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giovedì 2 gennaio 2014

Sigma AF 35mm f/1.4 HSM DG | Art – Quale 35 millimetri per Canon ci serve?

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Sigma si sta affermando come leader nella costruzione di ottiche di altissima qualità ma che a differenza delle blasonate Zeiss e Leica mantiene tutte le caratteristiche di usabilità come l’autofocus veloce che gli utilizzatori di dSLR richiedono. Tra l’altro in competizione con un brand, la Canon, che criticata per aver perso la leadership dei sensori è a mio modesto parere nella direzione giusta, lasciando agli altri di gareggiare sull’innovazione tecnologica si concentra soprattutto nell’aggiornamento del già enorme parco di ottiche. Come fotografo e non appassionato di tecnologia è ciò che ritengo più utile per il mio lavoro.

Il Sigma AF 35mm f/1.4 HSM DG | A appartiene alla serie “A” che sta per Art, non mi dilungo nelle solite descrizioni introduttive che trovate in tutti i blog, la divisione merceologica di Sigma (Art, Sport, Contemporary) lascia il tempo che trova. La serie Art è a tutti gli effetti una serie “premium” o “luxury” se vogliamo assimilarla alla serie L Canon (dove L sta per luxury).

La rete è piena di test e introduzioni a questo obiettivo, quindi al fine di offrivi una informazione utile e aggiuntiva, vado subito al sodo. Chiunque desideri acquistare un 35mm sa bene perché vuole farlo, soprattutto se fa fotografia da più di 10 anni, se vi struggete nell’annoso dilemma ottiche fisse contro zoom, vi invito a leggere questo breve articolo di poco tempo fa. Per un professionista ottiche fisse e zoom convivono, a ognuno il suo impiego. Generalmente il professionista ha un approccio molto più “pratico” rispetto al fotoamatore che ormai è più esigente del primo per quanto concerne la qualità delle immagini.

Il 35mm è un classico della fotografia (e di nuovo non devo spiegare il perché) che è coperto da tutti gli zoom normali, che offrono al contempo anche la lunghezza focale di un grandangolo e di un obiettivo da ritratto, al prezzo però di peso e ingombro notevolmente aumentati e luminosità più o meno ridotta: ef 24-70 2.8 L II o f4, ecc. Il tutto a un costo notevole. Gli zoom odierni hanno raggiunto una tale qualità ottica che consiglio a chiunque di preferirli, tranne a coloro che vivono la fotografia in una certa maniera: coloro cioè che non si sentono limitati dalle ottiche fisse, al contrario come me hanno “riscoperto” il piacere di fotografare grazie alla rinascita di queste. E per questo sono grato a Sigma che ha, tra l’altro, “aggiornato” un obiettivo amatissimo ma dimenticato dalla Canon, parlo dell’EF 35mm 1.4 L, che ho utilizzato prima di questo Sigma e con cui ho realizzato gran parte dei reportage dall’India nel gennaio/febbraio 2013.

La qualità dell’obiettivo Sigma è sorprendente e a un costo notevolmente inferiore rispetto al Canon (800 contro 1300 eu). La qualità costruttiva è davvero per reporter di guerra, tranne forse il tappo, il resto è anche superiore al corrispettivo canon che tra l’atro non è tropicalizzato (il sigma lo è). E’ costruito in metallo e questa solidità ha una controindicazione: l’obiettivo pesa parecchio, quasi 700 grammi ed è ingombrante come il mio EF 24-105 f4 IS L. Paradossalmente è l’unica ragione che mi ha convinto a venderlo, infatti lo sconsiglio a chiunque come me cerchi un obiettivo da viaggio e reportage, con caratteristiche di leggerezza e discrezione, da usare anche ai matrimoni dato il mio stile.

Per tutto il resto, il Sigma è…IMPRESSIONANTE! Confermo quanto si evince dai test riportati da Photozone. L’obiettivo risolve più dettaglio di quanto il sensore della mia EOS 5D Mark3 riesca a catturare. Soprattutto non ho mai visto un obiettivo ultra-luminoso che a massima apertura abbia una tale nitidezza, tanto che praticamente non c’è differenza tra f1.4 e f2.8.


Tratto da Photozone

Una delle cose che più fa temere, data la storia della Sigma, è il comparto dell’autofocus. Notevoli problemi di front/back focus sono talmente comuni in casa sigma che la resistenza a utilizzare i loro prodotti si è radicata in molti fotografi. Tuttavia i nuovi prodotti sono su un altro livello qualitativo, anche per quanto riguarda il controllo qualità. Si leggono nei forum lamentele circa i classici problemi di messa a fuoco soprattutto alle minime distanze o verso infinito. Nel mio esemplare, grazie ai controlli effettuati dal centro di assistenza Canon a Roma, un leggero problema di front focus è stato rilevato, una correzione minima (+5) si è resa necessaria. Una cosa che accade comunemente anche con gli obiettivi Canon. La novità in casa Sigma è la possibilità di utilizzare una piccola station, detta USB DOCK collegabile tramite USB al nostro pc per calibrare e aggiornare il firmware dei nostri obiettivi sigma A. Si richiede insomma una certa abilità da tecnico di laboratorio al consumatore, tuttavia chiunque compri queste lenti ha in particolare attenzione la nitidezza e la qualità massima e probabilmente si presta a fare a questi interventi pur di avere il meglio del meglio. E il Sigma AF 35mm f/1.4 HSM DG | A è decisamente il meglio che si possa desiderare.

Come/cosa scegliere?

Il Sigma fortunatamente non è l’unico 35mm sul mercato per i possessori di dSRL Canon. Se escludiamo gli ottimi obiettivi privi di autofocus (alcuni anche della conferma del fuoco) come i blasonati Zeiss o il “ribelle” Samyang e restando in casa Canon abbiamo almeno 4 scelte possibili: l’EF 35mm f2, l’EF 35mm f2 IS USM, l’EF 35mm 1.4 L, ma anche il piccolo pancake EF 40mm 2.8 STM.

Se volete il meglio del meglio, tra l’altro a un costo davvero contenuto, e non vi importa dell’ingombro e del peso, il Sigma è l’obiettivo per voi, a 800 eu c.a

Il 35mm USM L Canon è un obiettivo che ho amato. Ha alcuni limiti, quali le aberrazioni pronunciate a massima apertura, tuttavia rende delle immagini molto dense, e non parliamo della nitidezza. Tuttavia a un costo di 1300 euro si esclude da solo. Non c’è niente infatti che il 35 L può fare e il Sigma no, sono decisamente simili solo che il Sigma costa 2/3. Vedremo cosa cambierà quando la Canon sfornerà la versione II di questo obiettivo, che pare ormai imminente.

Se volete la qualità e l’utilizzo è anche in ambiti video, di fotografia notturna, reportage, e ovunque la portabilità e leggerezza siano un fattore decisivo, allora l’EF 35mm f2 IS (che finalmente è calato a un costo ragionevole) è forse una scelta migliore. Il nuovo 35mm IS Canon non è piccolo, non come il fratellino EF 35mm NON IS che va ad aggiornare dopo 20 anni, ma pesa molto meno del Sigma (la metà, 336 grammi) ed è il 30% almeno più corto del Sigma. Costo 500 eu circa. Dai test di DXO tra l’altro il nuovo Canon è solo un pelo sotto il Sigma, che è ovviamente il più risolvente obiettivo in ambito grandagolare e normale per una fotocamera Canon.

Se volete avere un 35mm per usi specialistici e casual, ma utilizzate preferibilmente uno zoom, consiglio di dare un’occhiata al vecchio EF 35mm f2 che malgrado manchi di USM e real-time manual focus è ancora una piccola gemma e si porta via a 300 euro nuovo. Otticamente è circa un 15% inferiore al nuovo Canon 35 IS ma soprattutto ai bordi e a massima apertura. Ha uno sfocato “old style”, ovvero avendo un diaframma a 5 lamelle invece che 9 (come gli obiettivi più recenti) presenta un bokeh più nervoso e non rotondo, ma qui siamo anche nell’ambito dei gusti personali. A me non dispiace, è meno cinematografico (il Sigma 35 è perfetto in tal senso) e più “fotografico”.

Last but not least, il piccolo 40mm 2.8 STM. Un gioiellino e speriamo solo che la Canon continui a sfornare altri pancake e magari a produrne di dotati di maggiore apertura (f2, come il Voigtlander, sarebbe l’ideale). Un obiettivo che viene preso poco sul serio e quasi mai vive senza accompagnarne un altro più “importante”, eppure ho il sospetto che sia un errore. Devo ancora provarlo e non mi esprimo, ma per 150 euro credo che dovrebbe stare nel corredo di ogni fotografo, come il 50mm 1.8.

Conclusione

Tornando al nostro sigma 35mm, chi dovrebbe comprarlo e quali sono i suoi pro/contro? Spero di aver parzialmente risposto sopra, in sintesi dopo un periodo di utilizzo e analisi anche a livello pixel, mi sento di affermare che il Sigma è un obiettivo che rasenta la perfezione. Ho qualche perplessità sulla velocitò dell’autofocus che resta comunque veloce e accurato come un USM Canon. E molto silenzioso. Ecco uno scatto eseguito con luce scarsissima (due lampade domestiche a tungsteno da pochi watt). In una serie di scatti l’AF provato in modalità ONESHOT e AISERVO non ha sbagliato un colpo. Non velocissimo ma quanto basta.

Sigma35
Crop 100% senza alcun intervento di riduzione rumore o aggiunta di nitidezza

La EOS 5D Mark3 ha parecchi punti a croce e permette di utilizzare la modalità AISERVO in maniera più estesa anche in situazioni di scarsa luce (purché sia settato sulla precisione) laddove avremmo utilizzato il punto centrale con messa a fuoco e ricomposizione. Questo significa poter esplorare il territorio delle grandi aperture (f2.2 qui, ma anche 1.4 è alla portata) senza tutti i limiti di precisione indotti dalla ridottissima profondità di campo.

Questo aspetto è importante per la scelta infatti senza un AF più che performante un obiettivo con simili aperture è praticamente inutilizzabile tranne che in situazioni 100% statiche. E’ vero che l’apertura di 1.4 è ben 1 stop di luce in più rispetto al F2 degli altri obiettivi, ma questo ha reale importanza solo con la pellicola, il digitale con gli alti ISO ormai di grande qualità rende questo vantaggio molto meno importante. E’ invece molto più utile lo stabilizzatore di immagine, purché non si fotografino soggetti in movimento rapido. D’altronde sfido chiunque a focheggiare a f1.4 alla distanza di tre-quattro metri (distanza di utilizzo di un 35mm) un soggetto che si muove velocemente e avere l’occhio a fuoco…auguri!

Inoltre lo sfocato (e parliamo di full frame) tra f1.4 e f2 non presenta differenze apprezzabili, molto maggiore è il salto tra f2 e 2.8 e tra f2.8 e f4.


In conclusione, pro/ contro del Sigma AF 35mm f/1.4 HSM DG | A:

PRO

1) Qualità ottica impressionante, fa impallidire Zeiss e Canon che costano molto di più

2) Qualità ottica, l’abbiamo già detto, ma non solo la nitidezza anche il controllo delle aberrazioni, bassissime anche a massima apertura (f1.4)

3) Qualità ottica a livello di sfocato, un bokeh cremoso e “cinematografico”

3) Costruzione e tropicalizzazione, di altissimo livello.

4) AF abbastanza performante, veloce (il giusto) e preciso.

5) Prezzo davvero contenuto, viene fornito anche con un paraluce e una sacchetta rigida.

CONTRO

1) Peso e ingombro

2) Variabilità degli esemplari, rischio di obiettivi con problemini di AF (risolvibili con la USB Dock)


©2013 fotobiettivo.it / marco palladino

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