile riallineare i due punti.

La microregolazione AF nella EOS-1D X è adesso più semplice da utilizzare e più completa. Infatti è in grado di rilevare il numero di serie di un obiettivo per consentire una regolazione molto specifica. Con le fotocamere precedenti, ad esempio, se la regolazione veniva effettuata su un obiettivo con zoom EF70-200 mm f/2,8L IS II USM, ogni obiettivo EF70-200 mm f/2,8L IS II USM collegato alla fotocamera sarebbe stato microregolato allo stesso modo. Adesso è possibile effettuare queste modifiche in base all'obiettivo specifico. Se il numero di serie dell'obiettivo non viene rilevato, è possibile registrarlo dal menu della fotocamera.

Anche la microregolazione con obiettivi zoom è stata ulteriormente semplificata. In precedenza, era possibile registrare solo un'impostazione di microregolazione per ciascun obiettivo. Tuttavia, con la EOS-1D X è ora possibile effettuare regolazioni per entrambe le impostazioni grandangolo e teleobiettivo di un obiettivo zoom. Ciò consente di garantire la messa a fuoco migliore per qualsiasi immagine, indipendentemente dalla lunghezza focale utilizzata con lo zoom.

Sistema di misurazione

Il sistema di misurazione utilizzato nella EOS-1D X vanta un design di nuova concezione: integra infatti un sensore RGB da 100.000 pixel in grado di misurare non solo i livelli di luce, ma anche di rilevare le informazioni sul colore e la presenza di un volto all'interno dell'inquadratura.

Durante la misurazione, il sensore divide il fotogramma in 252 zone, rispetto alle 63 zone di misurazione utilizzate nella EOS-1D Mark IV. Le 252 zone di misurazione vengono anche utilizzate per la misurazione flash e consentono un posizionamento più preciso del soggetto in base alle letture pre-flash.

In condizioni di scarsa illuminazione ambientale, dove alcune zone possono ricevere poca o nessuna luce (per cui non è possibile ottenere un'esposizione uniforme), il sensore ingrandisce ogni singola zona per effettuare la misurazione su 35 zone.

Dato che il sensore di misurazione acquisisce dati RGB, è anche in grado di calcolare il colore della scena. Ciò consente di fornire informazioni sul tracking del colore al sistema AF e dati sul rilevamento del volto utilizzabili da Auto Scene Detection e messa a fuoco automatica. Il sensore è particolarmente attento ai colori verde e giallo in quanto possono avere un impatto negativo sulla lettura dell'esposizione e causare rispettivamente sovra o sottoesposizione. Utilizzando i dati sul colore e le informazioni raccolte dai 61 punti AF, la EOS-1D X è in grado di rilevare dove si trova il soggetto nell'inquadratura e correggere l'esposizione di conseguenza per garantire risultati ottimali. Ciò garantisce esposizioni più stabili e precise rispetto alla EOS-1D Mark IV.

Connessioni in uscita della EOS-1D X a sinistra sulla fotocamera. In senso orario (dall'alto a sinistra) sono raffigurati il terminale di estensione delle unità WFT-E6 o GP-E1 (mostrata aperta), il terminale RJ-45 Ethernet, l'uscita mini HDMI e il terminale audio/uscita video/digitale, il terminale di ingresso per il microfono esterno, il terminale per il telecomando (tipo N3) e quello per il computer.

Il sistema di rilevamento del colore e dei volti viene utilizzato anche nell'algoritmo di misurazione del flash E-TTL II. Individuando un volto all'interno dell'inquadratura, la EOS-1D X può regolare con precisione l'impostazione del flash per garantire la corretta esposizione ignorando, al contempo, gli oggetti riflettenti all'interno del fotogramma che potrebbero altrimenti comportare un'esposizione flash errata. L'algoritmo E-TTL II funziona in maniera analoga alla EOS-1D Mark IV e altri modelli della gamma di reflex digitali EOS.

Video HD

In seguito all'introduzione, nel 2008, delle riprese di filmati Full HD con la EOS 5D Mark II, questa funzione è stata incorporata nell'intera gamma di fotocamere EOS. La EOS-1D X riprende tutte le funzioni attuali e le integra in una sola fotocamera; inoltre, migliora i diversi aspetti della registrazione di filmati per garantire una migliore usabilità e integrazione nei flussi di lavoro professionali. Ciò si traduce nella possibilità di scattare con risoluzione pari a 1920x1080 a 24, 25 e 30 fps, e 1280x720 a 50 e 60 fps. I livelli audio possono essere controllati manualmente, come accade sulle EOS 60D e EOS 5D Mark II, mentre la gamma ISO per le registrazioni di filmati è compresa tra ISO 100 e 51.200.

Dimensione e lunghezza dei filmati

Un'altra grande novità nella registrazione di filmati HD consiste nella possibilità di riprendere file dalle dimensioni superiori a 4 GB: il limite di 12 minuti è ormai solo un ricordo. Per ragioni legali, la lunghezza massima totale del filmato HD non può superare i 29 minuti e 59 secondi. Questa modifica è resa possibile dalla capacità della EOS-1D X di avviare automaticamente nuovi file. Una volta raggiunto il limite di 4 GB, la fotocamera inizia a creare un nuovo file senza interrompere la registrazione del filmato. Sulla scheda di memoria sono presenti più file di dimensioni pari a 4 GB che vengono riprodotti consecutivamente fino al limite di 29 minuti e 59 secondi. Tuttavia, ciò non è possibile sulla fotocamera. Ogni file da 4 GB deve essere riprodotto singolarmente. Per comunicare la creazione di un nuovo file da 4 GB, il tempo di registrazione o il timecode visualizzato sulla schermata di ripresa lampeggerà per circa 30 secondi prima che il file raggiunga il limite di 4 GB.

L'unità EICS della EOS-1D X è stata migliorata rispetto alle unità precedenti e adesso include il sistema Ultrasonic Wave Motion Cleaning per rimuovere le particelle di polvere dalla parte anteriore del sensore CMOS.

Timecode

Vista la grande richiesta da parte di un'utenza professionale, la EOS-1D X adesso integra il timecode standard Hour:Minute:Second:Frame (Ora:Minuto:Secondo:Fotogramma) come definito dalla Society of Motion Picture and Television Engineers (SMPTE). Il conteggio dei fotogrammi va da 00 a 29 pertanto, se si sta registrando a 30 fps: ovvero, i fotogrammi vengono contati fino a 29 e al 30° fotogramma viene aggiunto 1 secondo per azzerare il contatore.

Il timecode può essere impostato in quattro modi diversi. L'impostazione predefinita è Count Up. All'interno di Count Up, è possibile scegliere una delle seguenti opzioni Rec. Run o Free Run. Con Rec. Run, il timecode avanza solamente durante la registrazione di un filmato. È utile durante la ripresa con una fotocamera singola in quanto consente di organizzare i clip in ordine cronologico. In Rec. Run, il timecode prosegue anche se la scheda di memoria viene sostituita con una nuova. Dato che viene registrato l'intero tempo di ripresa, il conteggio non verrà azzerato anche se un file viene eliminato o in seguito alla formattazione della scheda di memoria.

Controllo audio

Un altro notevole passo in avanti nella registrazione dei filmati riguarda le funzioni di registrazione audio della EOS-1D X. La fotocamera integra un microfono interno in grado di acquisire audio mono a 16 bit e 48 KHz oltre a un ingresso audio stereo da 3,5 mm per la registrazione a 48 KHz. Tuttavia, la EOS-1D X integra anche la possibilità di controllare manualmente il livello dell'audio. Mentre questa funzionalità è disponibile anche su EOS 5D Mark II e EOS 60D, la EOS-1D X garantisce un livello superiore di controllo mediante la visualizzazione di una metrica del livello audio in presa diretta sullo schermo posteriore durante le riprese e la possibilità di regolare il livello di registrazione audio durante le riprese.

Per evitare di registrare anche i "clic" durante la regolazione delle impostazioni audio, le regolazioni vengono effettuate utilizzando la funzione Silent Control disponibile all'interno del selettore a controllo rapido. Questo pannello a sfioramento può essere utilizzato anche per regolare altre impostazioni in modo silenzioso durante la registrazione del filmato, comprese velocità dell'otturatore, apertura, ISO e compensazione dell'esposizione.

Drop frame

Durante le riprese a 30 o 60 fps, la velocità effettiva di elaborazione dei fotogrammi non è un numero intero, ma 29,97 fps e 59,94 fps rispettivamente. Utilizzando l'impostazione del menu drop frame, è possibile selezionare se contare il numero di fotogrammi registrati come numero intero (30 o 60 fps) o se compensare la differenza tra il numero effettivo di fotogrammi e il numero di fotogrammi contati.

Ad esempio, se si registra per 10 minuti a 29,97 fps, il numero di fotogrammi registrati è 17.982. Tuttavia, se il conteggio viene effettuato come 30 fps, il numero di fotogrammi registrati è pari a 18.000. Ciò potrebbe causare errori durante il confronto del tempo di riproduzione e il timecode in HH:MM:SS:FF. Più breve è il filmato, meno importanza riveste questa differenza.

Per i video più lunghi, questa differenza può diventare molto significativa e, in tal caso, si consiglia di attivare l'impostazione Drop frame. In questo caso, il conteggio dei fotogrammi eliminerà due fotogrammi al minuto di modo che il numero di fotogrammi contati corrisponda al numero effettivo. Ciò non significa che i due fotogrammi verranno effettivamente eliminati, ma semplicemente che il contatore eliminerà due fotogrammi dal totale. Ciò avverrà ogni minuto dal minuto uno al minuto nove. Per il minuto dieci, il contatore considera 1800 fotogrammi (invece dei 1798 effettivi): in altre parole, non elimina i due fotogrammi dal contatore per il minuto in questione. In questo modo, i fotogrammi effettivi registrati e il contatore visualizzeranno lo stesso numero ogni dieci minuti e, di conseguenza, anche il tempo di riproduzione e il timecode corrisponderanno.

Miniature

Con i modelli precedenti, quando i file .MOV registrati dalla reflex digitale EOS venivano copiati su scheda di memoria, non era possibile riprodurre i file sulla fotocamera in assenza dei file miniatura in formato .THM. Questo limite è stato superato nella EOS-1D X in quanto i metadati adesso vengono scritti direttamente sul file .MOV consentendo alla fotocamera di decodificare il file e riprodurlo anche in assenza del file .THM.

UWMC EOS-ICS

A partire dalla EOS 400D, nel 2006, tutte le fotocamere reflex digitali Canon EOS sono state dotate di un sistema di pulizia del sensore mirato a ridurre, allontanare e rimuovere la polvere dalle immagini. La EOS-1D X integra un sistema simile, ma modificato per offrire una maggiore efficacia non solo contro le particelle più grandi, ma anche contro quelle più piccole e leggere visibili al blocco dell'apertura.

Layout del retro della EOS-1D X. La configurazione dei pulsanti in alto e in basso a destra offre le stesse opzioni di controllo: doppio pulsante di comando multifunzione, doppio pulsante di avvio AF, doppio pulsante di blocco AE e doppio pulsante di selezione del punto AF durante le riprese con la fotocamera in posizione orizzontale o verticale.

Nelle precedenti versioni del sistema, i filtri posti sul davanti del sensore CMOS (dove la polvere solitamente si accumula) venivano sottoposti a vibrazione mediante ultrasuoni per eliminare le particelle di polvere. La EOS-1D X sfrutta invece la vibrazione dell'onda portante per far rotolare le particelle di polvere lungo i filtri. Questo sistema viene denominato Ultrasonic Wave Motion Cleaning (UWMC). Sfruttare l'onda portante consente di eliminare il rischio di dispersione delle particelle di polvere che vengono invece meglio controllate e possono essere rimosse più semplicemente. I filtri presenti nella parte anteriore del sensore CMOS integrano anche un rivestimento antipolvere al fluoro che migliora le prestazioni dell'onda portate con particelle di povere appiccicose o umide.

Ergonomia

In linea con la lunga tradizione delle fotocamere EOS, la EOS-1D X è caratterizzata da una forte somiglianza ai modelli precedenti della gamma per garantire una familiarità immediata a tutti gli utenti abituali delle reflex digitali EOS.

EOS-1D_X_6

In linea con la precedente serie di fotocamere EOS-1, la EOS-1D X è progettata per un utilizzo professionale continuato in condizioni ambientali difficili. Integra la stessa struttura a prova di polvere e sgocciolamento della EOS-1D Mark IV, utilizzando un totale di 76 sigilli intorno ai pulsanti e ai punti di giuntura per impedire ad acqua e polvere di penetrare all'interno. In combinazione con obiettivi EF Canon serie L e flash EX Mark II serie Speedlite, la protezione impermeabile viene assicurata da guarnizioni in gomma posizionate intorno ai punti di giuntura. Dal corpo esterno in lega di alluminio fino alla struttura interna, la fotocamera è rigida e solida, pronta per un utilizzo intenso e professionale.

Batteria ottimizzata

Per garantire prestazioni ottimizzate, la batteria LP-E4 è stata riprogettata ed ora denominata LP-E4N. L'interno della batteria adesso utilizza un numero superiore di celle più piccole che consente di incrementare la capacità della batteria da 2300 mAh a 2450 mAh. Dato che molti utenti posseggono batterie LP-E4 dai modelli precedenti di fotocamere serie EOS-1, il nuovo modello è sia retrocompatibile che compatibile con modelli futuri: per questo, la batteria LP-E4N può essere utilizzata con la EOS-1D Mark IV e la batteria LP-E4 con la EOS-1D X.

Inoltre, la nuova batteria LP-E4N richiede l'utilizzo di un nuovo carica batteria che è l'unico modello utilizzabile con la nuova batteria. Se una batteria LP-E4N viene caricata utilizzando un carica batteria LC-E4, il processo di ricarica non sarà completo, ma si arresterà al 90% con conseguenze quali capacità ridotta e mancato rispetto delle nuove normative in materia di sicurezza. Tuttavia, il nuovo carica batteria può essere tranquillamente utilizzato per la batteria LP-E4.

Il carica batteria LC-E4N per la nuova batteria LP-E4N. Questo è l'unico carica batteria utilizzabile per caricare correttamente le batterie Canon LP-E4N.

Mirino

Il mirino rappresenta un'ulteriore innovazione per la serie EOS-1. Mentre le ottiche del mirino sono praticamente identiche a quelle della EOS-1Ds Mark III - offrendo la stessa copertura totale, ingrandimento pari allo 0,76x (maggiore rispetto allo 0,71x della EOS 5D Mark II) e eye-point - il nuovo design integra un display a cristalli liquidi (LCD) traslucido come quello della EOS 7D.

Il Display LCD traslucido consente alla fotocamera di visualizzare più informazioni essenziali all'interno del mirino, compresi i 61 punti AF, e i punti AF a zona, spot e ad espansione oltre a una griglia quando necessario. Quando la fotocamera è spenta, il display è di colore biancastro a causa della dispersione della luce, ma una volta accesa, il display diventa nitido. Per evitare di congestionare il display, è possibile scegliere le informazioni visualizzate o disattivarne completamente la visualizzazione.

Rispetto al mirino della EOS 7D, quello della EOS-1D X è stato progettato per poter essere utilizzato in condizioni ambientali ancora più difficili e garantire un migliore funzionamento a temperature inferiori a 0 °C. Inoltre, il consumo energetico dello schermo LCD è minimo e non influisce sulla durata della batteria.

Dato che il display LCD traslucido non è in grado di produrre luce, il mirino integra LED di colore rosso che consentono di illuminare l'intero LCD in condizioni di scarsa illuminazione. Per impostazione predefinita, i LED rossi si accendono automaticamente in condizioni di scarsa illuminazione; tuttavia, possono essere impostati affinché siano sempre accesi o sempre spenti utilizzando le funzioni personalizzate.

Controlli della fotocamera

Le fotocamere della serie EOS-1 sono sempre state progettate per garantire un funzionamento semplice in qualsiasi condizione d'uso, anche indossando guanti, e la EOS-1D X non fa eccezione. I pulsanti consentono un maggiore isolamento dalle condizioni atmosferiche, rispetto alle ghiere, oltre a un utilizzo più rapido e semplice. Inoltre, la probabilità che vengano sottoposti a urti accidentali è ridotta. Analogamente alla EOS 7D, la EOS-1D X integra la possibilità di modificare il layout dei comandi in base alle proprie specifiche esigenze mediante le funzioni personalizzate. Ciò consente di assegnare la funzione desiderata a ciascun pulsante della fotocamera e di modificare le regolazioni di selettore principale, selettore a controllo rapido e comandi multifunzione durante l'utilizzo.

Per consentire la regolazione silenziosa delle diverse impostazioni durante la registrazione dei filmati, la EOS-1D X integra inoltre la nuova funzione Silent Control. In pratica, si tratta di un pannello a sfioramento situato all'interno del selettore a controllo rapido sul retro della fotocamera.

Il doppio pulsante multifunzione e il pulsante di anteprima della profondità di campo situati sulla parte anteriore della fotocamera. I pulsanti sulla parte inferiore della fotocamera sono studiati per consentire l'utilizzo della EOS-1D X in verticale.

Inoltre, la EOS-1D X integra tre pulsanti multifunzione (M.Fn), due situati nella parte anteriore, vicino al pulsante di anteprima della profondità di campo (doppio) e uno sul pannello superiore nella stessa posizione del pulsante FEL sulla EOS-1D Mark IV. I pulsanti sul pannello anteriore sono studiati appositamente per consentire di scattare in verticale e in orizzontale.

Lo schermo del menu della fotocamera include un'opzione per l'utilizzo del nuovo blocco multifunzione. Le opzioni sono per selettore principale, selettore a controllo rapido e comandi multifunzione. Ruotando l'interruttore ON/OFF su LOCK, viene attivato il blocco multifunzione e ciò impedisce regolazioni accidentali delle impostazioni per il selettore al quale viene applicato il blocco. All'interno delle impostazioni personalizzate, è possibile assegnare diverse funzioni ai pulsanti M.Fn. Tra queste vi sono le impostazioni di qualità dell'immagine FEL, blocco AE, selezione rapida, attivazione della livella elettronica a 2 assi, la registrazione immediata di filmati e l'accesso alle modalità C.

Un nuovo pulsante per il controllo rapido situato sul retro della fotocamera allinea la EOS-1D X ai modelli precedenti della gamma EOS. Premendo il pulsante viene visualizzato lo schermo dei controlli rapidi che consente di accedere alle impostazioni della fotocamera e regolarle in modo rapido e semplice senza visualizzare il menu della fotocamera o consultare il pannello LCD superiore.

Modalità di scatto personalizzate

Come gli altri modelli della gamma EOS, la EOS-1D X integra modalità di scatto personalizzate. A tale scopo, sono disponibili 3 modalità C — C1, C2 e C3 — che consentono di memorizzare le impostazioni utilizzate più frequentemente per richiamarle rapidamente. Tuttavia, rispetto alle precedenti applicazioni in altri modelli della stessa gamma, se durante lo scatto viene apportata una modifica alle impostazioni, le modalità C memorizzate verranno aggiornate automaticamente. Ciò evita il ripristino delle impostazioni memorizzate se la fotocamera si spegne dopo un breve periodo di inutilizzo.

Clear View LCD II

La EOS-1D X adesso integra un display posteriore Clear View LCD II più ampio. Rispetto alla EOS-1D Mark IV, le dimensioni del display sono state aumentate da 3 a 3,2" (8,11 cm) e la risoluzione è passata da 920.000 a 1,04 milioni di punti. La struttura è la stessa dell'unità sulla EOS-1D Mark IV, senza soluzione tra il coperchio in vetro protettivo e l'unità LCD. Eliminando qualsiasi dislivello, viene eliminata anche l'interfaccia aria-vetro al fine di ridurre rifrazioni e riflessi. La superficie del coperchio in vetro integra lo stesso rivestimento anti-riflesso.

Livella elettronica a 2 assi

Novità assoluta sulla EOS 7D, la EOS-1D X adesso integra una livella elettronica a 2 assi in grado di visualizzare un livello di allineamento, per i parametri di oscillazione longitudinale (pitch) e lungo l'asse della lunghezza (roll), sullo schermo LCD posteriore e all'interno del mirino. Questa funzione è ideale per i fotografi di paesaggi e architettura per assicurarsi che la fotocamera sia perfettamente in piano, per evitare problemi nelle riprese della linea dell'orizzonte o di allineamento della fotocamera con il soggetto. Inoltre, è utile per gli scatti in condizioni di scarsa illuminazione dove può essere difficile vedere i punti di riferimento utilizzando il mirino.

Sullo schermo LCD posteriore, il livello può visualizzare 360° per il parametro roll e +/-10° per il parametro pitch in incrementi di 1°. In modalità Live View, un display di dimensioni inferiori viene sovrapposto all'immagine. La livella elettronica è precisa nell'intervallo compreso tra +/-1° e +/-10°. Tra +/-10° e +/-45° la precisione è pari a +/-3°.

Registro dello stato

Dato che gli strumenti elettronici non sono mai assolutamente perfetti, le fotocamere digitali EOS integrano una serie di codici di errore studiati per informare l'utente, o un tecnico dell'assistenza, di un guasto della fotocamera. Tuttavia, tali guasti possono essere transitori e difficili da replicare, complicando il lavoro del tecnico.

La EOS-1D X risolve il problema integrando un registro dello stato che tiene traccia di qualsiasi errore si sia verificato. Ciò semplifica considerevolmente il lavoro del personale di assistenza. Oltre al registro dello stato, è inoltre disponibile un contatore che tiene traccia del numero di cicli di rilascio dell'otturatore, misurati in '˜000', al fine di capire rapidamente l'usura effettiva della fotocamera. Tuttavia, adesso che la durata dell'otturatore è stata portata dai 300.000 fotogrammi della EOS-1D Mark IV ai 400.000 fotogrammi della EOS-1D X, la durata prevista per l'otturatore della fotocamera difficilmente verrà superata.

Porta LAN

Novità assoluta nella gamma delle reflex digitali EOS, la EOS-1D X integra un connettore RJ-45 per consentire la connessione diretta alla rete LAN. Pur essendo del tutto simile al connettore RJ-45 disponibile sul WFT-E2 II della EOS-1D Mark IV, esso integra una porta Gigabit Ethernet che consente un trasferimento dati ancora più rapido.

Grazie alla porta LAN, è possibile effettuare i trasferimenti di immagini e le operazioni di controllo della fotocamera rese possibili dall'unità WFT. Le cinque opzioni della connessione LAN sono: FTP Transfer, EOS Utility, WFT Server, Media Server e Time Sync.

Il trasmettitore di file wireless WFT-E6 offre vantaggi quali compatibilità con lo standard 802.11a/b/g e n, conformità DLNA, FTP, EOS Utility e scatto WFT Server, oltre alla funzione "Linked shooting" per l'attivazione in remoto dell'otturatore di altre fotocamere EOS con compatibilità Wi-Fi.

In modalità FTP Server, le immagini possono essere caricate direttamente su un server FTP in rete, ad esempio, Picture Desk. In modalità EOS Utility, è possibile controllare la fotocamera in remoto per utilizzare Live View, regolare impostazioni e messa a fuoco, acquisire immagini e scaricarle direttamente su un computer. È l'equivalente di una connessione alla fotocamera mediante cavo USB . Le funzioni WFT Server consentono di controllare e navigare nella fotocamera direttamente da un browser Web da qualsiasi parte del mondo. Le funzioni Media Server consentono di connettere la fotocamera a un dispositivo compatibile con DLNA, come televisori HD e console di gioco, al fine di riprodurre immagini e filmati dalla fotocamera.

L'ultima funzionalità costituisce una novità assoluta per la gamma EOS. Utilizzando un cavo diretto LAN, o la nuova unità Wi-Fi WFT-E6, è possibile sincronizzare più fotocamere EOS-1D X. La funzione Multi Camera Time Sync è ideale quando è necessario riprendere un evento con più fotocamere in quanto consente di organizzare rapidamente le immagini al termine delle riprese. Analogamente, quando più fotografi lavorano insieme per coprire un evento, la successiva organizzazione risulta molto semplificata ed è possibile raccontarne la storia in ordine cronologico.

Accessori Wi-Fi e GPS

Due nuovi accessori sono stati introdotti specificamente per l'utilizzo con la reflex digitale EOS-1D X: l'unità Wi-Fi WFT-6 e l'unità GPS GP-E1.

L'unità Wi-Fi funziona come sui modelli precedenti (es.: WFT-E2) ma, dato che la fotocamera integra una connessione LAN RJ-45, questa non è più inclusa nell'unità WFT che, per questo, è più piccola. L'unità WFT-E6 presenta due principali novità. La prima è il modulo Bluetooth. Il modulo è integrato nell'unità e consente di comunicare direttamente con i dispositivi GPS Bluetooth al fine di consentire all'utente di georeferenziare le immagini con i dati sulla posizione (inseriti all'interno dei dati EXIF) durante lo scatto. La seconda è la compatibilità con lo standard 802.11n che consente il trasferimento di dati a velocità ancora più elevate e consente di sfruttare appieno l'ultima generazione di router e punti di accesso Wi-Fi.

L'unità GPS GP-E1 viene montata sulla fotocamera come l'unità WTF con la quale condivide le stesse dimensioni e forma, pertanto le due unità non possono essere utilizzate contemporaneamente. Essa integra una bussola elettronica e un ricevitore del segnale GPS e consente di georeferenziare le immagini con i dati sulla posizione al momento dello scatto. Questi dati vengono memorizzati nel campo della posizione all'interno dei dati EXIF di ciascuna immagine.

Tratto dal sito ufficiale Canon…