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giovedì 12 luglio 2012

Una foto, una storia: “Occhi di luce”. Dalla galleria “Ritratti di strada”. Story behind the photo: “Luminous Eyes”. In the gallery “Street Portraits”

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Una foto, una storia: “Occhi di luce”. Dalla galleria “Ritratti di strada”. Story behind the photo: “Luminous Eyes”. In the gallery “Street Portraits”

Durante un “banale” servizio fotografico per un battesimo, malgrado fossi concentrato sul lavoro, ho colto in un angolo della chiesa una signora invalida che osservava il rito della vita che si stava consumando nervosamente. Il mio istinto ha riconosciuto qualcosa in un volto tra mille, uno sguardo carico di vita e sofferenza, ma soprattutto pieno di dignità esistenziale e di luce.

La situazione non mi permetteva di comportarmi come sono solito fare durante i reportage, fermarmi a parlare con la persona che desidero fotografare, interagire, lasciarmi “contaminare” dalla sua storia e cercare di spiegare perché desidero fare quella foto.

In una società tutta orientata alla celebrazione delle cose futili e del mito dell’eterna giovinezza, le persone umili si stupiscono che un fotografo trovi interessante la loro storia e il volto che la rappresenta.

Malgrado la fretta con cui ho dovuto rivolgerle la fotocamera, questa signora invalida mi ha addirittura benedetto per averle fatto la foto.

Mi sono commosso ma anche turbato, “rubare l'anima” alle persone che soffrono mette sempre a disagio. Un disagio che passa quando il reporter scende sul piano di umanità e si lascia coinvolgere, portando alla luce quella dignità che c’è dietro ogni volto umano intriso di vita…

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During a "simple" photo shooting for a client, a baptism, despite I was focused on work, I saw in a corner of the church an handicapped lady. My instinct recognized something in a face among hundreds, a look full of life and suffering, but also full of dignity and light.

The situation did not allow me to move as I usually do during the reportage, hanging there to talk to the person I want to photograph, to interact, to be "contaminated" by his/her story and to try explaining why I would like to take this particular photograph.

In a society oriented to celebrate trivial things and the myth of eternal youth, such people get surprised that a photographer has an interest in their history and face.

Unfortunally due to the situation I had to take a quick shoot, nevertherless this lady blessed me for taking ​​that picture. I got touched by this,  but also felt troubled by this "stealing the soul" to suffering people. Such a discomfort  goes away when a reporter becomes involved and take to the light that dignity that is to be found on the human face.

 

Foto inclusa nella galleria “Ritratti di strada” – Also in the Gallery “Street Portraits”:


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