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giovedì 20 ottobre 2011

Canon Eos-1D X - Annunciata con largo anticipo la nuova fotocamera ammiraglia, disponibile sul mercato a partire da marzo 2012

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EOS-1D_X_3La EOS-1D X, la nuova fotocamera top della gamma reflex digitale Canon, combina il meglio delle fotocamere EOS-1D e EOS-1Ds in un'unica macchina in grado di garantire alta risoluzione e funzioni di scatto ad alta velocità. Basata sulla EOS-1D Mark IV, ma con una serie di innovazioni radicali per quanto concerne struttura e design, la EOS-1D X offre alta risoluzione, velocità di elaborazione fotogrammi elevata, riprese a ISO elevati, sensore CMOS a pieno formato e ripresa di filmati HD.

L’annuncio della nuova ammiraglia ha spiazzato un po’ tutti, direi in positivo. Sembra infatti che Canon abbia ascoltato tutte le critiche degli utenti, presentando una fotocamera che è impressionante sotto tutti i punti di vista e con un chiaro indirizzo di tendenza verso la qualità e la funzionalità per tutti gli ambiti professionali. Addirittura riduce a 18 i megapixel mentre l’ammiraglia full-frame attuale, la Eos 1ds mark3, nonché la Eos 5d Mark 2, hanno 21MP. E’ finalmente finita la corsa ai megapixel?

La Eos 1D X, annunciata con largo anticipo, sarà sul mercato solo a partire da marzo 2012, a un prezzo al pubblico approssimativamente di 6000 dollari. Vediamone nel dettaglio le specifiche.

Specifiche tecniche in sintesi
  • Sensore CMOS a pieno formato da 18,1 megapixel
  • Sistema AF a 61 punti e fino a 41 punti AF a croce
  • Modalità a zona, spot e messa a fuoco espansione AF
  • Processore DOPPIO “DIGIC 5+”
  • Velocità di scatto pari a 12 fps con 14 fps per scatto continuo in modalità super veloce
  • ISO da 100 a 51.200 standard, ISO da 50 a 204.800 con espansione
  • Sensore AE RGB da 100.000 pixel
  • Processore DIGIC 4 dedicato alle funzioni AE
  • Compensazione esposizione +/- 5 stop
  • Registrazione di filmati in Full HD con compressione ALL-I o IPB
  • Durata dei filmati in Full HD di 29 min 59 sec
  • Ritardo dell'otturatore di 55 ms, riducibile a 36 ms mediante la funzione personalizzata "Shortened Release Lag"
  • Impostazione del timecode per la registrazione dei filmati HD
  • Mirino LCD trasparente con nuovo schermo di messa a fuoco
  • Schermo LCD Clear View II da 3,2" (8,11 cm) ad alta risoluzione con 1.040.000 punti
  • Sistema integrato di pulizia EOS (EICS) migliorato
  • Slot per scheda di memoria doppia
  • Area a sfioramento con Silent Control
Più estesamente, queste sono le novità della nuova ammiraglia Canon, che propone un miglioramento tecnologico in praticamente ogni comparto. Vediamo gli aspetti sottolineati nelle specifiche fornite dalla Canon e cosa comportano in pratica:
Sensore CMOS a pieno formato

Canon vanta una lunga tradizione nella progettazione e realizzazione dei propri sensori CMOS: il sensore a pieno formato della fotocamera EOS-1D X costituisce un'evoluzione del sensore integrato nel modello EOS-1D Mark IV e incorpora i più recenti progressi delle tecnologie della struttura dei fotodiodi. La Canon costruisce i propri sensori ed è all’avanguardia in questo settore, la sua scelta di ridurre la densità di fotodiodi ovviamente risponde a un miglioramento di sensibilità iso e gamma dinamica

Il sensore CMOS della EOS-1D X offre una sensibilità migliorata alla luce, riduce i disturbi dell'immagine a velocità ISO superiori e garantisce una gamma dinamica più ampia e lettura a 16 canali per semplificare lo scatto continuo in modalità super veloce fino a 14 fps. Per la prima volta, la tecnologia del micro-obiettivo "gapless" di Canon, in grado di massimizzare la quantità di luce raccolta dall'obiettivo, viene utilizzata in un sensore a pieno formato.

Fondamentalmente questo nuovo sensore apre nuovi mondi alla fotografia professionale, in quanto si potrà lavorare ad ISO molto elevati senza perdite significative di qualità. In questo la nuova ammiraglia va nella stessa direzione del top di gamma Nikon, D3X 

A differenza dei precedenti sensori CMOS disponibili nelle altre reflex digitali EOS, il sensore della EOS-1D X è stato sviluppato per eccellere non solo nelle riprese di immagini, ma anche nella registrazione di filmati in Full HD (1080p). Rispetto al sensore integrato nella EOS 5D Mark II, il sensore della EOS-1D X e il sistema di elaborazione dell'immagine associato sono stati sviluppati per ridurre l'effetto moiré e i falsi colori al fine di offrire dettagli ancora più fedeli e una qualità dell'immagine migliore.

Il sensore a pieno formato da 18 megapixel che consente di scattare fino a 14 fotogrammi al secondo produce uno stream ampio del segnale che deve essere rimosso rapidamente dal sensore. A tale scopo, la EOS-1D X utilizza una modalità output ad alta velocità e a 16 canali con due letture simultanee dei pixel verticali. Questo sistema è circa 1,4 volte più rapido del sistema di lettura integrato nella EOS-1D Mark IV e consente una velocità di scatto pari a 14 fotogrammi al secondo, una novità assoluta per una fotocamera con sensore digitale a pieno formato da 35 mm. Inoltre, a ISO 32.000 o superiori, la velocità di elaborazione dei fotogrammi viene ridotta a 10 fps (ovvero, la velocità massima di scatto della EOS-1D Mark IV).

Sistema motorizzato

Novità assoluta per una fotocamera con sensore a pieno formato da 35 mm, la EOS-1D X offre una velocità di scatto standard pari a 12 fps, con l'opzione di scatto continuo a velocità elevata pari a 14 fps in modalità di scatto con messa a fuoco automatica e blocco dello specchio.

EOS-1D_X_1

Per garantire velocità di elaborazione dei fotogrammi tanto elevate, la EOS-1D X integra più tecnologie chiave che consentono il rapido movimento dell'otturatore e dello specchio senza comportare ulteriori vibrazioni del corpo della fotocamera. La fotocamera utilizza un sistema a due motori dedicati alla gestione dello specchio e dell'otturatore a velocità elevate.

La EOS-1D X utilizza ben due processori DIGIC 5+ per offrire una vasta gamma di vantaggi quali elaborazione rapida dell'immagine per consentire l'acquisizione di immagini da 18,1 megapixel fino a 12 fps in modalità standard, e fino a 14 fps con scatto continuo in modalità super veloce.

A questo si affianca un processore DIGIC 4+ per la gestione dell’autofocus. Un impressionante numero di 3 sensori accompagnano questa fotocamera, di cui due di nuovissima generazione.

Incremento della potenza di elaborazione dell'immagine

Dotata di doppio processore “DIGIC 5+”, la EOS-1D X presenta numerosi miglioramenti nella qualità dell'immagine grazie alla maggiore potenza di elaborazione disponibile. In pratica, se paragonato a un tradizionale processore DIGIC 5, il processore DIGIC 5+ garantisce prestazioni tre volte più rapide per l'elaborazione delle immagini. La combinazione di due processori DIGIC 5+ che lavorano simultaneamente consente di elaborare un volume di dati molto elevato in un periodo di tempo molto breve.

Inoltre, lo sviluppo del processore DIGIC 5+ ha consentito l'introduzione di nuove funzioni che costituiscono una novità assoluta per la gamma EOS, oltre alla possibilità di aggiungere funzioni già presenti in alcuni modelli nella serie EOS-1. La maggiore potenza di elaborazione, unita ai miglioramenti nella progettazione del sensore, ha portato a un incremento nelle prestazioni alle alte sensibilità ISO consentendo un guadagno di due stop sulla EOS-1D Mark IV nella gamma normale (da ISO 51.200) prima di impostare l'espansione ISO. Inoltre, grazie alla potenza di elaborazione superiore, e a differenza della EOS-1D Mark IV, impostare la riduzione del rumore per sensibilità ISO elevata su ‘˜Strong' non comporta una riduzione del numero di scatti continui che possono essere acquisiti durante una raffica.

Grazie all'utilizzo dei processori DIGIC 5+ è ora possibile scattare con più esposizioni differenti una situazione in cui più immagini vengono in pratica "accatastate" una sull'altra. I processori DIGIC 5+ consentono di raccogliere un numero di immagini compreso tra due e nove per creare una sola immagine finale. Questa funzione è disponibile per immagini RAW e JPEG; con impostazioni M-RAW o S-RAW, la qualità di registrazione viene automaticamente impostata su RAW.

Questa capacità di estendere la gamma dinamica se avviene direttamente sul RAW è davvero molto interessante e resta da vedere alla prova sul campo ma potrebbe aprire potenzialità enormi, ad esempio in ambito di paesaggistica. Sono stati implemetate quindi diverse impostazioni dal nome di Additive (Additiva), Average (Media), (Comparative) Bright (Luminosa - Comparativa) e (Comparative) Dark (Scura - Comparativa), che permettono di intervenire

L'elaborazione avanzata dei processori DIGIC 5+ ha inoltre reso possibili progressi nella correzione delle immagini all'interno della fotocamera. I recenti modelli EOS integrano funzionalità per la correzione dell'illuminazione periferica che consentono alla fotocamera di correggere le eventuali ombre presenti negli angoli al momento dell'acquisizione dell'immagine. La nuova funzionalità per la correzione delle aberrazioni cromatiche funziona nello stesso modo, ma rimuove aberrazioni e aloni da bordi a contrasto elevato al fine di migliorare la qualità complessiva dell'immagine e massimizzare le prestazioni degli obiettivi Canon. Questa correzione esiste ormai da tempo sulle fotocamere Nikon e si spera verrà messa anche sulle prossime fotocamere Canon di fascia più economiche. La correzione delle aberrazioni cromatiche è attualmente ottenibile in fase di sviluppo del RAW o con software come Photshop, ma non è così immediata. Inoltre non se demandate alla post-produzione non sono possibili nella modalità video

È possibile accedere ai due slot per scheda CF a destra sul retro della EOS-1D X attivando il controllo CARD posizionato sotto il controllo ON/LOCK/OFF.

Il processore DIGIC 5+ consente inoltre di utilizzare le schede di memoria UDMA 7 che offrono velocità di scrittura elevate per le immagini, con dati prodotti in raffiche di scatti, e video HD, mediante l'invio di un flusso continuo di dati. Ciò consente di utilizzare al massimo schede di memoria con velocità di scrittura fino a 167 MB/sec e garantendone la compatibilità con schede di memoria ancora più veloci di quelle attualmente disponibili sul mercato. Grazie all'aggiunta del doppio slot per schede CF, è possibile utilizzare il formato più comune per schede di memoria progettato per un utilizzo professionale.

Unitamente alla funzione di rilevamento dei volti all'interno della scena, la fotocamera è in grado di rilevare il tipo di scena e regolare in modo ottimale parametri quali bilanciamento del bianco, Picture Style, messa a fuoco automatica, esposizione e Auto Lighting Optimiser, già presente nelle attuali fotocamere 

Le impostazioni ISO espandibili della fotocamera incrementano la gamma da ISO 50 fino a 204.800.

Oltre alle normali impostazioni Picture Style (Standard, Verticale, Orizzontale, Neutro e Monocromatico), è disponibile la nuova impostazione automatica. In base alle informazioni sulla scena raccolte dal sistema EOS iSA, Auto Picture Style consente alla fotocamera di personalizzare contrasto, tonalità, nitidezza e saturazione per ottenere risultati ottimali. Si tratta di un'impostazione ideale per qualsiasi tipo di scatto, ma particolarmente efficace per immagini naturalistiche e di paesaggi oltre che per gli scatti realizzati al tramonto.

EOS-1D_X_5

Analogamente, Auto Lighting Optimiser (ALO), una funzione integrata in EOS-1D Mark IV, è stata migliorata per offrire risultati ottimali per le riprese al tramonto, gli scatti di scene a saturazione elevata o le scene con zone luminose che potrebbero essere semplicemente sovraesposte. Questa funzione è particolarmente efficace in presenza di soggetti retroilluminati dove l'esposizione automatica potrebbe avere come conseguenza la sottoesposizione del soggetto. Utilizzando l'impostazione ALO, è possibile ottenere un bilanciamento dell'esposizione ottimale all'interno dell'intero fotogramma anche, ad esempio, per i ritratti retroilluminati.

Il sistema EOS iSA viene inoltre utilizzato per migliorare la precisione delle impostazioni di bilanciamento del bianco. Queste modifiche sono più evidenti nei ritratti e nelle foto scattate al tramonto, in quanto le tonalità della pelle vengono registrate più fedelmente e i colori del tramonto risultano più vividi. Sono inoltre evidenti quando le immagini presentano sorgenti luminose caratterizzate da temperatura colore bassa come nel caso di luci al tungsteno. In precedenza, queste scene solitamente avevano come risultato immagini dalle intense sfumature gialle o arancioni. Questo effetto risulta decisamente ridotto con la EOS-1D X che consente di ottenere immagini molto più naturali.

Funzionalità ISO

Gli utenti di fotocamere digitali richiedono prestazioni ISO migliorate e la possibilità di scattare immagini pulite anche a sensibilità ISO elevate. La EOS-1D X consente di ottenere entrambi questi risultati offrendo un'impostazione ISO massima pari a 51.200. Grazie alle impostazioni di espansione, accessibili mediante le funzioni personalizzate, la sensibilità ISO raggiunge quota 204.800. Al tempo stesso, l'impostazione minima, pari a ISO 50, consente di ottenere velocità dell'otturatore più lunghe per soddisfare qualsiasi esigenza creativa.

Sistema AF

La EOS-1D X integra un sistema di messa a fuoco completamente nuovo e progettato per garantire prestazioni sempre eccellenti indipendentemente dal soggetto o dalle condizioni di illuminazione della scena. In generale, i sistemi di messa a fuoco hanno raggiunto una fase di stallo per quanto concerne le prestazioni. Dato che questi sistemi sono di tipo predittivo, devono supporre i movimenti del soggetto per stabilire il punto di messa a fuoco. Purtroppo, ciò non è possibile con soggetti che si muovono in modo imprevedibile ed è occasionalmente causa di perdita di fotogrammi.

Regolare le impostazioni di messa a fuoco della fotocamera, come richiesto dalle fotocamere EOS-1D Mark III e EOS-1D Mark IV per ottenere prestazioni ottimali, è un modo per ottenere risultati eccellenti. Tuttavia, ciò richiede competenze ed esperienza sulle modalità di funzionamento del sistema di messa a fuoco.

Per ottenere risultati di messa a fuoco sempre ottimali in situazioni e condizioni di illuminazione diverse, la EOS-1D X utilizza più di un semplice sensore di messa a fuoco automatica. Adesso, i dati vengono raccolti dal sensore AF a 61 punti, dai sensori di esposizione automatica, da un sensore di rilevamento delle sorgenti luminose per la correzione della messa a fuoco e, con determinati obiettivi, da un sensore giroscopico di rilevazione del panning. Mentre questi sensori sono ideali per uno scatto con messa a fuoco automatica, i vantaggi maggiori sono riservati alla modalità AI Servo, dove è possibile identificare il soggetto non solo in base al contrasto, ma anche al colore.

L'unità AF della EOS-1D X. La fotocamera integra un sistema di messa a fuoco automatica ad alta precisione e di nuova generazione con 61 punti AF selezionabili dall'utente, 41 dei quali sono di tipo a croce e cinque a croce doppia per una precisione ancora maggiore.

AF a 61 punti

Il nuovo sensore AF della EOS-1D X vede un incremento dei punti di messa a fuoco automatica dai 45 della EOS-1D Mark IV a 61. Di questi 61 punti, 41 funzionano come sensori a croce in grado di rilevare il contrasto in orizzontale e in verticale. Il numero esatto di sensori a croce varia in base all'obiettivo in uso. Il posizionamento dei punti AF è simile a quello della EOS-1D Mark IV; tuttavia, il maggior numero di punti AF garantisce un incremento della precisione, specialmente quando è necessario seguire soggetti in movimento.

Per migliorare la precisione della messa a fuoco, tutti i 61 punti AF sono disposti a zigzag su linea doppia, come su tre punti AF della EOS 7D. Questo posizionamento offre un incremento del pixel pitch per garantire una maggiore precisione e un incremento della velocità di tracking della messa a fuoco automatica con punti dati aggiuntivi, senza presentare gli svantaggi tipici di queste soluzioni utilizzate singolarmente e consentendo una messa a fuoco automatica rapida e precisa.

Cinque dei punti AF centrali, posizionati in verticale lungo la linea centrale del fotogramma, funzionano come punti AF a croce doppia con gli obiettivi che offrono un'apertura massima pari a f/2,8 o più veloce (come sul punto AF centrale della EOS 7D). Ciò significa che sono inoltre posizionati con un punto AF orientato diagonalmente a formare una ‘X', e un punto AF orientato in orizzontale e verticale, a formare il simbolo ‘+' per garantire una messa a fuoco ancora più precisa.

Con gli obiettivi che dispongono di un'apertura massima pari a f/5,6 o più veloce, il gruppo centrale di 21 punti AF funzionerà come sensori AF a croce e i gruppi a sinistra e a destra, composti da 20 punti AF ciascuno, funzioneranno come sensori a croce per le aperture pari a f/4 e f/5,6.

Un vantaggio della maggiore sensibilità di messa a fuoco consiste nella capacità di rilevare gli errori e correggerli. Utilizzando l'intero sensore AF, dove ogni punto è sensibile in linea verticale a f/5,6 o più, è possibile reimpostare l'obiettivo molto più rapidamente che in passato. Grazie al nuovo livello di sensibilità, la EOS-1D X è in grado di raggiungere la messa a fuoco anche in condizioni di illuminazione inferiori a quelli della EOS-1D Mark IV. Utilizzando un singolo punto AF centrale con un obiettivo f/2,8, la EOS-1D Mark IV è in grado di offrire una messa a fuoco con livelli di illuminazione EV -1. Tuttavia, la EOS-1D X è in grado di ottenere una messa a fuoco EV -2, equivalente a scattare con la sola luce della luna piena.

Anche l'algoritmo di messa a fuoco automatica è stato modificato rispetto a quello della EOS-1D Mark IV. La nuova impostazione AI Servo AF III è stata progettata utilizzando i commenti dei fotografi professionisti che utilizzano la EOS-1D Mark IV; lo scopo è garantire una precisione di messa a fuoco superiore e un tracking AF più stabile. Queste modifiche sono state incorporate in quattro modi diversi.

Con un sistema di messa a fuoco automatica predittivo, la fotocamera registra costantemente la posizione del soggetto prevedendo dove questo si troverà nel fotogramma successivo in base al movimento registrato in precedenza. Se la fotocamera non riesce a rilevare la posizione del soggetto in un periodo di registrazione, il risultato negativo viene adesso ignorato e il punto di messa a fuoco successivo viene basato sui risultati precisi acquisiti in precedenza. Analogamente, se si sta seguendo un soggetto in movimento e un oggetto si frappone tra la posizione del fotografo e il soggetto, la fotocamera può confondersi e passare a una nuova distanza di messa a fuoco.

L'incremento della sensibilità del sistema di messa a fuoco consente inoltre misurazioni predittive più rapide della messa a fuoco. Nei modelli di fotocamere EOS precedenti, la fotocamera doveva riscaldarsi all'inizio del tracking. Questo periodo è adesso ridotto in modo che la EOS-1D X possa avviare il tracking predittivo non appena il soggetto inizia a muoversi.

La struttura della EOS-1D X è realizzata in lega di magnesio per garantire la massima resistenza per un uso professionale e intensivo.

Rilevamento della sorgente luminosa

Come già accadeva nella EOS 7D, la EOS-1D X integra un sistema di rilevamento della sorgente luminosa per migliorare la precisione della messa a fuoco anche in condizioni di luce artificiale. A causa della risoluzione superiore dei sensori AF, l'aberrazione cromatica delle ottiche può causare errori di messa a fuoco in quanto i diversi colori delle onde luminose vengono messi a fuoco a distanze leggermente diverse. Tuttavia, dato che la fotocamera è in grado di determinare la quantità di luce rossa/verde o blu/verde presente in ogni scena, il sistema di messa a fuoco automatica può correggere le potenziali aberrazioni cromatiche che possono verificarsi all'interno del sistema AF. Questa è una funzione utile in qualsiasi condizione di scatto, ma i maggiori vantaggi vengono registrati durante le riprese in condizioni di illuminazione artificiale.

Messa a fuoco durante il panning

La EOS-1D X integra un sensore giroscopico su 2 assi in grado di rilevare i movimenti orizzontali e verticali della fotocamera. Se viene rilevato un movimento di panning, il punto AF viene bloccato per impedirne il passaggio a un nuovo soggetto che potrebbe inserirsi nell'inquadratura durante lo scatto. Quando si utilizzano i super teleobiettivi Mark II, ad esempio EF300 mm f/2,8L IS II USM o EF400 mm f/2,8L IS II USM, la fotocamera utilizzerà il sensore giroscopico IS situato nell'obiettivo anziché quello della fotocamera.

Tracking intelligente e riconoscimento AF EOS (EOS iTR AF)

Oltre a tutti i dati forniti dal sistema AF, la fotocamera utilizzerà anche i dati forniti dal nuovo sensore AE e dal processore DIGIC 4 per migliorare il tracking della messa a fuoco in modalità AI Servo.

Utilizzando il colore del soggetto inizialmente messo a fuoco, il sistema AF può tracciare il movimento del soggetto, sia in base al contrasto che al colore nel fotogramma, e selezionare automaticamente il punto di messa a fuoco più appropriato in base alla posizione del soggetto all'interno dell'inquadratura. Questa funzione consente di concentrarsi sulla composizione dell'inquadratura invece che sulla selezione del miglior punto AF per la messa a fuoco.

Il sistema funziona non solo con il colore dei soggetti, ma anche con i volti. Dato che il sistema AE è in grado di rilevare la presenza di un volto all'interno dell'inquadratura, è possibile seguire il soggetto in modo rapido e preciso senza dover continuamente cambiare il punto di messa a fuoco. Se all'interno dell'inquadratura sono presenti più volti, è possibile selezionare manualmente un punto AF per garantire la messa a fuoco del volto corretto di cui viene eseguito il tracking nei fotogrammi successivi.

Modalità AF

La reflex digitale EOS 7D Canon integrava una gamma completa di metodi di selezione dei punti di messa a fuoco. Questa era una delle caratteristiche più apprezzate dagli utenti che ne hanno richiesto l'inserimento anche su altri modelli. Di conseguenza, la EOS-1D X integra sei diverse modalità di selezione dei punti di messa a fuoco automatica, tra cui AF spot per tutti i tipi di obiettivo, e non solo per i modelli di super teleobiettivo come sulla EOS-1D Mark IV.

In modalità punto AF singolo, un singolo punto AF, dei 61 disponibili, viene selezionato manualmente e utilizzato dalla fotocamera per la messa a fuoco. Nella modalità di selezione automatica, la fotocamera seleziona uno dei 61 punti AF disponibili per mettere a fuoco il soggetto. AF spot con punto singolo è simile a punto AF singolo, ma nella messa a fuoco del punto, la fotocamera utilizza una sezione ridotta del sensore AF per consentire un posizionamento più preciso del punto AF sul soggetto selezionato. Ciò è utile quando nell'inquadratura sono presenti ostacoli, come nel caso di un leone sdraiato nell'erba alta. Tuttavia, AF spot non è consigliata per soggetti in rapido movimento o in condizioni di illuminazione molto scarsa. Quando si utilizza una di queste due opzioni, i punti AF non a croce lampeggiano durante la selezione del punto AF per segnalare se il punto AF che si desidera utilizzare è a croce o meno.

Per un controllo ancora maggiore sul tracking di soggetti in movimento, sono disponibili due impostazioni di espansione del punto AF. Nell'espansione del punto AF, un singolo punto AF viene selezionato manualmente e la fotocamera utilizzerà alcuni punti adiacenti per semplificare il tracking del soggetto. Le opzioni sono di posizionamento a croce, con i punti nell'area immediatamente superiore, inferiore, a sinistra o a destra, o negli otto punti adiacenti al punto selezionato manualmente.

L'ultima selezione è denominata AF a zona. Analogamente alla funzione disponibile nella EOS 7D, questa impostazione consente di selezionare una zona tra le nove disponibili. All'interno della zona selezionata, i punti AF verranno scelti dalla fotocamera come avviene per la selezione automatica del punto AF, ma i punti tra cui scegliere saranno limitati alla zona definita.

Microregolazione AF

Introdotta con la reflex digitale EOS-1D Mark III, la microregolazione AF consente di spostare il punto esatto di messa a fuoco leggermente in avanti o indietro per garantire il perfetto allineamento tra fotocamera e obiettivo. Visto l'incremento di risoluzione dei sensori della fotocamera, qualsiasi piccolo difetto di allineamento è più che mai visibile nelle immagini. Anche se fotocamere e obiettivi sono realizzati con tolleranze estremamente elevate, esiste una gamma di tolleranza e, in alcuni casi, la fotocamera potrebbe trovarsi a un'estremità della gamma e l'obiettivo a quella opposta. In questo caso, è possibile notare che il punto di messa a fuoco si trova davanti o dietro rispetto a dove dovrebbe essere. Utilizzando la microregolazione AF, è possibile riallineare i due punti.

La microregolazione AF nella EOS-1D X è adesso più semplice da utilizzare e più completa. Infatti è in grado di rilevare il numero di serie di un obiettivo per consentire una regolazione molto specifica. Con le fotocamere precedenti, ad esempio, se la regolazione veniva effettuata su un obiettivo con zoom EF70-200 mm f/2,8L IS II USM, ogni obiettivo EF70-200 mm f/2,8L IS II USM collegato alla fotocamera sarebbe stato microregolato allo stesso modo. Adesso è possibile effettuare queste modifiche in base all'obiettivo specifico. Se il numero di serie dell'obiettivo non viene rilevato, è possibile registrarlo dal menu della fotocamera.

Anche la microregolazione con obiettivi zoom è stata ulteriormente semplificata. In precedenza, era possibile registrare solo un'impostazione di microregolazione per ciascun obiettivo. Tuttavia, con la EOS-1D X è ora possibile effettuare regolazioni per entrambe le impostazioni grandangolo e teleobiettivo di un obiettivo zoom. Ciò consente di garantire la messa a fuoco migliore per qualsiasi immagine, indipendentemente dalla lunghezza focale utilizzata con lo zoom.

Sistema di misurazione

Il sistema di misurazione utilizzato nella EOS-1D X vanta un design di nuova concezione: integra infatti un sensore RGB da 100.000 pixel in grado di misurare non solo i livelli di luce, ma anche di rilevare le informazioni sul colore e la presenza di un volto all'interno dell'inquadratura.

Durante la misurazione, il sensore divide il fotogramma in 252 zone, rispetto alle 63 zone di misurazione utilizzate nella EOS-1D Mark IV. Le 252 zone di misurazione vengono anche utilizzate per la misurazione flash e consentono un posizionamento più preciso del soggetto in base alle letture pre-flash.

In condizioni di scarsa illuminazione ambientale, dove alcune zone possono ricevere poca o nessuna luce (per cui non è possibile ottenere un'esposizione uniforme), il sensore ingrandisce ogni singola zona per effettuare la misurazione su 35 zone.

Dato che il sensore di misurazione acquisisce dati RGB, è anche in grado di calcolare il colore della scena. Ciò consente di fornire informazioni sul tracking del colore al sistema AF e dati sul rilevamento del volto utilizzabili da Auto Scene Detection e messa a fuoco automatica. Il sensore è particolarmente attento ai colori verde e giallo in quanto possono avere un impatto negativo sulla lettura dell'esposizione e causare rispettivamente sovra o sottoesposizione. Utilizzando i dati sul colore e le informazioni raccolte dai 61 punti AF, la EOS-1D X è in grado di rilevare dove si trova il soggetto nell'inquadratura e correggere l'esposizione di conseguenza per garantire risultati ottimali. Ciò garantisce esposizioni più stabili e precise rispetto alla EOS-1D Mark IV.

Connessioni in uscita della EOS-1D X a sinistra sulla fotocamera. In senso orario (dall'alto a sinistra) sono raffigurati il terminale di estensione delle unità WFT-E6 o GP-E1 (mostrata aperta), il terminale RJ-45 Ethernet, l'uscita mini HDMI e il terminale audio/uscita video/digitale, il terminale di ingresso per il microfono esterno, il terminale per il telecomando (tipo N3) e quello per il computer.

Il sistema di rilevamento del colore e dei volti viene utilizzato anche nell'algoritmo di misurazione del flash E-TTL II. Individuando un volto all'interno dell'inquadratura, la EOS-1D X può regolare con precisione l'impostazione del flash per garantire la corretta esposizione ignorando, al contempo, gli oggetti riflettenti all'interno del fotogramma che potrebbero altrimenti comportare un'esposizione flash errata. L'algoritmo E-TTL II funziona in maniera analoga alla EOS-1D Mark IV e altri modelli della gamma di reflex digitali EOS.

Video HD

In seguito all'introduzione, nel 2008, delle riprese di filmati Full HD con la EOS 5D Mark II, questa funzione è stata incorporata nell'intera gamma di fotocamere EOS. La EOS-1D X riprende tutte le funzioni attuali e le integra in una sola fotocamera; inoltre, migliora i diversi aspetti della registrazione di filmati per garantire una migliore usabilità e integrazione nei flussi di lavoro professionali. Ciò si traduce nella possibilità di scattare con risoluzione pari a 1920x1080 a 24, 25 e 30 fps, e 1280x720 a 50 e 60 fps. I livelli audio possono essere controllati manualmente, come accade sulle EOS 60D e EOS 5D Mark II, mentre la gamma ISO per le registrazioni di filmati è compresa tra ISO 100 e 51.200.

Dimensione e lunghezza dei filmati

Un'altra grande novità nella registrazione di filmati HD consiste nella possibilità di riprendere file dalle dimensioni superiori a 4 GB: il limite di 12 minuti è ormai solo un ricordo. Per ragioni legali, la lunghezza massima totale del filmato HD non può superare i 29 minuti e 59 secondi. Questa modifica è resa possibile dalla capacità della EOS-1D X di avviare automaticamente nuovi file. Una volta raggiunto il limite di 4 GB, la fotocamera inizia a creare un nuovo file senza interrompere la registrazione del filmato. Sulla scheda di memoria sono presenti più file di dimensioni pari a 4 GB che vengono riprodotti consecutivamente fino al limite di 29 minuti e 59 secondi. Tuttavia, ciò non è possibile sulla fotocamera. Ogni file da 4 GB deve essere riprodotto singolarmente. Per comunicare la creazione di un nuovo file da 4 GB, il tempo di registrazione o il timecode visualizzato sulla schermata di ripresa lampeggerà per circa 30 secondi prima che il file raggiunga il limite di 4 GB.

L'unità EICS della EOS-1D X è stata migliorata rispetto alle unità precedenti e adesso include il sistema Ultrasonic Wave Motion Cleaning per rimuovere le particelle di polvere dalla parte anteriore del sensore CMOS.

Timecode

Vista la grande richiesta da parte di un'utenza professionale, la EOS-1D X adesso integra il timecode standard Hour:Minute:Second:Frame (Ora:Minuto:Secondo:Fotogramma) come definito dalla Society of Motion Picture and Television Engineers (SMPTE). Il conteggio dei fotogrammi va da 00 a 29 pertanto, se si sta registrando a 30 fps: ovvero, i fotogrammi vengono contati fino a 29 e al 30° fotogramma viene aggiunto 1 secondo per azzerare il contatore.

Il timecode può essere impostato in quattro modi diversi. L'impostazione predefinita è Count Up. All'interno di Count Up, è possibile scegliere una delle seguenti opzioni Rec. Run o Free Run. Con Rec. Run, il timecode avanza solamente durante la registrazione di un filmato. È utile durante la ripresa con una fotocamera singola in quanto consente di organizzare i clip in ordine cronologico. In Rec. Run, il timecode prosegue anche se la scheda di memoria viene sostituita con una nuova. Dato che viene registrato l'intero tempo di ripresa, il conteggio non verrà azzerato anche se un file viene eliminato o in seguito alla formattazione della scheda di memoria.

Controllo audio

Un altro notevole passo in avanti nella registrazione dei filmati riguarda le funzioni di registrazione audio della EOS-1D X. La fotocamera integra un microfono interno in grado di acquisire audio mono a 16 bit e 48 KHz oltre a un ingresso audio stereo da 3,5 mm per la registrazione a 48 KHz. Tuttavia, la EOS-1D X integra anche la possibilità di controllare manualmente il livello dell'audio. Mentre questa funzionalità è disponibile anche su EOS 5D Mark II e EOS 60D, la EOS-1D X garantisce un livello superiore di controllo mediante la visualizzazione di una metrica del livello audio in presa diretta sullo schermo posteriore durante le riprese e la possibilità di regolare il livello di registrazione audio durante le riprese.

Per evitare di registrare anche i "clic" durante la regolazione delle impostazioni audio, le regolazioni vengono effettuate utilizzando la funzione Silent Control disponibile all'interno del selettore a controllo rapido. Questo pannello a sfioramento può essere utilizzato anche per regolare altre impostazioni in modo silenzioso durante la registrazione del filmato, comprese velocità dell'otturatore, apertura, ISO e compensazione dell'esposizione.

Drop frame

Durante le riprese a 30 o 60 fps, la velocità effettiva di elaborazione dei fotogrammi non è un numero intero, ma 29,97 fps e 59,94 fps rispettivamente. Utilizzando l'impostazione del menu drop frame, è possibile selezionare se contare il numero di fotogrammi registrati come numero intero (30 o 60 fps) o se compensare la differenza tra il numero effettivo di fotogrammi e il numero di fotogrammi contati.

Ad esempio, se si registra per 10 minuti a 29,97 fps, il numero di fotogrammi registrati è 17.982. Tuttavia, se il conteggio viene effettuato come 30 fps, il numero di fotogrammi registrati è pari a 18.000. Ciò potrebbe causare errori durante il confronto del tempo di riproduzione e il timecode in HH:MM:SS:FF. Più breve è il filmato, meno importanza riveste questa differenza.

Per i video più lunghi, questa differenza può diventare molto significativa e, in tal caso, si consiglia di attivare l'impostazione Drop frame. In questo caso, il conteggio dei fotogrammi eliminerà due fotogrammi al minuto di modo che il numero di fotogrammi contati corrisponda al numero effettivo. Ciò non significa che i due fotogrammi verranno effettivamente eliminati, ma semplicemente che il contatore eliminerà due fotogrammi dal totale. Ciò avverrà ogni minuto dal minuto uno al minuto nove. Per il minuto dieci, il contatore considera 1800 fotogrammi (invece dei 1798 effettivi): in altre parole, non elimina i due fotogrammi dal contatore per il minuto in questione. In questo modo, i fotogrammi effettivi registrati e il contatore visualizzeranno lo stesso numero ogni dieci minuti e, di conseguenza, anche il tempo di riproduzione e il timecode corrisponderanno.

Miniature

Con i modelli precedenti, quando i file .MOV registrati dalla reflex digitale EOS venivano copiati su scheda di memoria, non era possibile riprodurre i file sulla fotocamera in assenza dei file miniatura in formato .THM. Questo limite è stato superato nella EOS-1D X in quanto i metadati adesso vengono scritti direttamente sul file .MOV consentendo alla fotocamera di decodificare il file e riprodurlo anche in assenza del file .THM.

UWMC EOS-ICS

A partire dalla EOS 400D, nel 2006, tutte le fotocamere reflex digitali Canon EOS sono state dotate di un sistema di pulizia del sensore mirato a ridurre, allontanare e rimuovere la polvere dalle immagini. La EOS-1D X integra un sistema simile, ma modificato per offrire una maggiore efficacia non solo contro le particelle più grandi, ma anche contro quelle più piccole e leggere visibili al blocco dell'apertura.

Layout del retro della EOS-1D X. La configurazione dei pulsanti in alto e in basso a destra offre le stesse opzioni di controllo: doppio pulsante di comando multifunzione, doppio pulsante di avvio AF, doppio pulsante di blocco AE e doppio pulsante di selezione del punto AF durante le riprese con la fotocamera in posizione orizzontale o verticale.

Nelle precedenti versioni del sistema, i filtri posti sul davanti del sensore CMOS (dove la polvere solitamente si accumula) venivano sottoposti a vibrazione mediante ultrasuoni per eliminare le particelle di polvere. La EOS-1D X sfrutta invece la vibrazione dell'onda portante per far rotolare le particelle di polvere lungo i filtri. Questo sistema viene denominato Ultrasonic Wave Motion Cleaning (UWMC). Sfruttare l'onda portante consente di eliminare il rischio di dispersione delle particelle di polvere che vengono invece meglio controllate e possono essere rimosse più semplicemente. I filtri presenti nella parte anteriore del sensore CMOS integrano anche un rivestimento antipolvere al fluoro che migliora le prestazioni dell'onda portate con particelle di povere appiccicose o umide.

Ergonomia

In linea con la lunga tradizione delle fotocamere EOS, la EOS-1D X è caratterizzata da una forte somiglianza ai modelli precedenti della gamma per garantire una familiarità immediata a tutti gli utenti abituali delle reflex digitali EOS.

EOS-1D_X_6

In linea con la precedente serie di fotocamere EOS-1, la EOS-1D X è progettata per un utilizzo professionale continuato in condizioni ambientali difficili. Integra la stessa struttura a prova di polvere e sgocciolamento della EOS-1D Mark IV, utilizzando un totale di 76 sigilli intorno ai pulsanti e ai punti di giuntura per impedire ad acqua e polvere di penetrare all'interno. In combinazione con obiettivi EF Canon serie L e flash EX Mark II serie Speedlite, la protezione impermeabile viene assicurata da guarnizioni in gomma posizionate intorno ai punti di giuntura. Dal corpo esterno in lega di alluminio fino alla struttura interna, la fotocamera è rigida e solida, pronta per un utilizzo intenso e professionale.

Batteria ottimizzata

Per garantire prestazioni ottimizzate, la batteria LP-E4 è stata riprogettata ed ora denominata LP-E4N. L'interno della batteria adesso utilizza un numero superiore di celle più piccole che consente di incrementare la capacità della batteria da 2300 mAh a 2450 mAh. Dato che molti utenti posseggono batterie LP-E4 dai modelli precedenti di fotocamere serie EOS-1, il nuovo modello è sia retrocompatibile che compatibile con modelli futuri: per questo, la batteria LP-E4N può essere utilizzata con la EOS-1D Mark IV e la batteria LP-E4 con la EOS-1D X.

Inoltre, la nuova batteria LP-E4N richiede l'utilizzo di un nuovo carica batteria che è l'unico modello utilizzabile con la nuova batteria. Se una batteria LP-E4N viene caricata utilizzando un carica batteria LC-E4, il processo di ricarica non sarà completo, ma si arresterà al 90% con conseguenze quali capacità ridotta e mancato rispetto delle nuove normative in materia di sicurezza. Tuttavia, il nuovo carica batteria può essere tranquillamente utilizzato per la batteria LP-E4.

Il carica batteria LC-E4N per la nuova batteria LP-E4N. Questo è l'unico carica batteria utilizzabile per caricare correttamente le batterie Canon LP-E4N.

Mirino

Il mirino rappresenta un'ulteriore innovazione per la serie EOS-1. Mentre le ottiche del mirino sono praticamente identiche a quelle della EOS-1Ds Mark III - offrendo la stessa copertura totale, ingrandimento pari allo 0,76x (maggiore rispetto allo 0,71x della EOS 5D Mark II) e eye-point - il nuovo design integra un display a cristalli liquidi (LCD) traslucido come quello della EOS 7D.

Il Display LCD traslucido consente alla fotocamera di visualizzare più informazioni essenziali all'interno del mirino, compresi i 61 punti AF, e i punti AF a zona, spot e ad espansione oltre a una griglia quando necessario. Quando la fotocamera è spenta, il display è di colore biancastro a causa della dispersione della luce, ma una volta accesa, il display diventa nitido. Per evitare di congestionare il display, è possibile scegliere le informazioni visualizzate o disattivarne completamente la visualizzazione.

Rispetto al mirino della EOS 7D, quello della EOS-1D X è stato progettato per poter essere utilizzato in condizioni ambientali ancora più difficili e garantire un migliore funzionamento a temperature inferiori a 0 °C. Inoltre, il consumo energetico dello schermo LCD è minimo e non influisce sulla durata della batteria.

Dato che il display LCD traslucido non è in grado di produrre luce, il mirino integra LED di colore rosso che consentono di illuminare l'intero LCD in condizioni di scarsa illuminazione. Per impostazione predefinita, i LED rossi si accendono automaticamente in condizioni di scarsa illuminazione; tuttavia, possono essere impostati affinché siano sempre accesi o sempre spenti utilizzando le funzioni personalizzate.

Controlli della fotocamera

Le fotocamere della serie EOS-1 sono sempre state progettate per garantire un funzionamento semplice in qualsiasi condizione d'uso, anche indossando guanti, e la EOS-1D X non fa eccezione. I pulsanti consentono un maggiore isolamento dalle condizioni atmosferiche, rispetto alle ghiere, oltre a un utilizzo più rapido e semplice. Inoltre, la probabilità che vengano sottoposti a urti accidentali è ridotta. Analogamente alla EOS 7D, la EOS-1D X integra la possibilità di modificare il layout dei comandi in base alle proprie specifiche esigenze mediante le funzioni personalizzate. Ciò consente di assegnare la funzione desiderata a ciascun pulsante della fotocamera e di modificare le regolazioni di selettore principale, selettore a controllo rapido e comandi multifunzione durante l'utilizzo.

Per consentire la regolazione silenziosa delle diverse impostazioni durante la registrazione dei filmati, la EOS-1D X integra inoltre la nuova funzione Silent Control. In pratica, si tratta di un pannello a sfioramento situato all'interno del selettore a controllo rapido sul retro della fotocamera.

Il doppio pulsante multifunzione e il pulsante di anteprima della profondità di campo situati sulla parte anteriore della fotocamera. I pulsanti sulla parte inferiore della fotocamera sono studiati per consentire l'utilizzo della EOS-1D X in verticale.

Inoltre, la EOS-1D X integra tre pulsanti multifunzione (M.Fn), due situati nella parte anteriore, vicino al pulsante di anteprima della profondità di campo (doppio) e uno sul pannello superiore nella stessa posizione del pulsante FEL sulla EOS-1D Mark IV. I pulsanti sul pannello anteriore sono studiati appositamente per consentire di scattare in verticale e in orizzontale.

Lo schermo del menu della fotocamera include un'opzione per l'utilizzo del nuovo blocco multifunzione. Le opzioni sono per selettore principale, selettore a controllo rapido e comandi multifunzione. Ruotando l'interruttore ON/OFF su LOCK, viene attivato il blocco multifunzione e ciò impedisce regolazioni accidentali delle impostazioni per il selettore al quale viene applicato il blocco. All'interno delle impostazioni personalizzate, è possibile assegnare diverse funzioni ai pulsanti M.Fn. Tra queste vi sono le impostazioni di qualità dell'immagine FEL, blocco AE, selezione rapida, attivazione della livella elettronica a 2 assi, la registrazione immediata di filmati e l'accesso alle modalità C.

Un nuovo pulsante per il controllo rapido situato sul retro della fotocamera allinea la EOS-1D X ai modelli precedenti della gamma EOS. Premendo il pulsante viene visualizzato lo schermo dei controlli rapidi che consente di accedere alle impostazioni della fotocamera e regolarle in modo rapido e semplice senza visualizzare il menu della fotocamera o consultare il pannello LCD superiore.

Modalità di scatto personalizzate

Come gli altri modelli della gamma EOS, la EOS-1D X integra modalità di scatto personalizzate. A tale scopo, sono disponibili 3 modalità C — C1, C2 e C3 — che consentono di memorizzare le impostazioni utilizzate più frequentemente per richiamarle rapidamente. Tuttavia, rispetto alle precedenti applicazioni in altri modelli della stessa gamma, se durante lo scatto viene apportata una modifica alle impostazioni, le modalità C memorizzate verranno aggiornate automaticamente. Ciò evita il ripristino delle impostazioni memorizzate se la fotocamera si spegne dopo un breve periodo di inutilizzo.

Clear View LCD II

La EOS-1D X adesso integra un display posteriore Clear View LCD II più ampio. Rispetto alla EOS-1D Mark IV, le dimensioni del display sono state aumentate da 3 a 3,2" (8,11 cm) e la risoluzione è passata da 920.000 a 1,04 milioni di punti. La struttura è la stessa dell'unità sulla EOS-1D Mark IV, senza soluzione tra il coperchio in vetro protettivo e l'unità LCD. Eliminando qualsiasi dislivello, viene eliminata anche l'interfaccia aria-vetro al fine di ridurre rifrazioni e riflessi. La superficie del coperchio in vetro integra lo stesso rivestimento anti-riflesso.

Livella elettronica a 2 assi

Novità assoluta sulla EOS 7D, la EOS-1D X adesso integra una livella elettronica a 2 assi in grado di visualizzare un livello di allineamento, per i parametri di oscillazione longitudinale (pitch) e lungo l'asse della lunghezza (roll), sullo schermo LCD posteriore e all'interno del mirino. Questa funzione è ideale per i fotografi di paesaggi e architettura per assicurarsi che la fotocamera sia perfettamente in piano, per evitare problemi nelle riprese della linea dell'orizzonte o di allineamento della fotocamera con il soggetto. Inoltre, è utile per gli scatti in condizioni di scarsa illuminazione dove può essere difficile vedere i punti di riferimento utilizzando il mirino.

Sullo schermo LCD posteriore, il livello può visualizzare 360° per il parametro roll e +/-10° per il parametro pitch in incrementi di 1°. In modalità Live View, un display di dimensioni inferiori viene sovrapposto all'immagine. La livella elettronica è precisa nell'intervallo compreso tra +/-1° e +/-10°. Tra +/-10° e +/-45° la precisione è pari a +/-3°.

Registro dello stato

Dato che gli strumenti elettronici non sono mai assolutamente perfetti, le fotocamere digitali EOS integrano una serie di codici di errore studiati per informare l'utente, o un tecnico dell'assistenza, di un guasto della fotocamera. Tuttavia, tali guasti possono essere transitori e difficili da replicare, complicando il lavoro del tecnico.

La EOS-1D X risolve il problema integrando un registro dello stato che tiene traccia di qualsiasi errore si sia verificato. Ciò semplifica considerevolmente il lavoro del personale di assistenza. Oltre al registro dello stato, è inoltre disponibile un contatore che tiene traccia del numero di cicli di rilascio dell'otturatore, misurati in '˜000', al fine di capire rapidamente l'usura effettiva della fotocamera. Tuttavia, adesso che la durata dell'otturatore è stata portata dai 300.000 fotogrammi della EOS-1D Mark IV ai 400.000 fotogrammi della EOS-1D X, la durata prevista per l'otturatore della fotocamera difficilmente verrà superata.

Porta LAN

Novità assoluta nella gamma delle reflex digitali EOS, la EOS-1D X integra un connettore RJ-45 per consentire la connessione diretta alla rete LAN. Pur essendo del tutto simile al connettore RJ-45 disponibile sul WFT-E2 II della EOS-1D Mark IV, esso integra una porta Gigabit Ethernet che consente un trasferimento dati ancora più rapido.

Grazie alla porta LAN, è possibile effettuare i trasferimenti di immagini e le operazioni di controllo della fotocamera rese possibili dall'unità WFT. Le cinque opzioni della connessione LAN sono: FTP Transfer, EOS Utility, WFT Server, Media Server e Time Sync.

Il trasmettitore di file wireless WFT-E6 offre vantaggi quali compatibilità con lo standard 802.11a/b/g e n, conformità DLNA, FTP, EOS Utility e scatto WFT Server, oltre alla funzione "Linked shooting" per l'attivazione in remoto dell'otturatore di altre fotocamere EOS con compatibilità Wi-Fi.

In modalità FTP Server, le immagini possono essere caricate direttamente su un server FTP in rete, ad esempio, Picture Desk. In modalità EOS Utility, è possibile controllare la fotocamera in remoto per utilizzare Live View, regolare impostazioni e messa a fuoco, acquisire immagini e scaricarle direttamente su un computer. È l'equivalente di una connessione alla fotocamera mediante cavo USB . Le funzioni WFT Server consentono di controllare e navigare nella fotocamera direttamente da un browser Web da qualsiasi parte del mondo. Le funzioni Media Server consentono di connettere la fotocamera a un dispositivo compatibile con DLNA, come televisori HD e console di gioco, al fine di riprodurre immagini e filmati dalla fotocamera.

L'ultima funzionalità costituisce una novità assoluta per la gamma EOS. Utilizzando un cavo diretto LAN, o la nuova unità Wi-Fi WFT-E6, è possibile sincronizzare più fotocamere EOS-1D X. La funzione Multi Camera Time Sync è ideale quando è necessario riprendere un evento con più fotocamere in quanto consente di organizzare rapidamente le immagini al termine delle riprese. Analogamente, quando più fotografi lavorano insieme per coprire un evento, la successiva organizzazione risulta molto semplificata ed è possibile raccontarne la storia in ordine cronologico.

Accessori Wi-Fi e GPS

Due nuovi accessori sono stati introdotti specificamente per l'utilizzo con la reflex digitale EOS-1D X: l'unità Wi-Fi WFT-6 e l'unità GPS GP-E1.

L'unità Wi-Fi funziona come sui modelli precedenti (es.: WFT-E2) ma, dato che la fotocamera integra una connessione LAN RJ-45, questa non è più inclusa nell'unità WFT che, per questo, è più piccola. L'unità WFT-E6 presenta due principali novità. La prima è il modulo Bluetooth. Il modulo è integrato nell'unità e consente di comunicare direttamente con i dispositivi GPS Bluetooth al fine di consentire all'utente di georeferenziare le immagini con i dati sulla posizione (inseriti all'interno dei dati EXIF) durante lo scatto. La seconda è la compatibilità con lo standard 802.11n che consente il trasferimento di dati a velocità ancora più elevate e consente di sfruttare appieno l'ultima generazione di router e punti di accesso Wi-Fi.

L'unità GPS GP-E1 viene montata sulla fotocamera come l'unità WTF con la quale condivide le stesse dimensioni e forma, pertanto le due unità non possono essere utilizzate contemporaneamente. Essa integra una bussola elettronica e un ricevitore del segnale GPS e consente di georeferenziare le immagini con i dati sulla posizione al momento dello scatto. Questi dati vengono memorizzati nel campo della posizione all'interno dei dati EXIF di ciascuna immagine.

Tratto dal sito ufficiale Canon…

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