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lunedì 12 settembre 2011

Apporre copyright o watermark in filigrana alle immagini per proteggere le foto dalla copia e diffusione non autorizzata

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di Marco Palladino

Con la diffusione delle immagini su diversi supporti digitali, è diventato molto importante, per chiunque pubblichi una foto, anche semplici ricordi delle vacanze, segnalare la proprietà dell’autore su queste immagini.

La facilità con cui le nostre immagini navigano sul web su piattaforme quali facebook e flickr non ci tutela infatti dalla possibilità che queste vengano scaricate e utilizzate per pubblicazioni o siti che non segnalano all’autore di aver utilizzato le sue immagini né tantomeno indicano sui loro siti la paternità dell’opera.
E’ importante ricordare che, in mancanza di una chiara segnalazione di proprietà sulle nostre foto, chiunque è autorizzato a usarle liberamente. Se per legge non perdiamo i diritti intellettuali sull’opera, senza una chiara indicazione sul diritto d’autore, non possiamo chiedere alcun compenso né rivalerci su chi copia e riutilizza le nostre immagini senza permesso.

Di fatto la protezione più sicura sarebbe poter impedire lo scaricamento delle immagini dal web laddove non lo desideriamo, purtroppo questo è praticamente impossibile. Le piattaforme di condivisione delle immagini sono pensate per funzionare su tutti i browser e supporti, di conseguenza tendono ad essere molto semplici, basta fare una prova, cliccando col tasto destro su un’immagine e scegliendo ‘copia’, ‘copia link’, ecc. Anche su questa a seguire...
Alcuni siti costruiti in flash e alcuni script di navigazione impediscono l’uso del tasto destro o del comando ‘copia’ ma, a dirla tutta, è assai facile soprattutto per chi lavora da grafico esperto del web trovare un modo per copiare comunque le immagini. Basti pensare che premendo il tasto “stampa” della nostra tastiera, il pc elabora un’immagine del desktop come lo vediamo in quel momento, quindi qualsiasi immagine aperta nel browser può essere “fotografata” e poi incollata dentro Photoshop o altri programmi analoghi.

Ovviamente parliamo sempre di immagini che restano a bassissima risoluzione, ma è quanto basta per usarle comodamente su altri blog, siti o per stampe a bassa risoluzione come quelle usate dai quotidiani. A me è capitato che un noto giornale romano a diffusione nazionale “rilevasse” facilmente le foto da un mio vecchio sito costruito in flash, con mio stupore ovviamente, prima ancora che gliele inviassi.

La pratica di prendere foto, soprattutto se interessanti, per pubblicarle sui quotidiani, purtroppo in Italia è assai diffusa. Sempre parlando di esperienza personale, le foto di un reportage che è ancora presente nel mio portfolio sono state tranquillamente copiate e utilizzate da un altro quotidiano nazionale, il cui grafico ha anche malamente clonato via la piccola nota di copyright ai margini. In questo caso ovviamente si prefigura un reato contro il diritto d’autore e possiamo chiedere il giusto risarcimento per il lavoro rubato. Neanche a dirlo, adire alle vie legali per una o due foto è più una idea per farci dormire sereni che non una cosa che faccia poi davvero neanche chi è iscritto a un ordine professionale, figuriamoci un ignaro fotografo occasionale.
canalemonterano

Insomma se è vero che non c’è un sistema sicuro al 100%, dobbiamo però assicurarci almeno di aggiungere una nota di copyright ogni volta che le nostre immagini compaiono sul web quando non direttamente sulle foto stesse. Non ci tuteliamo dai furti di foto ma almeno riduciamo al minimo il rischio.

Teoricamente la nota di copyright messa in calce dovrebbe bastare, ma alla luce di quanto detto è sempre meglio aggiungere una filigrana, il cosiddetto watermark (cioè una scritta sovrapposta all’immagine, che può essere o no trasparente), direttamente sulla fotografia. Questo tra l’altro ci permette di utilizzarla ovunque senza dover ogni volta aggiungere note sul diritto d’autore. Se per qualche ragione pubblichiamo una foto a massima risoluzione (ad esempio per far vedere al pubblico la qualità dell'immagine "vera" e non ridimensionata, come spiegato in questo articolo) è fondamentale usare dei watermark semitrasparenti che coprano l'immagine, come in questo esempio:
CLICCA QUI CON TASTO DESTRO E APRI IN ALTRA FINESTRA

I fotografi generalmente utilizzano programmi come Photoshop, con un’azione automatica, o Lightroom, ma la procedura non è così facile e automatica e può scoraggiare diversi utenti. Per semplificarci la vita suggerisco di utilizzare programmi ad hoc, che fanno tutto in automatico.

L’unico inconveniente in cui ci si imbatte usando tali programmi è il rischio di perdita di qualità delle immagini, visto che queste vengono processate, soprattutto se non impostiamo bene i settaggi di compressione (JPG). Inoltre gran parte di questi programmi sono a pagamento, un’assurdità per una funzione così banale.

Tra i programmi gratuiti, si può provare l’intramontabile PICTURESHARK>>>. Questo ha il vantaggio di farci scegliere dove collocare la scritta, quindi posiamo anche creare delle vere e proprie filigrane, ovvero scritte semi-trasparenti che sono DENTRO la foto ma si vedono appena (il sistema più sicuro)

Personalmente per la semplice aggiunta della nota di copyright finale, mi trovo bene con un software completamente gratuito che Google ha messo a disposizione da un paio d’anni, PICASA 3. Se sconsiglio di utilizzare questo programma per modificare le immagini, lo considero un buon programma per la gestione delle foto sul pc, inoltre ha diverse funzioni aggiuntive molto comode, come l’aggiunta del copyright in calce alla foto. Vediamo come fare:


Una volta che abbiamo aperto la cartella delle nostre foto in Picasa, possiamo selezionare quelle su cui intendiamo apporre la nostra firma. Poi, con il comando: FILE > ESPORTA NELLA CARTELLA accediamo all’interfaccia di esportazione delle immagini.

1) Qui dobbiamo ovviamente selezionare una cartella diversa da quella originale, sennò il programma salverà le foto nella cartella di default, solitamente la cartella virtuale NomeUtente/Documenti//Immagini, ecc. Se scegliamo la stessa cartella di origine, Picasa aggiungerà un -1 alle foto con lo stesso nome (da evitare).

2) Se le nostre foto sono già state ridimensionate per il web con un altro software, magari Photoshop (scelta consigliata), possiamo lasciare le dimensioni originali, diversamente potremo applicare la dimensione in pixel del lato maggiore (solitamente la larghezza) e le foto verranno ridimensionate proporzionalmente su entrambi i lati. Anche questa funzione è molto comoda e veloce se appunto non si vuole passare per software più complessi. Attenzione che ovviamente le foto verticali e orizzontali saranno trattate diversamente. Se vogliamo foto alte alla stessa maniera, dovremmo fare la procedura prima per tutte le orizzontali, poi per tutte le verticali.


3) Le foto in jpeg per il web, oltre ad essere più piccole (in pixel) sono un po’ compresse, ovvero con una leggera perdita di dati quasi invisibile a occhio nudo ma che alleggerisce il file. E’ consigliabile lasciare in automatico per non perdere qualità (sempre se le abbiamo già ridimensionate/compresse con altro software), ma se le nostre foto sono troppo pesanti possiamo scegliere un fattore di compressione, o uno tra quelli di preset, oppure spostando il cursore. Suggerisco una compressione tra 60 e 70, mai inferiore.

4) E infine il tanto desiderato watermark. Ovviamente dobbiamo spuntare la voce “watermark” e poi aggiungere una scritta come nell’immagine di esempio. Ricordate di mettere l'anno di inizio del copyright. Questo infatti ha una durata alquanto limitata. Non possiamo scegliere né il tipo di carattere né il colore né la trasparenza della nostra firma, tuttavia il risultato è molto gradevole. Picasa userà una scritta a caratteri bianchi se cade sopra una parte scura della foto, e una a caratteri neri se su uno sfondo chiaro. Ora basta cliccare il pulsante “esporta” e andare ad aprire la cartella che abbiamo scelto/scritto al punto (1) e goderci le nostre foto firmate.

Con la speranza che questo scoraggi almeno un po’ i ladri di foto!

© 2011 Marco Palladino

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